Tutte le notizie

 

 

° Riapertura straordinaria Graduatorie d’istituto Personale II fascia ATA As. 2012/13

Riportiamo la Nota prot. n.6924 - 20 settembre 2012, D.G. per il personale scolastico

Com’è noto il termine ultimo per la presentazione dell’allegato A per la scelta delle sedi ai fini dell’inclusione nelle graduatorie d’istituto del personale ATA di seconda fascia era fissata, in base alle disposizioni della nota 5357 dell’11 luglio 2012, alle ore 14 del 31 luglio 2012. Tuttavia, per mero errore tecnico, la funzione on line e l’e-mail con cui veniva inoltrato il pdf riportavano come termine ultimo di presentazione dell’istanza le ore 14.00 del 19 settembre 2012. In considerazione di questo è disposta una riapertura straordinariafino al prossimo 30 settembre 2012. A valle della chiusura delle funzioni dovrà essere nuovamente effettuata, a cura del gestore del sistema informativo, la presa in carico dei modelli inoltrati entro il suddetto termine e dovranno essere rielaborate le graduatorie definitive di seconda fascia, la relativa diffusione e il popolamento della banca dati delle convocazioni. Attraverso il servizio di consulenza territoriale sarà data notizia del completamento delle attività.

 

° I risultati dell'esame di terza media

Il MIUR pubblica (20 settembre 2012) i dati su www.istruzione.itgli ammessisono in leggero aumento; le promozionisono stabili; in sintesi la Nota dell’Ufficio Stampa.

Aumentano, seppur di poco, gli studenti ammessi all’esame conclusivo del I ciclo d’istruzione, e si conferma la percentuale dei ragazzi, quasi la totalità, che supera l’esame… Si conferma il voto medio dei promossi: 7,4. In particolare, gli studenti ammessi all’esame nell’ultimo anno scolastico (2011/2012) sono stati il 96,3%, contro il 95,9 dell’anno 2010/2011. … Le regioni dove il divario è più marcato sono la Sicilia e la Sardegna, dove la percentuale di studenti ammessi risulta inferiore, rispettivamente, del 1,8% e 3,5 rispetto alla media nazionale. …Diversi sono stati i risultati rispetto allo scorso anno per quanto riguarda i voti conseguiti. Da questo punto di vista le differenze maggiori si registrano agli estremi della fascia di voto: gli studenti promossi con la sufficienza sono passati dal 28,8% al 31%, mentre si è ridotta dell’1,5% la percentuale di studenti che ha superato l’esame con il massivo dei voti (dieci) e le lodi sono passate dal 2,1% all’1,7%. Nel complesso gli studenti che si sono licenziati con un voto pari a “dieci” o con la lode sono stati il 6%. Umbria, Puglia e Calabria sono le regioni dove si sono conseguiti i voti più alti, cioè pari o superiori al “nove”. …  La regione con la più alta percentuale di “lodi” è l’Umbria con il 2,7%. Sono le ragazze ad aver conseguito i risultati più brillanti. Se nel complesso gli studenti che si sono licenziati con un voto pari a “dieci” o con la lode sono stati il 6%, le ragazze che si concentrano in queste fasce di voto più alte sono pari al 7,6% contro il 4,5% dei colleghi maschi. … Per quanto riguarda la prova Invalsi, è interessante osservare il rapporto tra il voto conseguito dagli studenti nella prova in funzione del risultato finale dell’esame. Le due variabili considerate infatti, voto Invalsi e voto finale, sembrano abbastanza allineate: al crescere della fascia di voto ottenuto nella Prova Nazionale, aumenta il voto finale conseguito. Nello specifico, coloro che hanno ottenuto una votazione pari a “sei” risultano aver conseguito, nell’87,5% dei casi, un voto nella prova nazionale inferiore o pari alla sufficienza; allo stesso modo, chi ha superato l’esame con “nove” o “dieci” ha riportato un voto alla prova Invalsi superiore o pari al “sette”, rispettivamente, nell’83,9% e 99,2% dei casi. Nonostante persistano differenze tra studenti stranieri e quelli italiani, è importante notare come lo scarto si sia ridotto nel tempo: negli ultimi tre anni scolastici il gap esistente tra i tassi di ammissione è passato da 8,3 a 6,5, quello tra i tassi di successo da 0,7 a 0,5. Un fenomeno, questo, frutto di un graduale processo di integrazione e dell’aumento degli studenti figli di immigrati di seconda generazione che, seppur in parte, hanno superato le difficoltà linguistiche. Il tasso di successo dei candidati esterni risulta sensibilmente inferiore rispetto ai colleghi interni: 84,8% per i primi contro il 99,7% dei secondi. Rispetto allo scorso anno, i risultati conseguiti dai candidati esterni hanno subito un calo, con una diminuzione delle promozioni dell’1,4%. La maggior parte di essi, inoltre, ha superato l’esame con la sufficienza (78,1%). E’ possibile consultare il Notiziario completo sul sito internet del Ministero www.istruzione.it

