Non si fermano le vittorie in tribunale ottenute dall'Anief in favore del personale precario della scuola destinatario di contratti a termine per supplenze “brevi e saltuarie”. Nelle ultime settimane i Tribunali del Lavoro di Bari, Reggio Emilia, Trapani e Verona, infatti, hanno accolto in toto i ricorsi patrocinati dai legali del giovane sindacato e condannato il Ministero dell'Istruzione a riconoscere la Retribuzione Professionale Docenti (RPD) anche al personale destinatari di supplenze brevi o temporanee. L'Anief ricorda a tutti i propri iscritti che è ancora possibile aderire gratuitamente allo specifico ricorso promosso dal nostro sindacatoper vedersi riconosciuto l’assegno mensile dal valore che varia da 164,00 euro fino a 257,50 euro per i docenti e da 58,50 fino a 64,50 euro per gli ATA.
Martedì 6 luglio a partire dalle ore 10.00, l’ANIEF Dipartimento EPR ha convocato un presidio per chiedere al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali un incontro sull’ANPAL e sul personale afferente al CCNL Istruzione e Ricerca
Ammonta al 70% il personale scolastico vaccinato con entrambe le dosi anti-Covid: il dato è indicato nel report settimanale della struttura commissariale del governo per l’emergenza Covid-19. Non è ancora stato vaccinato (nemmeno con la prima dose) il 15% del personale: su un totale di oltre un milione e 400mila lavoratori, a non avere ancora ricevuto la prima dose di vaccino sono quasi 228mila lavoratori della scuola. In alcune regioni la percentuale degli assenti sarebbe del 25%, con picchi in Campania, Sicilia, Liguria, Sardegna e Umbria. Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l'emergenza Covid, ha chiesto alle Regioni di “attuare in maniera più incisiva il metodo di raggiungimento attivo di questi cittadini, provvedendo a prenotare gli aderenti e comunicando alla struttura entro il 20 agosto il numero dei soggetti impossibilitati ad aderire alla campagna vaccinale per motivi sanitari e di quelli che hanno manifestato la volontà di non aderire alla suddetta campagna”. Intanto, sulle misure di sicurezza per il rientro a settembre, la commissione dei ministeri della Salute e dell’Istruzione, dell’Istituto superiore di sanità e di Inail sembrerebbe orientata a mantenere il distanziamento minimo all’interno degli istituti.
Anief ritiene importante l’interessamento della struttura emergenziale per le vaccinazioni di tutto il personale scolastico. “La vaccinazione – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, rimane lo strumento più potente, ad oggi, per combattere l’incidenza del Covid: bisogna convincere i cittadini dell’utilità oggettiva nel sottoporsi al piano vaccinale. Senza però imporlo, rimaniamo contrari a qualsiasi forma di obbligo. Negli altri paesi dell’Unione europea funziona così. A settembre riteniamo anche fondamentale attuare uno screening dei contagi, attivando quel dialogo continuo tra le Asl e le scuole che negli ultimi due anni scolastici è mancato. Siamo poi convinti che bisognerà mantenere ancora il distanziamento, come pure l’utilizzo della mascherina. Quanto sta accadendo in Inghilterra fa riflettere: il 60% della popolazione ha fatto la seconda dose, l’80% la prima, eppure con la variante Delta i contagi sono saliti in un mese del 200%. Non per ultimo, sarà importante riprendere le lezioni in sicurezza, anche cercando di migliorare gli standard d’apprendimento: ciò si potrà raggiungere riducendo il numero di alunni per classe, potenziando gli organici dove vi sono più disagi, annullando l’organico di fatto, confermando quello Covid e immettendo in ruolo tutti i precari con almeno 24 mesi di servizio svolto, anche da seconda fascia Gps”.
Si conferma selettivo oltre ogni logica ilconcorso straordinario della scuola secondaria di primo e secondo grado. In base agli ultimissimi dati forniti da Tuttoscuola, comprendenti il 91% delle prove scritte, risulta purtroppo pienamente “confermata la consistente selezione di candidati: gli ammessi sono intorno al 45% dei candidati iscritti, il che significa anche che il 55% dei candidati che avevano presentato domanda rimarrà per il momento escluso dalla stabilizzazione”. Inoltre, da un’analisi analitica degli esiti, sulla base delle diverse classi di concorso, pubblicata oggi dalla stessa testata specialistica Tuttoscuola, risultano delle discipline d’insegnamento, come Fisica, che non raggiungono il 30% dei vincitori, con un conseguente altissimo numero di posti destinati all’immissione in ruolo che rimarranno vacanti. Anche Inglese e Matematica hanno fatto registrare un altissimo numero di candidati non ammessi, superiore al 60%.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “le esclusioni massicce dalle graduatorie dei vincitori e degli idonei del concorso straordinario della scuola secondaria rappresentano l’esatto opposto rispetto a quanto indicato di recente dalla Funzione Pubblica con la semplificazione dei concorsi della PA e rispetto a quello che la dice la Commissione europea nel caso della la procedura d’infrazione 4231/2014 e il Comitato europeo dei diritti sociali che ha accolto il nostro ricorso 146/2017. I precari storici non vanno selezionati, ma graduati e stabilizzati. Pertanto, ribadiamo che i candidati estromessi dal concorso straordinario possono presentare ricorso, al fine di accedere alla graduatoria tutti i partecipanti”.
La strage di candidati del concorso della secondaria è confermata in pieno. In base agli ultimi numeri sugli esiti emessi dal ministero dell’Istruzione e rielaborati dalla stampa specializzata, le “proiezione dei posti che alla fine del concorso straordinario potrebbero risultare vacanti fa ritenere attendibile un numero di 9.988 posti sui 32mila a concorso”. Si conferma, quindi, che non si andrà molto oltre i 22mila vincitori, a dispetto dei 32mila posti da assegnare così come prevedeva il bando di concorso riservato a chi aveva svolto almeno tre anni di servizio, di cui uno specifico sulla classe di concorso richiesta.
"Ci sono 200mila precari nella scuola italiana che subiscono l'abuso dei contratti a tempo determinato, assieme ai precari degli altri settori pubblici, italiani ed europei: è un vero schiaffo alle regole, perché c'è una risoluzione dell'Unione europea del 2018 che impegna la Commissione a trovare delle soluzioni e c'è anche una sentenza della Corte di Giustizia europea, che Anief ha ottenuto con un reclamo collettivo nel 2020, sull'abuso dei contratti a termine. Vogliamo che ci sia un rispetto del diritto perché solo così si può costruire un'Europa più giusta". A dirlo è stato Marcello Pacifico, presidente del sindacato Anief e vice presidente accademia CESI, durante il dibattito organizzato da Cesi@noon con la vice presidente della commissione europea Dubravka Suica.