Anief su Italia Stampa - Pacifico: "Il prossimo governo ci ascolti su sostegno ed educazione civica"
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Per il quarto anno consecutivo, i posti per assumere insegnanti a tempo indeterminato rimangono vacanti. Lo sostiene il sindacato Anief secondo il quale, con il prossimo anno, si batterà il record per il quarto anno consecutivo: più del 50% delle nomine non assegnate e più di 150 mila precari al 30 giugno su 500 mila in lista. ANIEF ha effettuato un monitoraggio su quanto sta avvenendo negli Uffici scolastici regionali. La colpa, per il presidente del sindacato, Marcello Pacifico, è delle errate politiche di reclutamento adottate a partire dal 2015
Potrebbero essere più di 30 mila le cattedre vuote, quasi tutte quelle su sostegno, la conferma proviene dai dati raccolti dai delegati sindacali nel territorio, ma non perché mancano i supplenti. Anief spiega perché ha fallito anche il ministro Bussetti e cosa dovrà fare il nuovo ministro al Miur per fare incontrare domanda e offerta ed evitare una multa salatissima dall'Europa
Le disposizioni di modifica del decreto legislativo n. 66/2017, già approvate dal governo gialloverde, rischiano di non entrare in vigore a causa della mancata approvazione dei decreti attuativi che, in caso di crisi dell’esecutivo, potrebbe non vedere mai la luce. Lo ha rimarcato anche il sottosegretario all’Istruzione Salvatore Giuliano, ricordando che mancano le misure di accompagnamento, cioè la formazione del personale scolastico e l’esonero della docenza per circa 450 insegnanti, attraverso il quale far avviare i gruppi territoriali per l’inclusione che avrebbero dovuto supportare le scuole a elaborare il piano di inclusione degli alunni.
Secondo Anief, le osservazioni del sottosegretario Giuliano sono pertinenti, perché in effetti senza i decreti di attuazione le correzioni alla riforma prevista dalla Legge 107/15 non potranno essere adottate. Tuttavia, sono anche altre le disposizioni a rischio, come le nuove assegnazioni delle ore settimanali e la formazione delle commissioni mediche. Ma, soprattutto, rimane il rammarico per l’ennesima occasione mancata per andare a fare ordine in un sistema che regola la permanenza a scuola di 300 mila alunni disabili e oltre 150 mila docenti di sostegno: Anief ha rilevato più volte quali sono.
Il sistema scolastico italiano continua a perdere troppi alunni per strada: 130 mila nuovi iscritti alle superiori non prenderanno mai il diploma; chi ci arriva è costretto spesso ad accontentarsi di un lavoro non attinente agli studi e appena il 18% consegue la laurea. La “fotografia” è della rivista specializzata Tuttoscuola, che attraverso un focus nazionale ha messo il dito nella piaga della dispersione scolastica italiana, aggravata dalla scarsa spendibilità di diversi corsi di studio e dal mancato collegamento con l’istruzione terziaria.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “avere cercato di approvare l’autonomia regionale differenziata in questa situazione, che crea cittadini senza futuro e un danno alla società intera oltre che al Pil, è stato da irresponsabili. Per contrastare il fenomeno della dispersione, bisogna agire all’opposto: le scuole collocate in aree più a rischio, con alti tassi di abbandono e di scarso tessuto socio-culturale, vanno necessariamente pungolate con il coinvolgimento formale di esperti esterni, psicologi, assistenti sociali, di una rete territoriale pronta a subentrare nei momenti critici. È poi necessario supportare il sistema scolastico delle regioni più arretrate con finanziamenti ad hoc, anche europei, rinforzare gli organici di docenti e personale Ata, anticipare l’obbligo scolastico a 5 anni e posticiparlo sino alla maggiore età”.
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Potrebbe slittare di un anno la legge sulla nuova educazione civica: il testo - il ddl 1264 approvato in Senato in via definitiva a inizio mese - doveva infatti essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale entro venerdì 16 agosto".
"Da settembre ogni alunno avrà un Progetto Individuale. Si continua a perfezionare la didattica ma manca sempre chi la insegna". A sostenerlo, in una nota, è l'Anief ricordando che la novità è contenuta nelle disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 13 aprile 2017 sugli studenti con disabilità approvate in via definitiva dal Consiglio dei ministri nei giorni scorsi con il cosiddetto decreto Inclusione
Dichiarazione Presidente nel gr delle ore 13 del 12 Agosto 2019 from Anief on Vimeo.
