Sono giorni decisivi per gli emendamenti al decreto Sostegni-bis reputati ammissibili nei giorni passati e ora alla prova del nove prima dell’approdo del testo in Aula: dalla loro valutazione, derivante dal confronto nella maggioranza, dipenderanno soprattutto le assunzioni dei precari della scuola sulle 113 mila cattedre vacanti e di conseguenza l’avvio regolare del nuovo anno che partirà a settembre. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, l’ha ricordato durante un’intervista a Italia Stampa: “Abbiamo suggerito al Governo, alle forze parlamentari e al ministro dell’Istruzione un emendamento specifico per avere tutti gli insegnanti in cattedra a settembre. Anche assieme agli altri sindacati, con i quali abbiamo manifestato in modo unitario, mostrando che c’è unità d’intenti. La priorità è anche avere in ruolo personale amministrativo ed educativo, come pure gli insegnanti di religione cattolica, ma anche classi con un minore numero di alunni, quindi introducendo un adeguamento degli organici del personale. Solo in questo modo riusciremo a riprendere le lezioni non solo in sicurezza ma anche a migliorare gli standard di apprendimento”.
Il ministero conferma che si effettueranno con modalità immediata le assunzioni dei docenti partecipanti a luglio al concorso STEM per titoli ed esami, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale, finalizzato al reclutamento del personale docente per posti comuni e di sostegno nella scuola secondaria per le sole classi di concorso A020, A026, A027, A028 e A041, rispettivamente riconducibili alle discipline Fisica, Matematica, Matematica e Fisica, Matematica e Scienze, Scienze e Tecnologie informatiche. Sono oltre oltre 60mila i candidati che l’anno scorso avevano presentato domanda e che ora si ritrovano a concorrere agli oltre 6mila posti delle cinque discipline STEM: Tuttoscuola ricorda che “dovranno superare il primo ostacolo della prova scritta (50 quesiti con risposte multiple), sperando di ottenere almeno 70 punti su 100 per affrontare circa tre settimane dopo il colloquio finale”. Inoltre, ricorda che questo eccesso di selettività ha prodotto, nel caso del concorso straordinario, la perdita di oltre 10mila posti per il ruolo su 32mila. “I quesiti erano a risposta aperta, ma i contenuti disciplinari erano riferiti allo stesso programma d’esame previsto ora per il concorso ordinario STEM”. Se si guarda al concorso riservato, con prova unica svolta a partire dallo scorso autunno, solo “meno della metà (47,2%) dei candidati STEM ha superato gli scritti e più di un quarto dei posti non verranno assegnati. “Sulla base di quei risultati a luglio le prove scritte a crocette non saranno una semplice passeggiata”, conclude la testata specializzata.
Per ampliare la platea di partecipanti, ma anche per ridurre il numero delle esclusioni, motivate anche dal fatto che per raggiungere l’idoneità non basta raggiungere una valutazione sufficiente, Anief ha predisposto degli emendamenti specifici al decreto Sostegni-bis, in discussione alla Camera proprio in questi giorni. “Si potrebbe inoltre agire sull’organizzazione del concorso – spiega Marcello Pacifico, presidente Anief – andando a riaprire i termini del bando: chi aveva presentato la domanda all'epoca non sapeva che le prove si sarebbero svolte in questo modo e quindi potrebbero esserci altre persone, ad esempio giovani laureati, intenzionate a parteciparvi. Perché deve essere precluso loro questo diritto? Stiamo mettendo a loro disposizione una domanda cartacea, da presentare prima che si svolgano alle prove ad inizio luglio”. Il leader dell’Anief ricorda poi l’ingiustizia sulla soglia di superamento della prova scritta: “70 su 100 è troppo alta. Quella della sufficienza, 60 su 100, è invece la soglia minima prevista per legge. Anche perché c'è un orale da superare. Anche su questo siamo pronti a dare battaglia in tribunale”, conclude Pacifico.
Per questi motivi, Anief ha intanto deciso di impugnare il DM n. 826/21 di rettifica del bando del concorso ordinario docenti 2020 per le discipline STEM (classi di concorso A020, A026, A027, A028 e A041), nella parte in cui non riapre i termini per la partecipazione a tutti i candidati con i titoli d'accesso validi, viste le modifiche intercorse del numero dei posti e dello svolgimento delle prove. Per aderire all'iniziativa legale, entro il 30 giugno, bisogna inviare lavoro domanda cartacea all’Ufficio Scolastico della Regione di proprio interesse. Adesioni al ricorso aperte fino al 30 giugno.
