Il Parlamento ascolta l’Anief: riapre le graduatorie di istituto ai giovani laureati e le trasforma in provinciali per l’attribuzione delle supplenze annuali o al termine delle attività didattiche con un elenco per il sostegno. Una rivoluzione che riguarda 500 mila insegnanti e 8 mila istituti, che limiterà il ricorso alle domande di messe a disposizione. Marcello Pacifico (Anief): finalmente ci danno ragione, ma ora si utilizzino le stesse graduatorie per le assunzioni nei ruoli i precari di seconda e terza fascia
IL NUOVO SISTEMA DELLE SUPPLENZE
L’approvazione definitiva del decreto scuola, il 28 dicembre in Gazzetta ufficiale, ha prodotto alcune importanti novità per la futura gestione delle quasi 200 mila supplenze che saranno affidate il prossimo anno per far funzionare le scuole. Queste, infatti, verranno trasformate in liste “provinciali”, con all’interno docenti inseriti nella seconda fascia e nella terza fascia, al fine di garantire la copertura di cattedre in organico di fatto al 31 agosto o al 30 giugno, sebbene la maggior parte di esse dovrebbe essere destinata ai ruoli, specialmente su posti di sostegno.
Cambia la gestione dei supplenti fuori GaE. Dal prossimo anno, come ricorda Orizzonte Scuola, “non bisognerà più scegliere tot scuole - 20 scuole con il limite di 10 per la scuola dell’infanzia e primaria, di cui massimo due circoli didattici (gli istituti comprensivi si considerano entro il limite di 10) -, ma si parteciperà alle supplenze da conferire in tutti gli istituti della provincia”. La convocazione avverrà dopo il conferimento delle supplenze da GaE. La norma riguarda però solo i contratti a tempo determinato con scadenza 31 agosto e 30 giugno. Per le supplenze brevi rimane il limite di tot scuole da scegliere, che dovrebbe rimanere pari a non oltre 20.
Nello specifico, come ha chiesto il giovane sindacato al ministro Fioramonti e ai deputati della VII e XI Commissione Cultura della Camera dei Deputati in audizione, è modificato il comma 6 dell’articolo 4 della legge 3 maggio 1999, n. 124: a partire dall’anno scolastico 2020/21, si utilizzeranno le graduatorie provinciali per le supplenze, composte dai docenti inseriti nella seconda fascia e nella terza fascia degli Istituti della provincia, in modo così da garantire la copertura di cattedre vacanti e disponibili attraverso le supplenze annuali o fino al termine delle attività didattiche così come previsto dai commi 1 e 2 sempre dell’art. 4 della stessa legge. Inoltre, una graduatoria provinciale, per l’assegnazione sempre di incarichi di supplenza, è introdotta per i docenti precari con specializzazione sul sostegno agli alunni disabili.
Si prevede, infine, la collocazione nella terza fascia d’istituto anche dei nuovi aspiranti docenti laureati dopo il blocco introdotto dalla legge 107/2015 subito aggirato dalle MAD inviate ai presidi e sempre più numerose. In particolare, nella prossima primavera - utilizzando esclusivamente il sistema istanze On Line tramite il portale Polis - potranno inserirsi nella terza fascia delle graduatorie di istituto, le seguenti categorie di docenti: docenti già inseriti (potranno far valutare nuovi titoli e servizi, se conseguiti o anche cambiare provincia); docenti in possesso dei titoli previsti dall’articolo 5, comma 1, lettera b), e comma 2, lettera b), del D.lgs. 59/2017 ossia Laurea + 24 CFU per i nuovi inserimenti. Tutti costoro dovranno necessariamente possedere la laurea e 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche. Anche per gli ITP, i docenti in possesso di diploma, che intendono accedere a una delle classi di concorso della tabella B del DPR 19/2016, saranno necessari i 24 CFU. Infine, E docenti in possesso di abilitazione si inseriranno nella seconda fascia delle graduatorie di istituto.
IL PARERE DEL SINDACATO
Anief ritiene che con queste modifiche è stato compiuto sicuramente un passo in avanti sulla gestione del personale precario fuori graduatorie d’istituto come dal sindacato richiesto. Del resto, è stato lo stesso giovane sindacato a promuovere, in tempi non sospetti, la trasformazione delle graduatorie d’istituto in liste provinciali, al fine di in modo così da fare incontrare la disponibilità dei supplenti con i vuoti di cattedre: è stato uno dei punti salienti delle trenta proposte di modifica agli articoli 1, 2 e 5 del decreto legge 126 salva-precari, frutto della piattaforma sindacale che ha portato all’ultimo sciopero nazionale Anief e al sit-in a Roma. Ed è stato anche uno dei punti affrontati in audizione alla Camera, dove la delegazione Anief ha ricordato che l’attuale sistema di gestione delle supplenze non regge, tanto da dovere ricorrere con sempre maggiore frequenza alle Mad. Tuttavia, non si è avuta la capacità di andare oltre, prevedendo anche l’assunzione a tempo indeterminato dei precari di seconda e terza fascia (previo corso annuale abilitante obbligatorio) direttamente dalle neonate graduatorie di istituto provinciali. È una soluzione che era presente anche negli emendamenti al decreto salva precari presentati in Senato, sempre ispirati da Anief e che ora richiederemo con maggiore forza.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricorda che “questa novità è frutto dell’azione incessante del nostro sindacato, che ha promosso la trasformazione delle graduatorie d’istituto in provinciali proprio per favorire la collocazione del personale precario sulle scuole e non limitarne la fattibilità a massimo 20 istituti. Detto questo, bisogna cambiare il sistema del doppio canale di reclutamento allargandolo alle stesse graduatorie di istituto. È una disposizione che potrebbe superare la supplentite, e rendere giustizia ai precari di seconda e terza fascia che coprono ogni anno le oltre 200.000 cattedre ogni anno”.
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