Lo ha detto Marcello Pacifico – presidente Anief, segretario organizzativo Confedir e confederale Cisal –, nel giorno del convegno Confedir “Rinnovi contrattuali e previdenza”, svolto oggi pomeriggio a Roma. Il Governo intende restituire solo una piccola parte dei soldi non corrisposti, una ridicola una tantum, relativa al 2012/2013, con una incidenza che varia dal 40% al 10% degli aumenti bloccati indicizzati all’inflazione, dimenticando pure gli assegni superiori ai 3.000 euro. Dai calcoli del sindacato risulta che gli arretrati spettanti ai lavoratori arrivano a superare i 5mila euro. E la perdita a regime i 2mila euro annui.