Il sindacato ha illustrato il documento predisposto con le risposte alle domande poste dagli esperti. Marcello Pacifico (Anief): Bisogna chiedere al Governo di trovare le risorse per garantire la ripresa a settembre delle lezioni con una diversa gestione degli organici
In Commissione presentati tutti gli emendamenti richiesti da Anief ma tra i senatori non si placa la polemica sul contenuto dell’accordo raggiunto a Palazzo Chigi tra i capigruppo della maggioranza. Il presidente del sindacato, Marcello Pacifico, ricorda come l’immissione nei ruoli dalle graduatorie di istituto possa rispettare quanto segnalato dai giudici della Corte di giustizia europea in merito a una procedura di assunzione che deve essere certa, prevedibile e non aleatoria (9 maggio 2019 su C-494/17). L’Italia potrebbe rischiare una multa salatissima.
E di dimostrare la congruità con l’offerta degli Atenei sui posti attivati, su appello dei legali dell’Anief che hanno contestato il numero dei 14 mila posti banditi a fronte dei 51 mila insegnanti di sostegno richiesti per garantire il diritto all’istruzione degli alunni con handicap certificato, e il rapporto dei Comitati regionali di coordinamento delle Università
È forte la delusione dei precari per l’accordo raggiunto in nottata all’interno della maggioranza: le modifiche al concorso straordinario non sono quelle che chiedeva il popolo della scuola, ad iniziare dai docenti precari, costretti a svolgere l’ennesima prova selettiva e a rimandare l’immissione in ruolo come minimo di altri 15 mesi. I motivi del malcontento sono nelle parole del presidente Anief Marcello Pacifico: intervistato da Orizzonte Scuola, il sindacalista autonomo ha ricordato che con “la sentenza Rossato il giudice ha ricordato che il sistema dell’assunzione per titoli in Italia è l’unico stratagemma che ha il Governo per evitare l’abuso di precariato”. Nella notte questa possibilità, caldeggiata anche da parte della maggioranza, è venuta meno. Ed ora i costi saranno altissimi: per la didattica e per l’erario.