La Corte di Cassazione, in una recente sentenza, ha confermato quanto da sempre sostenuto dal sindacato Anief circa i termini di prescrizione del diritto a percepire la monetizzazione delle ferie non fruite. Marcello Pacifico (Anief): “L'indennità sostitutiva delle ferie non godute è di natura mista: non solo retributiva, ma anche risarcitoria, quindi la Cassazione conferma che la prescrizione decennale”. Ancora possibile aderire allo specifico ricorso Anief volto al riconoscimento dell'indennità economica per le ferie non fruite durante il precariato con contratti al 30 giugno.
“Nemmeno il Covid ha cambiato l’organizzazione del sostegno – dice Marcello Pacifico, leader dell’Anief – la scuola è iniziata da pochi giorni e già arrivano segnalazioni di alunni senza il docente di sostegno e se assegnato potrebbe essere non specializzato e nella maggior parte dei casi anche diverso da quello dell’anno scorso. Su questa situazione assurda pesa come un macigno il mantenimento dei 60-70 mila posti in deroga introdotto nel 2013 con la Legge 128. Noi, come sindacato, non lo abbiamo mai accettato e per questo continuiamo, con esiti fortemente positivi, a rivolgerci al tribunale affinché quelle cattedre vengano collocate in organico di diritto e con un numero di ore completo: l’iniziativa ‘Non un’ora di meno’, che offre la possibilità alle famiglie di chiedere giustizia, in fondo è un grido di dolore per il rispetto di quel Pei chiesto dagli istituti scolastici e troppo spesso aggirato dalla burocrazia.
Ne ha parlato oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, durante un intervento ad Italia Stampa: “Inizia l’anno scolastico e ci sono diversi questioni da affrontare, ad iniziare – ha detto il sindacalista autonomo - dal precariato passando per la mobilità: lo spostamento del personale docente e Ata è un tema importante, perché ci sono 36 mila nuove immissioni in ruolo fatte quest’anno con vincolo quinquennale. Ci sono infatti colleghi docenti che hanno scelto una provincia diversa dalla propria e per cinque anni dovranno rimanere fermi in quella località pur in presenza di posti liberi molto più vicini”.
Una docente del Nord Italia sarebbe risultata positiva al Covid e sebbene fosse entrata in contatto con i bambini per l’ATS (Agenzia per la Tutela della Salute, ex ASL) competente non è necessario alcun provvedimento: a denunciarlo è Tuttoscuola, alla quale l’istituzione scolastica si è rivolta per esprimere “le proprie perplessità circa la gestione della procedura sanitaria”. Secondo quanto riferisce la testata specializzata, la maestra avrebbe “fatto il test sierologico, dopo aver trascorso il primo giorno di lezione con gli alunni la scuola” e dopo “il risultato dubbio” si è sottoposta “immediatamente al tampone che” ha dato “esito positivo”. Peccato che la quarantena per colleghi e bambini non sia mai scattata, tanto che “a oggi, non può comunicare a famiglie e bambini la notizia”. E, per finire, non è stata attuata alcuna ricerca dei contatti, avvalendosi del referente scolastico Covid-19, con eventuale isolamento e sicura sanificazione dell’istituto.
Marcello Pacifico, presidente Anief: “Siamo stati i primi, lo abbiamo ribadito di recente, a dire che occorre mai come in questi giorni attuare un lavoro di rieducazione sui nostri alunni, perché mantengano il distanziamento sociale e proseguano i comportamenti virtuosi anche fuori la scuola. Poi, però, non possono essere le istituzioni sanitarie proposte ai controlli a non fare la loro parte. Confidiamo davvero che si tratti di un errore o di una comunicazione con errori di interpretazione da parte della Asl che doveva prendere in carico il caso e provvedere ai dovuti esami e all’eventuale isolamento degli alunni e dei colleghi della maestra. In caso contrario, rimanere indifferenti, significherebbe creare un precedente pericoloso, che si potrebbe ripetere in altre località, con tutti i rischi epidemiologici a seguire, a iniziare da ogni singola famiglia degli alunni potenzialmente infettati e non controllati. Le autorità sanitarie di competenza intervengano quindi quanto prima per approfondire il caso”.
Nonostante le rassicurazioni circa la possibilità di correggere gli errori presenti nelle GPS pubblicate, l'Anief registra che ancora troppi punteggi spagliati e illegittimità sono contenuti nelle Graduatorie Provinciali pubblicate nelle scorse settimane dagli Ambiti Territoriali Provinciali di tutta Italia. Ancora possibile richiedere il modello di reclamo specifico per la propria situazione, ma indispensabile, adesso, anche procedere con il ricorso per contestare la mancata correzione dei punteggi e per l'illegittima esclusione da specifiche classi di concorso di alcuni docenti che avevano comunque presentato correttamente domanda e in possesso di tutti i titoli utili al corretto inserimento.