Sono partite le operazioni per le assegnazioni provvisorie e le utilizzazioni dei docenti per l’anno scolastico 2021/22. Di seguito tutte le informazioni utili. Il sindacato Anief ricorda che fornisce consulenza in tutta Italia per presentare e compilare correttamente la domanda. Per fissare un appuntamento, cliccare qui
“Le cifre sulle immissioni in ruolo che stanno circolando in queste ore sono del tutto teoriche: lo dimostrano gli andamenti degli ultimi anni, con appena una stabilizzazione su quattro andata in porto rispetto a quelle autorizzate dal ministero dell’Economia. Senza una revisione profonda del decreto Sostegni-bis, se non si darà seguito agli emendamenti proposti da Anief, in linea con il Patto per la Scuola di Palazzo Chigi, per l’istruzione italiana si profila un’altra tornata di reclutamento fallimentare, che porterà all’ennesimo record di posti vacanti e di supplentite”: sono le parole di Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, a commento delle previsioni sul numero di assunzioni a tempo indeterminato in arrivo tra i docenti e sulle modalità organizzative che stanno scaturendo dal DL 73/21 approvato dal Cdm, ora in fase di conversione alla Camera. Le ultimissime stime della stampa specializzata indicano che “le immissioni in ruolo previste per il prossimo anno dovrebbero aggirarsi intorno alle 70 mila unità e comprenderebbero anche i vincitori del concorso straordinario che si sta chiudendo in queste settimane”. Premesso che il numero è decisamente inferiore alle aspettative, considerando che i vincitori della procedura secondaria saranno 10mila in meno rispetto ai 32mila posti messi a bando, e che lo scorso anno con meno cattedre libere furono accordate dal Mef 84 mila assunzioni (poi se ne realizzarono meno di 20 mila), chi governa la scuola dovrebbe sapere che è indispensabile aprire alla seconda fascia Gps e cancellare l’obbligo dei tre anni di servizio dalla prima. Altrimenti, con le Gae e graduatorie di merito ormai svuotate, molte immissioni in ruolo si perderanno ancora”.
“Sono paletti gratuiti – spiega il leader dell’Anief – che vanno assolutamente cancellati. Le forze politiche lo sanno bene, lo abbiamo spiegato e ribadito nel corso dell’incontro tenuto a Montecitorio, in V Commissione, una decina di giorni, assieme ad altri sindacati rappresentativi, al termine di una riuscita manifestazione unitaria durante la quale abbiamo ricordato che i lavoratori precari della scuola vanno stabilizzati subito e senza indugi, come chiede l’Ue da tempo. Anche i non abilitati e specializzati, che potrebbero tranquillamente acquisire il titolo nell’anno di prova successivo all’individuazione per il ruolo. Ma non ci sono solo i docenti: rimangono in attesa da troppi anni i facenti funzione Dsga, coloro che vanno collocati nel ruolo di coordinatori, i collaboratori scolastici supplenti scavalcati dal personale delle cooperative, gli educatori. Il tempo dei tentennamenti è finito, è ora di attuare il diritto al lavoro”.
Va bene bandire concorsi veloci che portano in cattedra docenti preparati, ma bisogna farlo con regole corrette: a dirlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, commentando il bando di concorso semplificato per le materie scientifiche (STEM), che consentirà nei primi giorni di luglio di valutare i candidati per arrivare all'assunzione immediata di oltre 6.000 insegnanti, il doppio dei posti rispetto a quelli banditi un anno fa. Dopo avere ricordato, durante una video-intervista all’agenzia Teleborsa, che la procedura consisterà nel "rispondere a una batteria di 50 quesiti, 2 punti per ogni risposta esatta, ogni quesito è a risposta multipla e si dovrà rispondere in due minuti, chi prenderà 70 punti può accedere alla prova orale", Pacifico chiede la riapertura del bando, per dare la possibilità di partecipare oggi anche a chi aveva deciso di non partecipare ad una selezione ben diversa, l’allargamento ad altre classi di concorso e la collocazione della soglia minima per superare la prova