Si tratta, in particolare, delle cattedre relative alle fasi B e C del piano di assunzioni non utilizzate per le stabilizzazioni (rispettivamente 7.678 e 7.793) e che ora il Ministero ha deciso di voler assegnare ai precari attraverso dei contratti a tempo determinato con scadenza che si ferma al 30 giugno 2016. Ma la legge non dice questo. L’amministrazione sostiene che probabilmente i contratti verranno prorogati in seguito. Ma non spiega da chi. Il timore è che possa essere l’ennesima facoltà fornita ai presidi dalla riforma.
Marcello Pacifico (presidente Anief): eppure tutti i posti rimasti vacanti dopo le operazioni di immissione in ruolo, devono essere per legge assegnati al 31 agosto. Qualora il docente precario non viene contrattualizzato su supplenza annuale intera, può rivendicare in tribunale l’assegnazione dei due mesi mancanti.
Lo hanno detto i rappresentanti del primo partito di maggioranza alle allarmate associazioni al tavolo di confronto con le parti sociali: l’approvazione della delega di riordino del settore formativo 0-6 anni non comporterà alcun “mescolamento” di personale, ogni figura manterrà i propri ruoli professionali. Il nuovo sistema integrato manterrà intatte anche le competenze in capo ai Comuni ed ai privati: la scuola materna continuerà ad essere gestita dal Miur. Il sindacato chiede le sezioni primavera in tutti gli istituti.
Marcello Pacifico (presidente Anief): la conferma dell’attuale organico non tiene conto della nostra richiesta, che è anche quella del Ministro Giannini, di anticipare l’obbligo scolastico a 5 anni, introducendo una classe ‘ponte’ e la compresenza dei docenti. Ciò avrebbe risolto tutti i problemi. Perché avremmo incrementato l’organico del 25 per cento e permesso l’assunzione di tutti gli attuali precari abilitati. E pure la stabilizzazione di coloro che non sono nelle GaE e hanno svolto oltre 36 mesi di servizio, più i prossimi vincitori di concorso.
Secondo le intenzioni del Governo, espresse nel corso dei tavoli di lavoro allestiti dal Partito Democratico sulla realizzazione delle 9 deleghe di attuazione della riforma, gli attuali docenti abilitati precari andranno ad esaurimento. Poi basta con questo titolo, reputato inutile. Inoltre, d’ora in poi tutti neo assunti sottoscriveranno dei contratti a tempo determinato di durata triennale, prolungando quindi il loro periodo di precariato: saranno affidati a dei tutor, che li seguiranno passo passo nella formazione iniziale. Alla fine della quale, toccherà al loro dirigente scolastico, sulla base dei pareri espressi dal comitato di valutazione, trasformare il rapporto in assunzione vera e propria. Presentata la proposta Anief sulla ripartizione dei posti da assegnare ai vincitori del nuovo concorso per docenti.
Come già accaduto per la fase B, Il MIUR continua a essere evasivo sui reali criteri di assegnazione degli incarichi da fase C del piano straordinario di assunzioni. L'ANIEF promuove un'azione mirata per ottenere dal Ministero dell'Istruzione risposte certe sulla correttezza delle operazioni effettuate. Solo così sarà possibile rilevare eventuali scorrettezze procedurali. Il sindacato ha predisposto un apposito modello di istanza di accesso agli atti, disponibile sul portale Anief. Riaperti i termini anche per gli assunti in Fase B. Adesioni entro il 18 dicembre.
Per garantire la trasparenza e la corretta comparazione delle posizioni degli aspiranti nonché la pubblicità degli atti nelle procedure di selezione delle fasi B e C, l'ANIEF mette a disposizione di tutti i docenti che hanno partecipato al piano nazionale di immissioni in ruolo un'istanza di accesso agli atti che permetterà, grazie alla pubblicazione delle graduatorie in cui si è inseriti e alla conoscenza dei criteri specifici applicati e del punteggio dei docenti destinatari di contratto a tempo indeterminato in ogni provincia, la comparazione della propria singola situazione in entrambe le fasi di assunzioni nazionale (B e C) e la possibilità di poter rivendicare l'immissione in ruolo in provincia più favorevole in base al punteggio posseduto e alle preferenze espresse. Subito dopo questa prima fase propedeutica all'attivazione di uno specifico contenzioso, infatti, sarà avviato ricorso per il corretto rispetto del criterio meritocratico del maggior punteggio e dell'ordine preferenziale dichiarato nel modello online in modo da ottenere, ove ne ricorrano i requisiti, il trasferimento nella provincia più vicina spettante rispetto all’assegnazione accettata.
La volontà trapela dai componenti parlamentari del tavolo di lavoro costituito dal Pd con le parti sociali, per definire la delega governativa, introdotta con la legge di riforma, sulla ‘Valutazione e certificazione delle competenze degli studenti’: l'autonomia scolastica prevista dal D.P.R. 275/99 viene tramutata, prima dall’Esecutivo e poi dalla maggioranza parlamentare, in una sorta di modello formativo tutto incentrato sulle verifiche nozionistiche.
Secondo l’Anief occorreva invece puntare sulla valutazione qualitativa, da ottenere solo attraverso una buona didattica. Che, a sua volta, non può limitarsi ad un mero approccio disciplinare: un approccio ben diverso che necessita dell'uso di tecniche e di strategie d’insegnamento attivo. No perentorio del giovane sindacato anche alla fine della valenza nazionale dei titoli acquisiti.