"Il testo approvato dal Consiglio dei ministri e giunto poche ora in Gazzetta Ufficiale con alcune modifiche sembra scontentare tutti, addirittura pure i sindacati firmatari dell'intesa con il Miur che vogliono manifestare il pomeriggio dell'11 novembre davanti al Parlamento, ovvero il giorno prima della giornata di protesta nazionale, di astensione dal lavoro e del sit-in convocato dall'Anief che ha criticato fin dall'inizio l'accordo raggiunto e l'inadeguatezza delle misure concordate per risolvere il problema del precariato e della supplentite". A dirlo è Marcello Pacifico, leader del giovane sindacato autonomo, che lancia a Cgil, Cisl, Uil, Snals, Gilda un appello pubblico: "Manifestiamo insieme, il 12 novembre, nel giorno dello sciopero nazionale, quando i parlamentari saranno impegnati ad esaminare la norma per cambiarla, prima dell'approdo del testo nell'Aula di Montecitorio già fissato dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio per la terza decade del mese". "Seppure in ritardo, i sindacati maggiori si rendono conto che il dl sulla scuola, denominato "salva precari bis", non può bastare per cancellare la supplentite, che quest'anno ci ha portato al record di 205 mila contratti annuali, al raddoppio dei supplenti e al decadimento delle professione del docente. Anche loro, chiedono giustamente di modificare il decreto che, anche dopo le ultime integrazioni, rimane del tutto insoddisfacente. Ecco, perché si chiede di unire le forze e scendere in piazza tutti assieme", conclude Pacifico. (ANSA).
ROMA, 29 OTT - "Tra il personale di molte scuole sono subentrati sentimenti di angoscia nel tentativo di prevenire possibili incidenti a causa della scarsa disponibilità di personale". Lo sottolinea Marcello Pacifico leader del sindacato Anief, dopo la morte del bambino di 6 anni a Milano, precipitato dalla tromba delle scale a scuola. "Basta scherzare sulla salute degli studenti. Il Governo reintegri le migliaia di posti tagliati per assicurare il diritto all'istruzione di ogni alunno. Non è più tollerabile questa situazione", dice Pacifico, il quale riferisce che in un Istituto Comprensivo di Salerno, "dopo i gravi fatti di Milano", la preside ha deciso di agire adottando la turnazione degli allievi per recarsi ai servizi igienici in modo da assicurare sempre la loro vigilanza. Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief, "arrivare a programmare i doppi turni per andare in bagno è l'emblema di quando sia caduta in basso l'organizzazione delle nostre scuole". (ANSA).
ROMA, 28 OTT - "Mai era accaduto che un anno scolastico iniziasse con 205 mila cattedre da coprire con personale precario: nell'ultimo decennio, il numero di contratti a tempo determinato è addirittura raddoppiato. Anche perché su 180mila immissioni in ruolo ne sono state fatte soltanto 90mila, per colpa di un sistema di reclutamento che lascia ai margini gli abilitati all'insegnamento e permette di lavorare sempre più con le messe a disposizione. E ora pure con gli annunci sui social". Lo sostiene il sindacato Anief.
Estendere il concorso straordinario all'infanzia, primaria ed educatori, ai docenti delle paritarie e dei corsi Iefp, ai dottori di ricerca, eliminare la quota limite di posti autorizzati nella nuova graduatoria valida per le assunzioni, riconoscere il servizio prestato su posti di sostegno, ridurre a due anni il servizio valutabile e comunque valutare quello in corso. Sono le richieste che una delegazione Anief ha presentato al vice capo di Gabinetto del Miur per una "rapida riscrittura" del decreto sulla scuola
“È sempre più evidente che l'assegnazione degli stipendi esigui, in perenne perdita del potere d'acquisto, alla lunga ha una sua influenza negativa sulla qualità dell'insegnamento". A dirlo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. "Adesso - spiega - che dagli studi ufficiali risulta palese non solo il ritardo rispetto all'inflazione, ma anche il gap di trattamento economico rispetto ad altre professioni e pure sulla carriera, con i docenti dei Paesi dell'Est trattati meglio, è diventato ancora più urgente destinare a chi insegna un finanziamento pubblico straordinario da parte del Governo"
"Cerco insegnante di elettrotecnica per cattedra al 31 maggio al nautico di Camogli. Sono il Dirigente Scolastico della scuola. Eventuali interessati mi contattino rapidamente; se conoscete persone interessabili, coinvolgetele. Grazie". L'appello lanciato sul suo profilo fb da Paolo Fasce preside dell'istituto nautico della cittadina ligure mostra quanto sia grande la necessità di docenti in Italia: i dirigenti scolastici sono arrivati a fare appelli anche via social.
"Prende corpo il dissenso nell'intesa tra il Miur e le organizzazioni maggiori sindacali della scuola in materia di reclutamento e abilitazione del personale docente, cui ha fatto seguito il decreto in CdM del 10 ottobre": lo evidenzia l'Anief in una nota, segnalando che quindi "salgono a due i partiti di maggioranza (PD e IV) - con le dichiarazioni del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Simona Malpezzi e dell'ex sottosegretario Gabriele Toccafondi - sulla necessità di prevedere la valutazione del servizio prestato presso le scuole paritarie, come richiesto dall'Anief, sia per il concorso straordinario sia per i corsi abilitanti. Sarebbe la cosa più logica, per evitare un nuovo contenzioso nelle aule dei tribunali, che hanno dato sempre ragione alla linea del giovane sindacato", conclude la nota. (ANSA).
