Il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato l’ordinanza sulla data di inizio delle lezioni per l’anno scolastico 2020/21: nel documento ufficiale si conferma la data di avvio delle attività didattiche come indicato più volte dalla ministra Lucia Azzolina. All’art. 1 dell’ordinanza si specifica che “le lezioni dell’anno scolastico 2020/2021 nell’intero territorio nazionale possono avere inizio a decorrere dal giorno 14 settembre 2020 per le scuole dell’infanzia, del primo ciclo e del secondo ciclo di istruzione, appartenenti al sistema nazionale di istruzione, ivi compresi i Centri provinciali per l’istruzione degli adulti”. La data del 14 settembre è stata, tranne casi particolari, come le province a statuto speciale, già ratificata dalle singole giunte regionali.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief : “Ripartire a metà settembre in presenza è l’obiettivo sul quale stiamo lavorando tutti – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – ma a questo punto l’importate è che si arrivi al meglio all’appuntamento con investimenti adeguati, senza DaD, doppi turni e tempo scuole ridotto. Gettare le basi adesso significa anche poi completare l’opera nei mesi successivi e l’anno prossimo con i fondi europei del Recovery Fund. Il Governo e il Parlamento lo ricordino: senza un ritorno in modo organico e completo dell’istruzione pubblica, che coinvolge più di dieci milioni di alunni, famiglie e lavoratori, non ci potrà essere alcuna ripresa del Paese”.
L’ordinanza di inizio delle lezioni ufficializza quindi il 14 settembre come data da segnare in agenda. Alle Regioni, come previsto dalle normi vigenti, spetta adottare le restanti determinazioni in materia di calendario scolastico, fermo restando che sono assegnati allo svolgimento delle lezioni almeno duecento giorni. Sempre l’ordinanza del ministero di viale Trastevere ufficializza che le attività di integrazione e recupero degli apprendimenti relativi all’anno scolastico 2019/2020, disciplinate dall’ordinanza ministeriale del 16 maggio 2020, n. 11, si svolgeranno a decorrere dal 1° settembre 2020.
LA REPLICA DELL’ANIEF
Il sindacato Anief reputa positivamente la decisione di riprendere l’attività didattica il 14 settembre e il recupero delle carenze già da due settimane prima. Permangono delle condizioni imprescindibili perché ciò avvenga. Come la formazione di classi da non più di 15 alunni, così da rispettare i limiti di distanza imposti dalle Linee Guida ministeriali e dal documento del Comitato tecnico-scientifico. E come la nomina di tutto il personale, docente e Ata, anche le 250 mila supplenze annuali, in corrispondenza dell’avvio delle attività, compreso il contingente aggiuntivo quantificato dal sindacato in 200 mila insegnanti, amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici.
Allo stesso modo diventa importante dare dunque attuazione all’impegno del Governo di far svolgere l’election day del 20 e 21 settembre prossimi in strutture alternative alle sedi scolastiche: sospendere le lezioni per alcuni giorni, dopo essere appena tornati in classe e con l’intento comune di recuperare la formazione non svolta nei tre mesi finali dell’ormai passato anno scolastico a causa del lockdown, sarebbe un intoppo da evitare. Ecco perché serve uno sforzo, certamente anche interministeriale, per evitare che il ritorno a scuola si realizzi con la politica dello stop and go.
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