Il motivo sarebbe legato all’avvaloramento del concorso straordinario bis che prima di ottobre non potrà essere pubblicato. Secondo Marcello Pacifico (Anief) “i tanti problemi organizzativi sul reclutamento, sommati ai tempi notoriamente lunghi per la loro attuazione, sono sotto gli occhi di tutti. Tra l’altro si arriva ad attuare dei concorsi, riservati e ordinari, lasciando illegittimamente fuori delle categorie di candidati e continuando a produrre tabelle di valutazione errate”.
La richiesta punta a chiedere la copertura della metà dalle cattedre vacanti per via dei pensionamenti legati agli anticipi pensionistici, assumendo i docenti precari delle Graduatorie ad Esaurimento, gli idonei e i vincitori di concorso, come previsto anche dall’articolo 399 del Testo Unico della scuola, il decreto legislativo 297/1994: a presentarla è stata l’on. Vittoria Casa, del Movimento 5 Stelle. L’operazione riguarderebbe alcune migliaia di insegnanti, considerando che l’articolo 14 del decreto legge 28 gennaio 2019, n. 4 che disciplina l’accesso al trattamento di pensione anticipata dal lavoro (con 62 anni di età e 38 anni di contributi) ha comportato fino ad oggi 142 mila domande complessive, di cui 27 mila dalla scuola e, in particolare, 22.197 dal corpo docente.
“Il problema – commenta Marcello Pacifico – presidente nazionale Anief – è che moltissime graduatorie ad esaurimento e di merito sono prive ormai di candidati. Quindi i posti destinati al ruolo andrebbero comunque a supplenza. In questi casi, va assolutamente data la possibilità di essere assunti a tempo indeterminato agli abilitati delle graduatorie d’istituto, oltre che agli idonei dei concorsi anche fuori regioni. Ma ci sino anche situazioni opposte, con graduatorie ancora piene di candidati delle GaE e di vincitori-idonei di concorso, solo che questo avviene proprio laddove le cattedre vacanti latitano. Come in Campania, dove ci sono oltre mille vincitori della procedura selettiva ministeriale del febbraio 2016 per complessivi per 17.299 posti nella scuola primaria, tutti rimasti al palo, mai assunti, e che ora senza proroga delle graduatorie rischiano pure di decadere. In questi casi, è chiaro che per sbloccare la situazione vanno da subito cancellati gli organici di fatto rendendoli tutti disponibili per le immissioni in ruolo”.
In seguito a molte richieste pervenute presso la segreteria del giovane sindacato, circa l’errata o mancata attribuzione di punteggio dei titoli nella graduatoria relativa al concorso Dirigenti Scolastici 2017 per il reclutamento a tempo indeterminato di cui al DDG n. 159 del 23 novembre 2017, Udir ha deciso di mettere a disposizione dei soci un reclamo, da inviare al Miur. Nell’istanza viene chiesta la rettifica del punteggio titoli attribuiti così come già richiesto e, allo stesso tempo, si diffida il Miur e i singoli responsabili del procedimento dal non voler procedere all'immediata comunicazione dei titoli valutati. Contestualmente, si avvisa che, in caso di comportamento omissivo entro i termini di legge, il candidato adirà l’autorità giudiziaria senza ulteriore avviso e procederà contro le Amministrazioni e i singoli soggetti responsabili del procedimento anche per il risarcimento dei danni subiti e subendi.
Il sindacato specifica che il reclamo, già predisposto, può essere richiesto all’indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; si invita a richiedere il modulo al più presto, visto che sono pochi i giorni ancora a disposizione per reclamare la rettifica.
Ancora paletti sugli organici nonostante sentenze dei tribunali ricordino che bisogna rispettare la Costituzione sul diritto all’istruzione. Ancora una riforma a costo zero che vorrebbe rimettere famiglie e insegnanti al centro del progetto educativo individualizzato degli alunni, ma diventa lettera morta nell’obbligo di fotografare l’illegittima realtà esistente che riporta il 40% dei posti in deroga rispetto all’organico di diritto. Nessuna certezza sui posti chiesti dai dirigenti scolastici che ogni anno di vedono rifiutare un posto su due. Inascoltate le proposte dell’Anief. Marcello Pacifico (Anief): Un’occasione persa per garantire il diritto allo studio di tutti i nostri figli. Troppe parole, un’ipertrofia a cui avrebbero dovuto seguire fatti concreti. I ricorsi continueranno nei tribunali per attribuire le ore non assegnate e per impugnare gli organici sbagliati.
I provvedimenti per la stabilizzazione dei supplenti storici e meritevoli che il Governo si appresta ad approvare, probabilmente la prossima settimana, sono tardivi oltre che non risolutivi del problema della supplentite. Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief) spiega i motivi: “Il testo doveva prevedere necessariamente oltre ai concorsi riservati per primaria e secondaria, altre norme, peraltro prioritarie. Come i percorsi abilitanti e le proroghe di graduatorie, l'estensione del doppio canale alle graduatorie d'istituto da trasformare in provinciali, l’allargamento del reclutamento nazionale alle attuali graduatorie di merito ordinarie e ad esaurimento, l’assunzione degli idonei del concorso a dirigente scolastico, oltre che la stabilizzazione di tutto il personale Ata ed educativo con la trasformazione dell’intero organico di fatto in quello di diritto laddove vi è presenza di posti vacanti”.