Per superare un reclutamento è necessario affidarsi a formatori specializzati che siano in grado di creare moduli didattici chiari, sintetici e semplici da memorizzare. Eurosofia ha selezionato per voi formatori d’eccellenza. Inizia subito la tua preparazione, la posta in gioco è alta e non puoi più rimandare. L’iter del Concorso Dsga proseguirà con le prove scritte e, secondo quanto riferito dal Miur, si svolgeranno nel mese di ottobre
Con il decreto che disciplinerà i corsi Pas e il concorso straordinario per i precari con tre anni di servizio, si vogliono anche salvare migliaia di candidati risultati competenti per salire in cattedra ma che a distanza di tempo rischiano di decadere dalla graduatoria. Marcello Pacifico, presidente Anief, invita a ripercorrere la strada delle graduatorie nazionali affinché possono essere a domanda reclutati vincitori e idonei dei concorsi ordinari e straordinari su tutte le regioni dove ci sono i posti vacanti. Inoltre, chiediamo agli Uffici Scolastici regionali di pubblicare tutte le graduatorie dei nuovi concorsi riservati della primaria e infanzia entro il 30 luglio per non pregiudicare il diritto all'assunzione e alla continuità didattica.
Il presidente della Regione Lombardia torna a parlare di reclutamento docenti e della necessità di tenerli fermi nella stessa regione per un lungo periodo. Replica del presidente nazionale del giovane sindacato Marcello Pacifico: “Bisogna rispettare il nostro dettato costituzionale. È compito della Repubblica rimuovere ogni ostacolo nella parità sostanziale dei cittadini lavoratori di fronte alla legge. Finché la Lombardia farà parte dell'Italia non ci potranno essere ostacoli alla mobilità tra una regione all'altra o alla ricerca di lavoro tra la Sicilia e la Lombardia”.
Verso i tanti supplenti della scuola italiana si continua ad attuare una vessazione che non trova eguali in nessun altro comparto pubblico e privato. Le testimonianze di questo modo di procedere, in spregio alle limitazioni imposte da tempo dall’Unione Europea proprio per contrastare l’ostinata reiterazione dei contratti a termine, arrivano dai diretti interessati: i maestri precari della scuola dell’infanzia e primaria, i quali negli ultimi mesi si sono sottoposti al giudizio delle commissioni del concorso straordinario, comportante una prova orale non selettiva, la cui valutazione, unita a quella dei titoli, è andata a determinare il posizionamento nelle graduatorie regionali di merito da cui a breve scaturiranno anche le assunzioni a tempo indeterminato.
“Viene da chiedersi – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - cosa risponderà a breve lo Stato italiano alla Commissiona Europea, che in settimana ha ufficialmente aperto una procedura d’infrazione per l’abuso di precariato, per giustificare certi casi così eclatanti di insensato ricorso alle supplenze e alla valutazione di docenti precari già ampiamente giudicati e formati. Questi insegnanti, ad iniziare dalle maestre con diploma magistrale per le quali la battaglia continua, non meritavano un trattamento del genere: vanno assunti in modo automatico, senza dimostrare nulla. Non serve, quindi, replicare i concorsi riservati se poi questo è il trattamento che si attua verso chi andrebbe solo ringraziato per avere permesso il regolare svolgimento delle lezioni per così tanto tempo e che oggi si ritrova con la carriera ancora in bilico per la cocciutaggine di chi ci governa”.
Svelato il grande inganno che fece fallire lo sciopero generale proclamato a ridosso delle elezioni europee. Ora alcuni sindacati maggiori corrono ai ripari e propongono una inutile detassazione dei futuri aumenti, in assenza di risorse aggiuntive inserite nel DEF e nella manovra di assestamento all'esame del Parlamento.
Sono passati 100 giorni dall’accordo del 24 aprile siglato dal premier Conte, dal ministro Bussetti e dai segretari dei sindacati rappresentativi della scuola immortalati in una storica foto, quando si brindava ad aumenti a tre cifre, si apriva ai concorsi riservati per i precari, si rassicurava sulla regionalizzazione e ci si volgeva a stipendi europei. Anief, peraltro non invitata perché non chiamata rappresentativa, denunciò subito l'inganno. Ora dopo tre mesi la verità: non ci sono soldi, né aumenti e i concorsi sono bloccati.
Marcello Pacifico (Anief): Lunedì chiederemo al Presidente del Consiglio di onorare i suoi impegni. Bisogna stabilizzare tutti i precari con 36 mesi, riaprire le GaE, assumere tutti gli idonei dei concorsi, utilizzare i fondi dei tagli per dare 200 euro di aumento mensili e chiudere ogni ipotesi di passaggio del personale dallo Stato alle Regioni per salvare l'autonomia delle scuole.
In questo lasso di tempo, nessun punto dell'accordo primaverile sembra rispettato. Il bando dell'ennesimo concorso straordinario è bloccato dal Mef, la Commissione Ue ci ha inviato una lettera di reclamo che si trasformerà in pochi mesi in una procedura d'infrazione, di aumenti non c'è traccia nei documenti di finanza, per l'autonomia i Governatori della Lega sono sulle barricate con il loro leader Salvini in prima fila. E ora i sindacati maggiori fanno nuove proposte difficili da praticare.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Anziché percorrere strade impervie e soggette a vincoli, nella scuola basterebbe introdurre nella voce tabellare degli stipendi tutti i risparmi di spesa già destinati dalla legge alla carriera degli insegnanti. In questo modo, si potrebbero garantire almeno 200 euro di aumento. Allora sì che si valorizzerebbe al massimo il ruolo professionale del docente, predisponendo pure il passaggio di livello funzionale degli Ata, previsto per legge ma mai adottato. Sono tutte questioni che presto porremmo all’attenzione dell’amministrazione scolastica, nel corso della contrattazione nazionale dopo che finalmente l’Aran, qualche giorno fa, ha stabilito che il nostro sindacato ha pieno diritto a sedersi a quei tavoli”.
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