Il Ministero dell'Istruzione subisce due nuove pesanti sconfitte in Corte d'Appello contro i legali Anief e viene condannato a riconoscere nella ricostruzione di carriera immediatamente e per intero tutto il servizio svolto durante il precariato applicando, anche, il previgente gradone stipendiale 3-8 anni. Marcello Pacifico (Anief): “Necessario adeguare la contrattazione interna alle direttive comunitarie. Stop a qualsiasi discriminazione a discapito dei precari”. Al via le assemblee in orario di servizio organizzate dall'Anief per informare tutti i lavoratori anche riguardo la possibilità di proporre ricorso per ottenere il riconoscimento integrale degli anni di precariato nella ricostruzione di carriera.
Si fa sempre più buio sulla nuova regolamentazione dei servizi minimi essenziali da garantire nel nuovo comparto Istruzione e Ricerca durante gli scioperi: a distanza di un mese dall’ultimo incontro, i sindacati sono tornati a confrontarsi e hanno trovato sul tavolo una nuova bozza di pre-intesa praticamene irricevibile. L’amministrazione pubblica, infatti, vorrebbe predefinire un determinato numero di ore e giorni di sciopero l’anno, da computare però non sul singolo lavoratore, ma su ogni singola classe: il problema è che una volta superata quella soglia, tale divieto scatterebbe per tutti i docenti che insegnano in quella classe, anche per quelli che non hanno mai aderito allo sciopero. Poi, rimangono in piedi diverse altre novità “a perdere”.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, l’idea proposta non può nemmeno essere presa in considerazione: “Come si fa a proporre un definito numero di ore di sciopero svolto all'interno della singola classe, da trasformare in giorni, con un tetto oltre il quale nessun lavoratore di quella classe potrebbe più aderire ad azioni di sciopero, neanche se non l’ha mai fatto nel corso dell'anno? In questo modo, in un colpo solo si comprime il diritto individuale a dare l’assenso ad azioni di sciopero che si ritengono corrette, e si lede anche il diritto dei sindacati a indire azioni di sciopero nell'intero anno, così violando non solo la Costituzione italiana, ma anche la normativa UE sui diritti sindacali”.
Marcello Pacifico, presidente Anief, intervistato da Teleborsa: “Necessario rivolgersi al tribunale del lavoro per chiedere e ottenere ciò che spetta per i mancati aumenti”
A Trieste un centinaio di docenti, educatori e Ata partecipano all'intervento del presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, e chiedono modifiche al contratto nazionale e di istituto. In molti ricorreranno contro i decreti di ricostruzione di carriera e per le cause relative ai contratti a tempo determinato. Con il giovane sindacato ripartono la consultazione e l’informazione dei lavoratori prevista dalla direttiva 14/2002 della Comunità Europea. In molti si propongono, a fine incontro, quali nuovi terminali associativi.