° Ancora sui permessi retribuiti per motivi di studio – anno solare 2012
Lo scorso 28 ottobre, in questa rubrica, nel segnalare i termini di presentazione delle domande per fruire del diritto di cui all’art.3 dpr 23 agosto 1988 n.395, abbiamo scritto “Il personale scolastico in servizio con contratto a t.i. può presentare, entro il prossimo 15 novembre, domanda per le 150 ore del permesso finalizzato alla frequenza, nell’anno solare 2012, di corsi (esclusi quelli in modalità on line) mediante i quali…”. Dobbiamo adesso segnalare che una circolare (la n.12 dello scorso 7 ottobre) precisa le condizioni alle quali è consentito fruire del permesso per la frequenza di corsi on line. Riportiamo i passaggi specifici della circolare.
“Oggetto: la formazione di livello universitario nelle PP.AA. – permessi per diritto allo studio. 1Premessa Recentemente sono pervenute al Dipartimento della funzione pubblica richieste di chiarimento in materia di permessi e congedi per diritto allo studio, soprattutto a sempre della sempre più ampia diffusione di corsi organizzati dalle università telematiche …(omissis)… E’ importante che – nei limiti del buon andamento e dell’efficienza dell’organizzazione - i dipendenti interessati siano messi nelle condizioni di seguire i corsi…… Sono ormai disponibili e diffusi i sistemi di apprendimento a distanza e, soprattutto in relazione alle disponibilità di accesso alle risorse di apprendimento per le persone disabili e per i lavoratori, l’U.E. nell’ultimo decennio ha incoraggiato gli Stati membri a sperimentare nuovi metodi e approcci di apprendimento che favoriscono l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni nei sistemi di istruzione e formazione… In questo contesto, già da tempo le università telematiche sono state regolamentate anche nell’ordinamento italiano, accordando alle istituzioni che rispondono a determinati requisiti l’abilitazione a rilasciare titoli accademici…. 2. Le agevolazioni per i pubblici dipendenti in relazione al diritto allo studio…. …(omissis)… Per quanto riguarda la disciplina dei permessi retribuiti di 150 ore, il relativo regime è contenuto nel CCNL e negli accordi collettivi…. In proposito, ….. un aspetto particolarmente discusso è quello relativo alla possibilità di fruire del permesso da parte dei dipendenti iscritti alle università telematiche…. È bene precisare che le clausole, nel disciplinare le agevolazioni, non contengono specifiche previsioni sui corsi tenuti dalle università telematiche e, pertanto, la relativa disciplina deve intendersi di carattere generale, non rinvenendo in astratto preclusioni alla fruizione del permesso da parte dei dipendenti iscritti alle università telematiche. E’ chiaro in ogni caso che tale fruizione deve avvenire nel rispetto delle condizioni fissate dalle clausole medesime, per cui essa risulta subordinata alla presentazione della documentazione relativa all’iscrizione e agli esami sostenuti, nonché all’attestazione della partecipazione personale del dipendente alle lezioni. In quest’ultimo caso, i dipendenti iscritti alle università telematiche dovranno certificare l’avvenuto collegamento all’università telematica durante l’orario di lavoro”. F.to Renato Brunetta.
° Assemblea regionale dell’Associazione delle Scuole Autonome della Sicilia
Si è tenuta a Palermo lo scorso 20 ottobre. Tra i relatori, il sen. Pietro Ichino
Il tema dell’assemblea, che ha avuto un folto numero di partecipanti, è stato: “Un nuovo stato giuridico per la nuova generazione degli insegnanti che faccia spazio al merito: tutti a tempo
indeterminato, nessuno inamovibile” Intervenendo sul tema: “Come si può superare l’apartheid fra protetti e non protetti nella scuola: l’esempio delle scuole britanniche e di quelle statunitensi”, il prof. Ichino ha detto che per correggere le inefficienze delle amministrazioni pubbliche italiane occorre puntare sugli obiettivi della trasparenza totale, cioè accessibilità dei dati concernenti il funzionamento di ciascun amministrazione, attivare nuclei di valutazione indipendenti in tutti i comparti, introdurre la cultura della misurazione e valutazione, applicare il metodo del benchmarking comparativo che permette di confrontare i propri processi interni con i processi della concorrenza e, quindi, premiare le strutture più efficienti e produttive e costringere le altre a riallinearsi o sparire. La riorganizzazione della pubblica amministrazione sulla base del merito, facendo piazza pulita del falso egualitarismo deve fondarsi sulla dirigenza, alla quale vanno attribuiti strumenti idonei al miglioramento delle prestazioni dei dipendenti, pena il licenziamento a fronte del fallimento. Il prof. Ichino ha rilevato, ancora una volta, che non si tratta di licenziare in massa gli impiegati pubblici, ma per lo più di ricollocarli in settori nei quali possono migliorare la loro prestazione.