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Roma, 5 ago. (Adnkronos/Labitalia) - "Contro la dispersione scolastica un rilevante ausilio è giunto dai fondi comunitari. Eppure, i risultati non si vedono. Lo scrive la stessa Corte dei Conti che, 'nel periodo di programmazione Pon 2007-2013, il totale complessivo delle risorse finanziarie utilizzate per la lotta alla dispersione è stato pari a 309.690.333,10 euro. L'importo programmato per il periodo 2014/2020 è di euro 345.945.951,00'". A dirlo il presidente nazionale del sindacato Anief, Marcello Pacifico.
Anief su Italia Stampa - Sugli aumenti stipendiali ancora giallo from Anief on Vimeo.
Anief su Italia Stampa - Basta coi posti in deroga from Anief on Vimeo.
ROMA, 4 AGO - "E' emergenza, serve subito un decreto legge o l'anno scolastico partirà malissimo e dall'Europa arriverà una multa salata". Così l'Anief in una nota che chiede a "di chiudere in fretta l'approvazione di un provvedimento salva-scuola che però non corrisponde a quello che si sta realizzando a fatica: dopo quasi quattro mesi dall'accordo di Palazzo Chigi preso dal premier con gli altri sindacati niente è stato fatto per risolvere il problema del precariato in crescita esponenziale, per valorizzare il personale Ata, per adeguare gli stipendi del personale del comparto alla media europea". "Mentre il decreto salva-precari rischia di non arrivare all'attesa approvazione pre-ferragostana da parte del Governo, perché il M5S chiede garanzie sulla serietà delle selezioni riservate, l'inizio del nuovo anno scolastico si avvicina inesorabilmente e nessuno si rende conto che i primi a rimetterci in questa situazione, anche per via delle poche immissioni in ruolo in arrivo, saranno gli otto milioni di alunni che frequentano la scuola. Ancora di più perché dell'accordo del 24 aprile scorso tra il premier e sindacati è rimasto ben poco e nel frattempo la Commissione Europea è tornata a bussare allo Stato Italiano per sempre più evidenti lesioni alle norme che impongono ai Paesi membri di non attuare abuso di precariato", conclude Anief. (ANSA).
"I provvedimenti per la stabilizzazione dei supplenti storici e meritevoli che il governo si appresta ad approvare, probabilmente la prossima settimana, sono tardivi oltre che non risolutivi del problema della supplentite". Così Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief
INTERVISTA RADIO PACIFICO - ANIEF - 02/08/2019 from Anief on Vimeo.
Si comunica che la segreteria nazionale Anief sarà chiusa il 14, il 15 e il 16 agosto. Le regolari attività riprenderanno il 19 agosto.
INTERVISTA PACIFICO 1/08/2019 from Anief on Vimeo.
ROMA, 30 LUG - "Arriva il sì del Mef alle immissioni in ruolo dei docenti, ma con l'imprevista riduzione di 5 mila posti. Dal dicastero di via XX Settembre si giustifica tale operazione con 'la marcata riduzione delle iscrizioni degli alunni, registrata specie nell'ultimo biennio, connessa con il calo della natalità'. Sono diversi gli aspetti da considerare su questa decisione: il primo è che, incredibilmente, al Ministero dell'Istruzione non hanno avuto nulla da eccepire sul taglio di assunzioni, probabilmente consci del fatto che in definitiva cambierà ben poco ai fini delle effettive assunzioni a tempo indeterminato, le quali saranno molte meno delle cattedre autorizzate". Lo puntualizza in una nota l'Anief. "Esattamente come accaduto un anno fa, si prevede che a due convocazioni su tre non si presenterà alcun docente perché - rileva ancora l'Anief - sono sempre più le graduatorie di merito e le GaE prive di candidati: Anief lo ha scritto due mesi al Miur, ma al Ministero guidato da Marco Bussetti hanno fatto orecchie da mercante, continuando a dire che la situazione si risolverà con i concorsi ordinari e straordinari in via di approvazione: una teoria che fa acqua da tutte le parti, ma che - conclude l'associazione - anche oggi il ministro dell'Istruzione ha tenuto a ribadire". (ANSA).
Bisogna assolutamente evitare che si ripeta il blocco quinquennale delle GaE e permettere invece l'inclusione contestuale di tutti i 150 mila abilitati all'insegnamento, senza i quali sono saltate 65 mila immissioni in ruolo negli ultimi anni. Senza dimenticare che 7 mila maestri della scuola dell'infanzia e primaria saranno tra non molto licenziati, pur dopo avere superato l'anno di prova, dando il la in questo modo all'avvio di un'altra battaglia legale. Ma non si dica che è colpa nostra".