Le pressioni del sindacato sembrano produrre i primi effetti positivi: non si raddoppieranno gli anni di permanenza sul delicato ruolo e perde consensi pure la cosiddetta ‘medicalizzazione’ dell’insegnante specializzato nella didattica agli alunni disabili. La doppia novità, che avrebbe danneggiato gli alunni, non è più prevista nella delega da approvare entro i prossimi 12-18 mesi, hanno assicurato gli esperti di settore, incaricati dal Governo, ai tanti dirigenti e alle parti sociali che stanno collaborando al nuovo testo di riforma. Via libera alla formazione di base per tutto il personale scolastico, con 10mila docenti che faranno da tutor.
Marcello Pacifico (presidente Anief): se si vuole migliorare il servizio, si cominci ad assumere gli oltre 12mila docenti specializzati con i corsi Tfa sostegno e di scienze della formazione primaria, relegati a fare le supplenze sulle graduatorie d’Istituto. Il rispetto del rapporto 1 docente ogni 2 studenti e anche il diritto alla deroga ribadito dalla sentenza della Consulta n. 80/2010 sono diritti inalienabili.
Elena Duccillo (responsabile settore Sostegno Anief): i veri nodi da sciogliere sono quelli dell’approvazione di norme che permettano una migliore gestione e organizzazione lavorativa, centrata sul discente, e la reale l’applicazione delle tante buone leggi già esistenti che sono sistematicamente violate o private della copertura economica. Tutte contraddizioni che noi docenti di sostegno viviamo ogni giorno sulla nostra pelle e su quella degli alunni che seguiamo.