CARTA DOCENTE - Va ai supplenti perché “la durata annuale giustifica l’ausilio formativo”: a Verona il giudice condanna l’Amministrazione a dare 2.000 euro più interessi alla prof che ha fatto ricorso con Anief

Sulla carta elettronica per l’aggiornamento dei docenti precari, da 500 euro l’anno, anche a Verona il giudice dà ragione alla linea dell’Anief: va assegnata senza ombra di dubbio, con tanto di “interessi legali” e “rivalutazione monetaria calcolata dalla data del diritto all’accredito sino alla concreta attribuzione”. La sezione lavoro del tribunale scaligero, che ha tenuto conto del parere emesso 15 mesi fa della Cassazione, con la sentenza “n. 29961/2023, ha quindi condannato l’amministrazione a risarcire alla docente, a tutt’oggi inserita nelle Gps, con 2.000 euro più interessi.

Il risarcimento, derivante da quattro supplenze annuali svolte tra il 2019 e il 2024, deriva un ragionamento particolarmente chiaro: “certamente la supplenza annuale implica tanto per il datore di lavoro quanto per il docente, una prospettiva di insegnamento, che per la sua durata annuale, giustifica quell’ulteriore ausilio formativo, dato dal “bonus docenti”, al pari del dipendente assunto a tempo indeterminato”. Nella sentenza, infine, il giudice ha spiegato che “non può essere accolta l’eccezione di prescrizione, atteso che risulta inviata e pervenuta in data 20.6.2024 la diffida di parte ricorrente avente ad oggetto le annualità per cui è causa.

Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “sulla Carta del docente da assegnare ai precari, anche a Verona il parere delConsiglio di Stato ha fatto la differenza inducendo il giudice del lavoro a far pendere la decisione dalla parte dell’insegnante ricorrente. E così è andata per il oltre 20 mila supplenti o ex precari: non si può discriminare un lavoratore, privandolo di formarsi con il supporto dei fondi pubblici invece assegnati ai colleghi di ruolo. Per questi motivi, invitiamo gli insegnanti che hanno svolto supplenze negli ultimi 5-6 anni a presentare ricorso gratuito con Anief, così da recuperare fino a 3.500 euro più gli interessi maturati nel frattempo: attenzione alla tempistica, perché chi attende troppo – conclude Pacifico – rischia di fare scattare la prescrizione”.

CONCLUSIONI DELLA SENTENZA DEL TRIBUNALE DEL LAVORO DI VERONA

P.Q.M.

Il Tribunale di Verona in funzione di giudice del lavoro, definitivamente pronunciando, ogni contraria e diversa domanda ed eccezione rigettata

1) Accerta e dichiara il diritto della parte ricorrente ad usufruire del beneficio economico di € 500 annui tramite Carta Elettronica del docente per l’aggiornamento e la formazione del personale docente, di cui all'art. 1 della Legge n. 107/2015 per l’anno scolastico 2019/2020, 2020/2021, 2021/2022, 2023/2024;

2) Condanna il Ministero convenuto ad erogare alla parte ricorrente la prestazione oggetto di causa, previa emissione della Carta Docente ed accredito della somma indicata sulla Carta Docente, oltre alla maggior somma tra gli interessi legali e la rivalutazione monetaria calcolata dalla data del diritto all’accredito sino alla concreta attribuzione;

3) Condanna il Ministero convenuto alla rifusione delle spese di lite sostenute dalla parte ricorrente, liquidate in complessivi € 1.550,00 per compensi professionali, oltre al rimborso spese generali al 15%, IVA e CPA con distrazione in favore dei procuratori antistatari.

Verona, 16 gennaio 2025

IL GIUDICE

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