Anief ha lanciato una petizione per cambiare il Decreto Legge n.172 sull’obbligo di somministrazione del vaccino per il personale scolastico a partire dal prossimo 15 dicembre: “Speriamo di raccogliere tantissime firme per dimostrare che è necessaria la modifica di questo testo", dice il presidente Marcello Pacifico nell’annunciare l’avvio della raccolta firme.
Cambiare il DL che impone l'estensione dell'obbligo vaccinale al personale scolastico appena giunto all’esame della Commissione Affari Costituzionali del Senato: è l’obiettivo che si pone il sindacato Anief per evitare l’imposizione considerata ingiusta e vessatoria. Una modifica si impone – ha detto oggi Marcello Pacifico a Teleborsa - perché il personale scolastico, quando aumentano i contagi nelle scuole, può fare didattica distanza ed il personale ATA può continuare a svolgere il lavoro in modalità agile ed è abituato a svolgere questa attività a distanza, a differenza del personale sanitario. Non si ravvede quindi la necessità di questo obbligo, nel rispetto di scelte personali, etiche o religiose, e perché può portare alla sospensione dal servizio o dallo stipendio", ha ribadito il sindacalista.
Pacifico ha quindi ricordato che Anief ha appena predisposto per i lavoratori una ventina di "FAQ per gestire questo momento importante, che dal 15 dicembre andrà a coinvolgere migliaia di insegnanti ed anche il personale amministrativo", aggiungendo che deve "essere concessa al personale la facoltà di continuare il proprio lavoro a distanza, oppure essere spostato ad altra mansione con la conservazione della retribuzione o, ancora, in estrema ratio, in caso di sospensione, che debba essere attribuito al personale quell'assegno alimentare che viene attribuito al personale sospeso".
Secondo il leader dell’Anief, "sarebbe veramente illogico che il personale sospeso non solo non possa avere il Reddito di cittadinanza, ma neanche l'assegno alimentare. L'Anief ha anche predisposto un modello da inviare al dirigente scolastico. È importante che sia inviato da chiunque voglia ricorrere al TAR e dinanzi al giudice del lavoro per tutelare i propri diritti contro l'imposizione di questo obbligo", ha concluso Pacifico.
Chiunque volesse chiedere informazioni ulteriori informazioni sull'obbligo del Green Pass può scrivere alla seguente e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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