L’obiettivo è porre rimedio a quanto statuito nel CCNI del 3 agosto 2020: nell’incontro politico di oggi, tutte le organizzazioni sindacali hanno dato disponibilità alla firma di una intesa che ha come obiettivo quello di sanare la situazione delle graduatorie interne di istituto dei collaboratori scolastici da loro stessi causata. Escludere migliaia di ex LSU dalle graduatorie senza aumentare l’organico di diritto, come deciso nel CCNI del 3 agosto 2020 da quasi tutte le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto nazionale, ha prodotto un problema sociale rilevante con centinaia di collaboratori scolastici divenuti soprannumerari in scuole in cui operano anche dopo decenni come dipendenti e al servizio dello Stato.
Stamane l’Anief ha partecipato a un tavolo politico per essere informata in merito alla sottoscrizione di una intesa relativa al CCNI personale ex articolo 58, comma 5 sexies, decreto legge n. 69 del 2013. Presenti come delegati Anief Stefano Cavallini, segretario generale Anief, e Cristina Dal Pino, coordinatore nazionale del personale Ata. Durante la riunione è stato illustrato il problema scaturito dalla trasformazione dei rapporti di lavoro da tempo parziale a tempo pieno degli ex LSU prevista dall’articolo 1, comma 964, della legge 30 dicembre 2020, n. 178. Il problema è che tale trasformazione, circa 2.200 posti, non è stato accompagnata da un adeguato aumento dell’organico di diritto per i collaboratori scolastici. Ciò ha comportato in molte scuole l’individuazione di decine di soprannumerari.
Nell’incontro è stata presentata la bozza di intesa atta a inserire nella graduatoria di istituto per l’individuazione dei perdenti posto anche il personale ex LSU destinatario della trasformazione del contratto da tempo parziale a tempo pieno. Esattamente ciò che l’Anief ha chiesto sin dalla firma del CCNI del 3 agosto 2020. A tale intesa seguirà un ulteriore CCNI che regolamenterà tale procedura. Il ministero ha ribadito che, considerati i tempi contingentati, non è possibile attendere l’iter di un aggiornamento del CCNI, pertanto sarà inviata quanto prima una Circolare alle scuole, nella quale si spiegarà la procedura da seguire per formulare le nuove graduatorie interne ATA.
La delegazione Anief ha ribadito che tale procedura deve essere normata in modo chiaro e trasparente e non mediante una generica intesa. “È tutto molto strano – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale dell’Anief –: perché mandare delle indicazioni alle scuole avendo sottoscritto un’intesa ma non un CCNI? Non sappiamo neanche qual è la tabella di valutazione dei servizi degli ex LSU. Non vorremo che il servizio alle dirette dipendenze di una cooperativa sia valutato alla stessa stregua del servizio nelle scuole pubbliche”.
Se dovesse avvenire che il servizio prestato alle dirette dipendenze di una cooperativa dovesse essere conteggiato ed equiparato al lavoro svolto alle dipendenze dello Stato, molti collaboratori scolastici di ruolo non ex LSU rischierebbero comunque di essere soprannumerari. L’Anief ha posto rilievo alla valutazione del servizio nelle cooperative e contestualmente ha chiesto di incrementare in organico di diritto il numero dei collaboratori scolastici per garantire la sicurezza dei lavoratori e la sorveglianza degli studenti.
Sempre durante l’incontro, Anief ha anche sostenuto con forza di introdurre nuovi parametri relativi ai criteri di calcolo degli organici ATA, da non legare più al solo numero degli allievi bensì alla complessità degli istituti, alla collocazione e al numero dei plessi annessi a ogni istituto autonomo, ai piani, alle attività aggiuntive e ad altri variabili rilevanti. Attendiamo di vedere anche il Contratto collettivo nazionale che ne scaturirà. Il sindacato, infine, ritiene che la sottoscrizione dell’Intesa nell’intento di coprire un errore nel CCNI sottoscritto da parte delle altre organizzazioni sindacali firmatarie di contratto nel 2020 non ne faccia un altro altrettanto preoccupante sulla valutazione del servizio.
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