"Abbiamo firmato il contratto per riportare il ruolo del sindacato al centro rispetto all'invasione legislativa di alcune norme, che dovevano essere regolate per contratto, ed abbiamo anche migliorato il contratto siglato dagli altri sindacati in precedenza, nel 2016-2018, dando risorse maggiori rispetto all'inflazione e delle risorse in più rispetto a tutto il pubblico impiego": a dichiararlo all’agenzia Teleborsa è stato oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, nel rimarcare i motivi del ‘sì’ della sua organizzazione sindacale al Ccnl 2019/2021 e a commento del successo riscontrato per il ritorno della scuola estiva dell'Anief con intense giornate di studio: una quattro giorni – svolta a Palermo presso la Sala Rossa di Palazzo Reale di Palermo dove ha sede l'assemblea regionale - incentrata sulle novità del mondo della scuola, alla presenza di ministri, anche quello dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, politici, sindacalisti, magistrati ed esperti di diritto.
Pacifico ha ricordato che sempre nel capoluogo siciliano, dove ha "sede del sindacato, nasce la necessità di portare avanti un progetto ben chiaro, che è quello di avere un dialogo costante con il Parlamento e con le istituzioni europee. A Palermo Federico II parlava di legge e giustizia e noi di nuovo cerchiamo, attraverso lo studio, di migliorare la condizione di tutti i lavoratori della scuola, per poi rendere un servizio migliore ai cittadini ed a tutto il Paese", ha concluso il leader dell’Anief.
LE GIORNATE DI STUDIO ANIEF
La IX edizione della scuola estiva ha preso il via mercoledì 19 luglio, a Terrasini, con la conferenza della segreteria nazionale dell'Anief e con il 76° Consiglio Nazionale. "In questa prima giornata abbiamo parlato degli effetti del contratto sui diritti dei lavoratori. In particolar modo rispetto alle leggi che sono state approvate negli ultimi due anni", ha spiegato Marcello Pacifico, il Presidente dell'Anief, facendo cenno in primis al diritto ad una formazione retribuita e poi alla determinazione dei compensi e dei criteri per i salari accessori dei tutor e degli orientatori ed all'importante tema della mobilità.
Giovedì 20 luglio si è tenuta la Conferenza della struttura territoriale Anief. Pacifico ha spiegato a centinaia di delegati del sindacato riuniti a Terrasini gli estremi del contratto, che ha riconosciuto gli aumenti retributivi per il periodo 2019-2021, attuato una distribuzione delle risorse equitativa e riconosciuto aumenti retributivi anche per il personale ATA e Dsga. "Il contratto poteva essere certamente migliore se più ampie fossero state e risorse", ha rimarcato il sindacalista che sta ora premendo per sbloccare l'indennità di vacanza contrattuale e per ottenere i previsti aumenti mensili pari al 50% dell'inflazione, equivalenti ad aumenti immediati in busta paga di 150 euro.
Venerdì 21 luglio si è tenuta una giornata di studio con ministri, politici di maggioranza ed opposizione, giudici e giuristi, organizzata dal giovane sindacato per parlare del PNRR e di precariato, nelle novità introdotte tra legislazione italiana ed europea. Una giornata che ha voluto ricordare i tanti successi dell'Anief, giovanissimo sindacato della scuola nato nel 2008 e passato dai 48mila iscritti del 2019 agli oltre 54mila di oggi. "Dopo 15 anni siamo diventati uno dei sindacati maggiormente rappresentativi del comparto Istruzione e Ricerca. - ha sottolineato il Presidente Marcello Pacifico - Siamo attivi ormai non solo per il personale scolastico, docente, ATA ed educativo, ma anche per il personale dell'università, degli enti di ricerca e dell'Afam".
IL COMMENTO DEL PRESIDENTE ANIEF
Il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, ha ricordato che la politica del sindacato è sempre stata incentrata sulla lotta la precarietà ed ha prodotto tanti risultati: dal contenzioso partito dalla Corte di giustizia europea alla procedura d’Infrazione aperta nove anni fa in Europa, senza dimenticare le svariate denunce al Comitato dei diritti europei sociali e la raccomandazione del Comitati dei ministri del Consiglio d’Europa, che obbliga il nostro Paese a legiferare sul precariato scolastico.
Sulla ricostruzione di carriera e sulla carta del docente sono arrivate del Parlamento delle risposte concrete, ma "c’è ancora molto da fare" in materia di stabilizzazioni del personale e sull’indennizzo da dare ai supplenti. "Nel contratto – ha ricordato Pacifico – siamo riusciti, la scorsa settimana, a far passere il principio dei tre giorni di permesso anche ai precari. Ma servono altre risorse per garantire la parità di trattamento tra personale precario e di ruolo. Ai fini della ricostruzione della carriera, bisogna riconoscere il servizio svolto in tutto il servizio nazionale d’Istruzione, quindi anche nelle scuole paritarie. Come bisogna lavorare sugli organici: vi sono tanti posti vacanti e disponibili che non vengono considerati per le immissioni in ruolo, pur senza titolare. C’è infine da estendere l’accesso della Carta docente anche a chi ha supplenza fino al 30 giugno e al personale Ata e educativo, per il quale già abbiamo vinto i ricorsi”.
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