("Fonte: MIUR - Ufficio di Statistica"; "Fonte: elaborazione su dati MIUR - Ufficio di Statistica").

 

° La prova preselettiva del concorso a cattedre, spiegata a Pierino.

Potrà accadere che alla prova preselettiva (50 domande a quiz, nessuno dei quali attinente la disciplinasiano esclusi professori che hanno i seguenti requisiti:

1)hanno superato la prova preselettiva(domande a quiz) di accesso alle scuole di specializzazione (con percentuale alta di selezione, e altissima in alcune classi di abilitazione);

2)hanno frequentato lezioni, laboratori e tirocini presso le scuole universitarie di specializzazione, per non meno di 1100 ore (due anni, a pagamento);

3) hanno affrontato e superato non meno di 25 esami nelle scuole di specializzazione, e hannoprodotto elaborati in funzione di detti esami(insomma, una specie di secondo corso di laurea);

5) hanno acquisito l’abilitazione affrontando l’esame conclusivo: una prova scritta (sutraccia di carattere disciplinare e didattico, sorteggiata al momento della prova), e una prova orale.

6) hanno prestato servizio di insegnamento per anni.

Il Ministro ritiene la generica prova preselettiva che ha annunciato, utile a valutare chi può accedere al concorso per insegnanti; è come se volesse scegliere, tra i velocisti delle batterie dei 100 metri, quali ammettere alla finale olimpica, in base alla misura delle scarpe.

 

° Il Ministro tira dritto. Domani, sulla G.U. il bando del concorso a cattedre
Comunicazione del Ministro alla Commissione Cultura della Camera (20 settembre).

Il MEF ha autorizzato assunzioni per 11542 cattedre a concorso: 7351 sarebbero assegnate per l’a.s. 2013/14, e 4191, per l’a.s. 201/15 (ma su queste, occorre attendere il bando, perché potrebbero essere anticipate al 2013, se si dovessero liberare i posti per effetto dei pensionamenti. Un migliaio di cattedre andrebbero al Sostegno; oltre 1400 all’Infanzia; 3500 circa alla Primaria. Il ministero stima in 160 mila circa il numero dei potenziali partecipanti alla selezione; soltanto chi rientrerà tra i vincitori otterrà l'abilitazione all'insegnamento. Le domande di ammissione al concorso ancdranno inoltrate on line attraverso il sito del MIUR.
La prova preselettiva nazionale, da effettuarsi a dicembre. Si svolgerà in aule attrezzate con postazioni informatiche, perconsentire ai candidati di ricevere il test, rispondere nel tempo stabilito (50 minuti), inviare l’elaborato, e conoscerne istantaneamente l’esito. Tale procedura consentirà al MIUR di evitare le spese enormi di stampa dei test, del tipo che sono state in occasione del concorso a dirigenti scolastici. Ne verrà vantaggio ai candidati stessi, in quanto durante la prova non dovranno cercarsi, con dispendio di energie nervose, i quesiti nel librone. Le decine e decine di migliaia di concorrenti saranno convocati alla prova in scaglioni diversi; a ciascuno sarà dato un numero di codice abbinato a una combinazione random di domande sorteggiate dal novero di quelle pubblicate 3 settimane prima della prova su un “esercitatore”: un testo unico per i candidati di tutte le diverse classi di concorso. Ogni candidato affronterà 50 quesiti: 36 intesi a valutare competenze e capacità logiche, interpretative e linguistiche; 7 di informatica; 7 di lingua straniera. Ogni risposta giusta varrà un punto, la sbagliata meno uno, zero punti la risposta non data. La prova si riterrebbe superata con punteggi non inferiori a 35.
La prova di “competenza”, da effettuarsi nel gennaio del 2013. Sarà del tipo “semi strutturata” (con griglia nazionale di valutazione): quesiti a risposta aperta, ha detto il Ministro, “finalizzati a valutare la padronanza delle discipline, anche attraverso gli opportuni riferimenti interdisciplinari"; per gli insegnanti della scuola primaria è prevista anche una prova "atta ad accertare la conoscenza della lingua inglese". I punti assegnati alla prova sarebbero 40, e 28 punti sarebbe il minimo per accedere alla prova successiva (per le materie d'insegnamento che prevedono anche una prova di laboratorio, si frazionerebbe: 30 punti max + 10 punti max).
La prova di “attitudine” all’insegnamento, da effettuarsi a partire da marzo 2013. Il Ministro ha detto: “La prova orale ha per oggetto le discipline di insegnamento comprese nella classe di concorso e valuta la padronanza delle medesime da parte del candidato, la capacità di progettazione didattica, anche con riferimento alle Tic e agli studenti con bisogni speciali". Ogni candidato terrà una lezione simulata (30 minuti davanti all’uditorio formato da 3 esaminatori) su un argomento estratto 24 ore prima della prova (esattamente come si faceva nei vecchi concorsi, fino agli anni Ottanta); nell’ mezz’ora successiva, la commissione ascolterà il candidato sulle scelte didattiche e metodologiche della lezione simulata, vaglierà la sua conoscenza di una lingua straniera (l’inglese sarà obbligatorio per i candidati alle primarie), della legislazione scolastica e delle norme disciplinari. La prova è superata col voto min. 28/40.
In primavera. Sarebbe bandito un altro concorso (5miila posti da assegnare nell’a.s. 2015/16).

