Si è concluso l’incontro con il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. Marcello Pacifico (Anief): “Se il Governo continua a ignorare il patto per la scuola, siamo pronti a non sottoscrivere il protocollo sulla sicurezza e a ricorrere contro inutili e ingiuste sanzioni verso il personale per norme che vanno contro l'evidenza dei dati scientifici e quando raccomandato dal Consiglio d'Europa”
È terminato l’incontro tra le organizzazioni sindacali e il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, ha affermato che “come ci ricordiamo un po’ tutti il decreto sostegni bis si è occupato di scuola ma senza concordare quelle proposte che erano state avanzate nel patto per la scuola e che potevano essere presentate in sede di conversione in base alle soluzioni trovate nei tavoli tematici attivati. Sul precariato serve la reintroduzione del doppio canale di reclutamento esteso alla prima e seconda fascia delle GPS senza limitazioni. Ieri poi si è per la seconda volta assistito in pochi mesi all'approvazione di un provvedimento senza alcuna concertazione o informativa, segno di mancanza di rispetto verso il sindacato stesso quale parte sociale, un provvedimento vessatorio, illogico, insensato e in contrasto persino con i dati scientifici. Come si fa a sostenere che in un luogo chiuso chi e vaccinato può stare senza mascherina o ancora come si fa a spiegare agli italiani che il distanziamento si fa laddove si hanno le risorse umane e strumentali cioè quali spazi che lo stesso Governo non ha voluto trovare? A queste condizioni risulta impossibile sottoscrivere il protocollo sulla sicurezza che dovrebbe obbligare a verificare che il proprio personale sia in possesso del Grenn Pass quando gli stessi studenti fino a 12 anni non possono vaccinarsi e gli altri sono vaccinati in una minima parte”.
Il leader dell’Anief ha continuato dicendo che “il protocollo che dovremmo andare a sottoscrivere nei prossimi giorni diventa fondamentale per andare a correggere un testo che non ci piace e che è stato scritto male. Quando si dice che si può derogare alla mascherina se tutti gli studenti sono vaccinati, si va contro la scienza, che ci dice che c’è un 10% di possibilità di contagiarsi. E se si è contagiati si va in quarantena, per 7 giorni”.
Pacifico ha detto poi che “questi provvedimenti non possono più uscire da palazzo Chigi se palazzo Chigi vuole concertare con le confederazioni un patto per la scuola. Allora come sindacato proponiamo di fare tamponi gratuiti a campione a docenti e discenti, vaccinati e non”.
Il presidente del giovane sindacato ha anche riflettuto su altri punti, come il reclutamento: “pensiamo si debba attivare un tavolo. Bisogna reclutare tutti coloro che sono presenti nelle graduatorie delle supplenze. Sulla mobilità, il vincolo sulle assegnazioni provvisorie deve essere eliminato, bisogna attivare anche qui un tavolo. Per quanto riguarda le risorse per rinnovare il contratto, vorremmo sapere quanto sono le risorse aggiuntive. Il patto per la scuola potrà funzionare soltanto se sarà rispettato da quel Governo che fino a ieri lo ha tradito. In assenza di risposte concrete e adeguate siamo pronti a ricorrere con una class action per sdoppiare le classi e rispettare i criteri sul dimensionamento e per annullare tutte le eventuali sanzioni verso il personale non vaccinato che ha diritto a poter lavorare in sicurezza con tamponi gratuiti o a distanza”, ha concluso il sindacalista autonomo. Anche gli studenti universitari non vaccinati hanno diritto a sessioni di esami e corsi a distanza se questa rimane la volontà del legislatore.
PER APPROFONDIMENTI:
Emergenza precariato, in 250 mila il prossimo anno scolastico
Sbagliati i numeri dei dipendenti non vaccinati, Anief: colpevolizzata la categoria senza motivo
Incontro Bianchi-Sindacati, Anief: i vaccini non bastano se rimangono le classi pollaio