Con la Legge 107/2015 il governo Renzi ha continuato sul solco dei precedenti ignorando la presenza nei nostri istituti di tantissimi docenti abilitati che, per vari motivi, sono stati collocati solo nella seconda fascia delle graduatorie d’Istituto. Invece, come indicato dalla Corte di Giustizia di Lussemburgo, si sarebbero dovuti inserire nelle GaE, come del resto già accaduto nel 2008 e nel 2012. Sono tantissimi i docenti precari, ma non solo, che attendono ora l’esame di ammissibilità, la successiva votazione e poi il passaggio in Senato. Ora, il legislatore, approvando gli emendamenti Anief, potrebbe chiudere la questione. Ma non sarà facile perché il partito di maggioranza ha già chiesto ufficialmente di far slittare l’aggiornamento delle GaE.
Poi ci sono le altre proposte emendative: dalla validità delle graduatorie dell’infanzia dell’ultimo concorso sui posti in deroga da inserire nell’organico di diritto di sostegno, contro il blocco quinquennale e sulla valutazione del servizio pre-ruolo per i docenti specializzati, come sulla necessità di chiudere in fretta la vergogna dei Quota 96. E, ancora, sono state presentate delle modifiche per far slittare di un anno l’insediamento del comitato di valutazione, previsto dalla Legge 107/15, come la mobilità su ambiti territoriali.
Marcello Pacifico, presidente Anief: è un’occasione da non perdere quella che ora si presenta al Parlamento. Quella di poter modificare alcune norme sulla scuola, approvate davvero in fretta, senza calcolarne le conseguenze sul personale e sugli alunni, nonché le contraddizioni rispetto alla giurisprudenza e a non pochi principi costituzionali. Si tratta di cambiamenti e proroghe di termine che, comunque, rendono giustizia.