Sabato scorso, a Roma e Torino: il Paese reale.
Che tra Paese legale e Paese reale lo iato si stia dilatando lo sanno tutti (perfino la Casta: politici e giornalisti)Stampa e politici sanno e dicono della separazione sempre più profonda tra paese reale e paese legale. Sabato 22 lo si è visto chiaramente.
A Roma, da piazza dell’Esquilino alla Bocca della Verità, nel pomeriggio di sabato scorso, i docenti precari hanno sfilato in 15mila, e tre dei loro cartelli (poi, ammainati perché configurabili come offesa alle istituzioni) davano un’idea di quanto la frattura sia profonda: nel primo, l’immagine del presidente Napolitano sormontava la scritta «La Nausea di Sartre»; nel secondo, l’immagine del Parlamento sormontava la moraviana «Gli indifferenti»; nel terzo, si riportava il titolo, da Musil, «L'Uomo senza qualità», con sopra la foto del ministro Profumo. Alla manifestazione hanno aderito anche l’Anief, i Cobas, la Flc-Cgil e l’Usb, oltre a Sel, Idv, Rifondazione comunista, Comunisti italiani e ad alcune associazioni studentesche come l’Uds.
A Torino il ministro Profumo è stato contestato (ed è l’ennesima volta). “Il ministro Profumo veniva contestato apertamente da un gruppo di studenti universitari tanto che è dovuta intervenire anche la polizia. Attorno alla scuola il clima resta rovente”. (l’Unità, 23/09/2012).
 

° Domani a Roma. La manifestazione dei Precari uniti contro i tagli
L’ANIEF è solidale con i precari e si unisce agli organizzatori.

Il nostro sindacato è nato, nel nome della giustizia, per la difesa dei precari, e i precari ne costituiscono la spina dorsale.
Osserviamo, con soddisfazione, che l’appello alla partecipazione lanciato dai promotori è stato accolto da più parti; la sinergia può essere l’arma vincente dell’azione sindacale.

° Giovanni Pico della Mirandola ? Un collega ! Lo diciamo con orgoglio
La professione docente richiede conoscenze e competenze vaste e profonde. I responsabili politici della istruzione pubblica lo sanno (se ne scordano solo al momento di quantificare gli stipendi), com’è evidente nei documenti ufficiali: nel contratto di lavoro, nelle Indicazioni nazionali per i programmi di studio, nei programmi indicati in occasione dei corsi abilitanti, dei corsi di specializzazione e dell’imminente “concorsone”. Già la rubrica è da vertigini; eccone una estemporanea.

