Altri 3 mila euro recuperati da un docente che durante le supplenze non aveva mai ricevuto la Carta del docente: stavolta a battere cassa dal giudice, quello di Parma, sempre attraverso il prezioso supporto dei legali Anief, è stato un’insegnante che tra il 2017 e il 2023 aveva svolto supplenze annuali dovendosi pagare anche la formazione e l’aggiornamento forzato in tempo di Covid portando pure avanti a proprie spese la didattica a distanza obbligatoria. Secondo la sezione lavoro del Tribunale emiliano, i precari svolgono lo stesso lavoro e hanno gli stessi diritti e doveri dei colleghi di ruolo: perché si dovrebbero aggiornare a proprie spese, ancora di più se l’indennità della Carta del docente viene assegnata con cadenza annuale?