Il tribunale di Verona ha dato ragione e fatto risarcire una docente che lamentava il fatto di non aver ricevuto il contributo di 500 euro relativo alla Carta docente per gli anni scolastici 2017/18, 2018/19, 2019/20, 2020/21, 2022/23 in quanto illegittimamente destinato per via esclusiva ai docenti di ruolo. Il Mim è stato condannato a “erogare alla parte ricorrente la prestazione oggetto di causa, previa emissione della Carta Docente ed accredito della somma indicata sulla Carta Docente”.
LA SENTENZA
“Il ricorso al giudice del lavoro, attraverso i legali Anief – ricorda Marcello Pacifico, presidente nazionale del giovane sindacato rappresentativo - si fonda sull’ordinanza ottenuta lo scorso maggio da Anief in Corte di Giustizia europea e ha lo scopo di far ottenere l’accesso alla Carta del docente, equivalente a un bonus di 500 euro annuale per la formazione, ai docenti che dal 2016 hanno svolto servizio a tempo determinato nella scuola statale – con almeno cinque mesi di servizio svolto in una annualità scolastica - non potendone usufruire poiché la Carta del docente continua a essere incredibilmente riconosciuta solo ai docenti già di ruolo. È bene sapere che il ricorso può essere presentato anche in modo collettivo e pure dagli educatori”.
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