- Conoscenza della disciplina di insegnamento, aggiornata nei contenuti (che spesso sono enciclopedici, com’è nel caso delle materie letterarie);
- conoscenza critica dei fondamenti epistemologici, e conoscenza qualificata dei riferimenti: fonti, bibliografie, sitografie di ambito disciplinare e delle biblioteche online (cui far ricorso sia per la didattica sia per l’aggiornamento culturale e professionale);
- conoscenza dei principali orientamenti didattici e competenza didattica disciplinare specifica;
- competenze metodologico-didattiche e di organizzazione del lavoro in contesto interattivo secondo i bisogni formativi dei singoli alunni;
- conoscenza dei principali orientamenti psicopedagogici e competenza in ordine alle dinamiche dei gruppi, con riferimento ai fattori stressori e alla gestione del rapporto educativo difficile;
- disposizione alla comunicazione attiva e empatica, all’ascolto degli studenti per favorirne empowerment;
- competenza in ordine alla didattica personalizzata, anche all'interno di classi multiculturali, e con particolare riferimento alle competenze necessarie a fronte di bisogni educativi speciali e a supporto del docente di Sostegno;
- capacità di mediazione didattica efficace, con esposizione chiara nel tono e nel lessico, ordinata nei passaggi, bene organizzata nei contenuti, adeguata ad modum cognoscentis.
- competenze docimologiche (la valutazione scolastica è la crux desperationis del rapporto educativo)
- competenze meta disciplinari, necessarie alle scelte di programmazione disciplinare in collaborazione con i colleghi del consiglio di classe e del collegio
- competenze multidisciplinari e interdisciplinari, necessarie alla didattica modulare, a preparare gli studenti a quanto richiesto in sede di esami di Stato e necessarie all’attività di programmazione in seno al Consiglio di classe
- competenza in ordine al corredo didattico multimediale (videoscrittura, foglio di calcolo, presentazione di slide), compresa quella di progettazione da fonti multimediali, e la produzione di software per la LIM;
- competenze di ricerca/documentazione, e di progettazione curriculare ed extracurricolare;
- competenza in ordine alle tecniche di autovalutazione della didattica, e della valutazione di sistema;
- competenze sociali in seno alla comunità educante; competenze organizzativo-relazionali, in seno al Consiglio di classe e al Collegio, e nella interazione con gli utenti e le loro famiglie;
- conoscenza della legislazione scolastica e competenza nel gestire le funzioni affidate agli organi collegiali;
- competenza al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue straniere. Per l’“immersione linguistica” CLIL (l’insegnamento curricolare di una disciplina non linguistica tra quelle obbligatorie), e per le collaborazioni culturali con insegnanti di altri Paesi (cooperazione, partenariati, scambi di docenti e studenti, insegnamento nelle scuole italiane all’estero).
- conoscenza dei sistemi educativi stranieri, dei programmi di insegnamento, e delle migliori pratiche didattiche.
Ci fermiamo qui, ma c’è dell’altro.…

 

° Graduatorie d’istituto di I fascia aa.ss. 2012/13 e 2013/14. Personale docente incluso nella fascia aggiuntiva GaE. Le domande entro il 24 settembre.
La D.G. per il personale scolastico ha diramato (Nota prot. n.6791 del 17 settembre 2012) le indicazioni operative per la trasmissione del modello B. Riportiamo la Nota.
“Come anticipato con nota prot. 6677 del 12 settembre 2012, si forniscono indicazioni operative per la trasmissione dell’istanza per gli aspiranti inclusi nelle graduatorie ad esaurimento della fascia aggiuntiva. In data odierna sarà resa disponibile un’apposita istanza POLIS che mantiene le caratteristiche del modello B presentato lo scorso anno dagli aspiranti inclusi nelle graduatorie ad esaurimento di prima, seconda e terza fascia, ad eccezione dei seguenti aspetti: - è destinata solo agli aspiranti della fascia aggiuntiva GaE che non siano già inclusi nelle graduatorie ad esaurimento di altra fascia e che non abbiano già presentato il modello sedi nel 2011; - non prevede, per nessuna provincia, il vincolo relativo alla presenza di due soli circoli didattici per gli aspiranti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria. Si segnala che, al fine di limitare al minimo gli adeguamenti previsti, non sono state adeguate alla circostanza le note dell’applicazione e del modello di domanda in versione pdf. Le suddette note sono pertanto da ignorare in quanto si riferiscono alla situazione di inizio triennio e non all’attuale. Per gli aspiranti già inclusi nelle graduatorie di circolo e d’istituto per l’a.s. 2011/12, interessati al recupero degli effetti del dimensionamento, si precisa che le uniche attività previste saranno a carico degli uffici dell’Amministrazione, ai quali le indicazioni operative saranno fornite con successiva nota tecnica. Si ricorda che il termine ultimo di presentazione domande è il 24 settembre 2012”.

