Il MIUR continua a essere evasivo sul reale criterio di assegnazione degli incarichi da fase B e su quello che utilizzerà per la prossima fase C. L'ANIEF, da sempre sindacato che si è posto come baluardo della legalità e del rispetto dei principi costituzionali promuove un'azione mirata ad ottenere dal Ministero dell'Istruzione risposte certe alle mille domande che imperversano negli ultimi tempi sulla correttezza delle operazioni espletate e da espletare. L'azione che intende promuovere il giovane sindacato si prospetta come un'azione a 360 gradi per la tutela e il rispetto del diritto di ogni docente ad essere immesso in ruolo in base al merito e con operazioni chiare e trasparenti che permettano la valutazione di eventuali scorrettezze procedurali.
Proprio per garantire la trasparenza e la corretta comparazione delle posizioni degli aspiranti nonché la pubblicità degli atti nelle procedure di selezione delle fasi b (9 mila posti) e c (55 mila posti), l'ANIEF mette a disposizione di tutti i docenti che hanno partecipato al piano nazionale di immissioni in ruolo un'istanza di accesso agli atti che permetterà, grazie alla pubblicazione delle graduatorie in cui si è inseriti e alla conoscenza dei criteri specifici applicati e del punteggio dei docenti destinatari di contratto a tempo indeterminato in ogni provincia, la comparazione della propria singola situazione in entrambe le fasi di assunzioni nazionale (B e C) e la possibilità di poter rivendicare l'immissione in ruolo in provincia più favorevole in base al punteggio posseduto e alle preferenze espresse. Subito dopo questa prima fase propedeutica all'attivazione di uno specifico contenzioso, infatti, sarà avviato ricorso per il corretto rispetto del criterio meritocratico del maggior punteggio e dell'ordine preferenziale dichiarato nel modello online in modo da ottenere, ove ne ricorrano i requisiti, il trasferimento nella provincia più vicina spettante rispetto all’assegnazione accettata.