"La sicurezza degli edifici prima di tutto, invertire la tendenza sulle cattedre di sostegno scoperte, digitalizzazione guidata, introdurre un nuovo reclutamento, docenti e Ata più formati e meglio pagati, sì al tempo pieno, più risorse pubbliche alla scuola: sono i passaggi cruciali dell'intervento tenuto oggi dal ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti presso le VII Commissioni Cultura di Senato e Camera, in occasione della presentazione delle linee programmatiche del nuovo corso ministeriale attivato con la costituzione del Governo M5S-PD. Il sindacato Anief ritiene sostanzialmente condivisibili gli obiettivi posti dal ministro a capo del dicastero dell'Istruzione pubblica, ma se nei prossimi giorni non saranno esplicite le modifiche alle modalità per realizzarli, il sindacato non ha intenzione di revocare lo sciopero del prossimo 12 novembre con manifestazione annessa davanti a Montecitorio". Lo scrive il presidente di Anief, Marcello Pacifico. (ANSA).
"Dopo la proclamazione dello sciopero Anief del 12 novembre per modificare il decreto salva-precari e gli stanziamenti per il rinnovo del contratto di comparto, giungono le prime aperture del Governo: per gli oltre tre milioni di dipendenti pubblici verrà stanziato circa un miliardo di euro, che sommato a 1,7 miliardi della Legge di Bilancio dell'anno scorso, si tradurrà in 40 euro netti medi a dipendente pubblico che andrà a regime pure in un biennio". Lo ricorda Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, sottolineando che "va bene reperire ulteriori risorse ma siamo ancora lontani dal coprire anche il solo tasso d'inflazione prodotto negli ultimi anni"
"Dopo la proclamazione dello sciopero Anief del 12 novembre per modificare il decreto salva-precari e gli stanziamenti per il rinnovo del contratto di comparto, giungono le prime aperture del Governo: per gli oltre tre milioni di dipendenti pubblici verrà stanziato circa un miliardo di euro, che sommato a 1,7 miliardi della Legge di Bilancio dell'anno scorso, si tradurrà in 40 euro netti medi a dipendente pubblico che andrà a regime pure in un biennio"
Anief conferma lo sciopero e il sit-in del 12 novembre "per sensibilizzare i gruppi parlamentari sulle diverse proposte emendative che saranno elaborate per affrontare l'irrisolto problema della supplentite e del precariato". Nel frattempo, il sindacato annuncia che nei prossimi giorni saranno avviate le pre-adesioni ai ricorsi "per l'ammissione alla procedura riservata di migliaia di insegnanti e per la stabilizzazione dei collaboratori scolastici e dei ricercatori universitari"
Il sindacato Anief il 12 novembre prossimo chiama a incrociare le braccia e a manifestare tutto il personale docente precario deluso ed escluso dall'intesa del 1 ottobre sul salva-precari bis, ma anche il personale Ata (amministrativo, tecnico e ausiliario) e facente funzione Dsga (direttori dei servizi generali amministrativi) escluso dalle nuove procedure di stabilizzazione del prossimo 1° gennaio, nonché quello dell'AFAM e dell'Università
Negli ultimi 20 anni il numero degli alunni portatori di handicap è più che raddoppiato, arrivando a circa 300mila, ma a questo non è seguito un aumento degli insegnanti di sostegno in organico che sono ad oggi 100.080. In pratica, c'è solo un prof di sostegno ogni tre alunni disabili. A questo si cerca di porre rimedio con le supplenze annuali, che quest'anno dovrebbero aggirarsi intorno alle 70mila unità
Anief ricorda come il problema della continuità didattica si risolve convertendo in organico di diritto tutti i posti vacanti in organico di fatto, il 15% per il personale docente, quota che sale quasi al 40% per i posti in deroga su sostegno. Il diritto al lavoro deve essere correlato al diritto alla famiglia.
Marcello Pacifico (Anief): “Accogliamo con favore le dichiarazioni del Ministro riguardanti la tutela dell’autonomia scolastica ma non siamo d’accordo a nuovi inasprimenti sulla mobilità del personale”
"Con il 'Salva precari' sono esclusi i docenti dal concorso riservato e dal corso abilitante con servizio prestato nel sistema nazionale di istruzione, tra cui scuole paritarie e percorsi di formazione professionale regionali, nonostante la mobilità volontaria di questi insegnanti tra i vari istituti che garantiscono il diritto all'istruzione". Lo sottolinea l'Anief che chiede "al Miur e al Parlamento di intervenire, dopo aver avanzato la richiesta nel primo incontro con il ministro Fioramonti, per evitare un nuovo contenzioso nelle aule dei tribunali che ci hanno dato sempre ragione"
L'accordo sul decreto salva-precari tra Miur e sindacati firmatari di contratto "non risolve il problema della supplentite della scuola italiana né risponde alla procedura d'infrazione in corso attivata presso la Commissione europea, anzi genera ulteriore contenzioso". Lo dichiara il presidente dell'Anief, Marcello Pacifico
"I docenti italiani sono i più vecchi d'Europa: l'insegnamento va inserito nell'Ape Social". La richiesta è fatta dall'associazione sindacale Anief: "chi dice che l'insegnamento è una professione come le altre mente e sa bene di mentire. Basta andare a leggere il trattamento che viene riservato ai docenti negli altri Paesi d'Europa: l'ultimo rapporto è stato realizzato dalla Commissione europea in questi giorni e dice che gli insegnanti italiani sono i più vecchi d'Europa. Ben il 58% dei docenti italiani, tra elementari e superiori, ha più di 50 anni, contro una media OCSE del 34%. Questo significa che nel resto del vecchio Continente si procede a un ingresso anticipato alla pensione, collocando giustamente l'insegnamento tra le professioni più logoranti e a rischio burnout"