° Economizzare. Un verbo imperativo tendente all’infinito.
Investimento sociale produttivo in capitale umano ? Non se ne parla, ma la digitalizzazione consentirà di risparmiare 30 milioni.
Siamo tra gli ultimi Paesi al mondo nel rifinanziamento dell'istruzione… L'investimento pubblico in istruzione in Italia si è attestato al 3,5% nel 1995, 3,1 nel 2000 e nel 2005 e arriva al 3,4% nel 2009. Tra il 2000 e il 2009, in 24 dei 29 Paesi considerati la spesa alle primarie e secondarie di primo e secondo grado è aumentata almeno del 16%. In alcuni Paesi, come Brasile, Corea, Repubblica Ceca, Estonia, Irlanda, Slovacchia e Regno Unito addirittura del 50%. In controtendenza solo Francia, Israele e Italia con un aumento di spesa contenuto entro un 10% in dieci anni. (Fonte: Giovanni Scancarello, ItaliaOggi, 18/09/2012).
In riferimento alla Scuola, quasi non si parla d’altro che di economizzare; e questa volta, con la digitalizzazione, il risparmio non pregiudicherà la qualità della Scuola. Vogliamo sperare, però, che i risparmi che si otterranno siano utilizzati per ripagare il plus lavoro che verrà, dalla digitalizzazione, al personale; perché lavoro in più ne verrà, per limitare l’uso dei documenti cartacei (pagelle, libretti delle assenze, registri). Oggi, in un istituto superiore con 1.000 alunni e 45 classi si spendono fino a 6.262 euro per pagelle, registri, documenti di carta e libretti.
(Fonte: TuttoscuolaNews - n.550, 15.09.2012)
Diverso è il discorso quando la digitalizzazione invade il campo della didattica, come sarà se si vorrà sostituire l’insegnante con un pc nelle scuole primarie di montagna e nelle piccole isole, lì dove non ci sono i numeri per costituire una classe. ItaliaOggi, a questo proposito, titola: “Giallo del pc che sostituirà il docente. La novità nel dl, ma il ministro nega”. “Il decreto legge esclude questa possibilità e prevede che, dal prossimo anno scolastico, in assenza dei requisiti ordinari, si istituiscano «centri scolastici digitali»: grazie ai fondi per l'informatizzazione che ha in dote il ministero, ogni piccolo centro con pochi studenti sarà dotato di un collegamento rete e di uno schermo. I ragazzi seguiranno così le lezioni della classe di assegnazione a distanza «senza che questo comporti incrementi di spesa ai fini della determinazione degli organici» di insegnanti e di personale ausiliario. Un modello che in Australia ha consentito di garantire le lezioni anche in situazioni di particolare isolamento. La scuola a distanza si farà in locali messi a disposizione dal comune, che dovrà occuparsi anche della custodia. Ora si attende di conoscere il testo finale del decreto”. (Fonte: Alessandra Ricciardi, ItaliaOggi, 18/09/2012).

° Pochi i bambini che accedono in anticipo alla prima classe del primo ciclo
Sono meno del 10% degli iscritti alla prima classe.

Nell'anno scolastico 2009/2010, le famiglie che hanno fruito della possibilità di iscrivere i bambini in anticipo sono state 48.691 sugli oltre 550 mila famiglie di iscritti al primo anno. Il dato, in lenta crescita rispetto agli anni precedenti, è parecchio differenziato tra Nord Italia e Sud; qui i piccolissimi studenti sono in percentuale ben maggiore. Secondo i dati che l’Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica ha raccolto - per una rilevazione conoscitiva sull’applicazione delle indicazioni nazionali per la scuola dell'infanzia e primaria, pubblicata nella scorsa primavera -, il 78% dei docenti intervistati ha espresso parere non favorevole all'anticipo dei «primini». Il parere del ministro Profumo: entrare a scuola in anticipo è necessario per stare al passo con l'Europa. (Fonte: Alessia Camplone, Il Messaggero, 18/09/2012).

