Si tratta di una cifra altissima, in linea con il passato. Come da tempo indicato dal sindacato. La verità è, come gli altri anni, assisteremo al “balletto” delle cattedre. Con studenti e famiglie danneggiati. In barba alla continuità didattica e al buon senso.
Marcello Pacifico (presidente Anief): anziché esaltarsi, il ministro farebbe bene a fare un passo indietro. Assieme al Governo, aveva promesso la fine delle supplenze, ma questi numeri dimostrano che non è in grado di gestire il Miur.
Per risparmiare sulle mensilità estive, l’amministrazione centrale ha comunicato agli Uffici scolastici regionali di conferire oltre 20mila posti in supplenza sino alla fine di giugno 2016, quindi con scadenza anticipata di due mesi. Negando un diritto sacrosanto alla copertura contrattuale fino al 31 agosto 2016, perché si tratta di posti a tutti gli effetti vacanti e disponibili. Producendo un chiaro danno economico e professionale nei confronti del personale scolastico, costretto a stipulare una supplenza immotivatamente ridotta di 60 giorni.
Marcello Pacifico (presidente Anief): il fatto che al posto degli Ata possano subentrare i lavoratori perdenti posti delle province o che i posti dei docenti siano avanzati dalla fase B del piano di assunzioni della riforma, non muta la natura del contratto a tempo determinato. È solo l’ennesima forzatura tesa al risparmio, sulla pelle dei precari della scuola. Che dopo non essere stati immessi in ruolo per motivi futili, si vedono pure ridurre i mesi spettanti per le supplenze. Il ricorso è inevitabile.
Nella notte tra venerdì 11 e sabato 12 settembre sono stati collocati su un grado scolastico errato: è un errore incomprensibile, perché il passaggio non è contrattualmente possibile. Anief ha subito inviato una richiesta al Miur perché ponga rimedio all’errore. Altrimenti, per questi docenti si profilerebbe una doppia beffa: non accettando la nomina errata, rischierebbero infatti di essere tagliati fuori pure dalla fase C del piano di assunzioni.
Marcello Pacifico (presidente Anief): l’amministrazione deve riassegnare correttamente gli incarichi. Qualora non vi fossero posti liberi per l’assunzione, ai docenti erroneamente individuati andrebbe senz’altro offerta la possibilità di poter essere assunti nelle fase C. E di ottenere incarichi di supplenza senza essere depennati.
Buona scuola: riprende la mobilitazione. Ai 30 incontri Anief nel territorio, dal 1 settembre, registrate più di mille presenze tra i quadri sindacali RSU. Il 15 settembre, assemblee congiunte in tutta Italia e nei giorni seguenti prima dell’approvazione del piano triennale dell’offerta formativa. Conclude il ciclo, il presidente Marcello Pacifico a Bari il 15 settembre presso l'ITC Romanazzi. Nell’ultima settimana di settembre, seminari provinciali aperti a tutto il personale scolastico e dirigente.
Per ammissione del Miur, ad oggi ci sono 49mila candidati per i 55mila posti da assegnare tramite il potenziamento. Poi ci sono tutte quelle che andranno perse per le classi di concorso esaurite, come già accaduto con le 10mila cattedre andate in fumo al termine della fase B. E nel conto vanno messi pure i 5mila posti da accantonare per i vicari. Viale Trastevere ha cercato di attenuare i danni chiedendo ai collegi dei docenti di indicare solo le aree disciplinare da potenziare con nuovi insegnanti. Ma non basterà.
Marcello Pacifico (presidente Anief): al dirigente non potranno essere assegnati docenti che non hanno nulla a che vedere con l’area richiesta dal collegio. Nel senso che se mancano i prof di sostegno non potranno arrivare a scuola quelli di discipline non specializzati nell’insegnamento ai disabili. L’assurdo è che, a ben vedere questi prof ci sarebbero: solo che Governo e amministrazione si ostinano a tenerli in naftalina.