 

° Stop. L’obbligo di adozione dei libri di testo in versione digitale slitta di tre anni
La Gelmini sembra abbia avuto troppa fretta e adesso non tutti sono pronti. Profumo mette in discussione perfino la disposizione sulla validità pluriennale delle adozioni.
ItaliaOggi dà notizia della proposta (se ne parlerà in Consiglio dei Ministri il prossimo 28 settembre), alquanto inattesa perché il diktat della Gelmini sembrava avere creato prospettive innovative nel settore dell’editoria scolastica: evidentemente l’industria per adesso non è in condizione di correre. A correre la aveva messo Tremonti: art.15 del dl n.112/2008: «a partire dall'anno scolastico 2011-2012, il collegio dei docenti adotta esclusivamente libri utilizzabili nelle versioni on line scaricabili da internet o mista»; e ne era venuta una sollecitazione anche ai consigli di classe e ai collegi dei docenti, a guardarsi intorno per innovare. Dobbiamo dire che la cosa ci dispiace, perché ci sembrava un modo per mettere la Scuola in linea con altri settori, e ci dispiace anche per i fratelli alberi. Comprendiamo bene che, sotto il profilo educativo e sotto quello didattico, la Scuola potrebbe non essere pronta a utilizzare i nuovi libri scolastici (non costituiscono la trasposizione digitale di quelli cartacei, perché in buona misura aboliscono la presentazione sequenziale dei contenuti), e però confidavamo che dentro l’acqua potesse meglio imparare a nuotare. Non la pensa così il Ministro, e probabilmente l’industria editoriale sa, in coscienza, di non essere pronta a produrre testi digitali fin nel midollo (e cioè, non solo nella grafica, bensì nella concezione e nella struttura logica). Ecco come ItaliaOggi presenta il testo dell'art. 20 della bozza di decreto ministeriale che il CdM discuterà: la decorrenza delle adozioni dei libri in versione digitale è rimandata all'anno scolastico 2014/2015 per il 2015/2016, quando sarà d’obbligo che le adozioni siano di testi in versione digitale o mista, costituita da un testo in formato elettronico o cartaceo e da contenuti digitali integrativi, accessibili o acquistabili in rete anche in modo disgiunto.

° Anticipare a cinque anni l’ingresso nel sistema dell’istruzione
I bambini di 5 anni hanno ormai, per lo più, uno sviluppo cognitivo precoce, rispetto a quello nella generazione precedente, idoneo a che accedano alla prima elementare.
In atto, in forza della Riforma Moratti, la iscrizione alla prima elementare è consentita ai bambini che compiono i sei anni entro il 30 aprile dell’anno scolastico della prima elementare. I dati dicono che poche famiglie si avvalgono di questa facoltà (l’8%, scrive Tuttoscuola.com del 17 settembre 2012), molto meno di quel 33% delle famiglie che, secondo statistica, dovrebbero avere bambini nati nei primi quattro mesi dell’anno solare. Iniziare a cinque anni il percorso scolastico (di 13 anni, si intende, senza ulteriore riduzione dell’offerta formativa !) consentirebbe agli studenti italiani di conseguire il diploma a 18 anni, come è in altri Paesi UE. Avviene così quasi ovunque, spiega Alessia Camplone de Il Messaggero (17 settembre 2012): “
Il diploma a 18 anni, in gran parte degli stati europei, è ormai una realtà. In paesi come la Gran Bretagna, l'Irlanda, la Spagna, il Portogallo, il Belgio, i Paesi Bassi ma anche la Francia e la Grecia, gli studenti da anni terminano il loro percorso di studi con un anno di anticipo rispetto ai coetanei italiani. Secondo gli ultimi studi condotti a livello comunitario, la tendenza è di anticipare l'ingresso a scuola. Dall'altro lato, in molti paesi europei, si sta allungando la durata obbligatoria per permettere agli studenti di acquisire maggiori competenze di base”.

° Procede il lavoro di revisione della tabella delle nuove classi di concorso
Saranno operanti come riferimento per i candidati al concorso a cattedre che il MIUR bandirà nella prossima primavera e che avrà cadenza e validità biennale.
Il Ministro Profumo ha confermato questi tempi, durante una seduta del CNPI che ha discusso i programmi, le tabella di valutazione dei titoli e le modalità del concorso di imminente indizione; il bando è atteso per il prossimo 24 settembre. (Fonte: La tecnica della scuola - 17.09.2012)

° Workshop: "Poesia in Lingua dei segni"
Il 27 e 28 settembre 2012, nei locali dell'ISSR - Via Nomentana, 56 - a Roma.
Interverrà la poetessa Lucia Daniele. (Fonte: Infohandicap - Anno VII - NEWSLETTER N. 62 - 13/09/12)