L’enigma dei docenti vagantes
Le motivazioni per cui il Governo ha formulato l’art.9 del DDL n. 1934, quello cruciale, decisivo del consenso e del dissenso all’intero disegno di legge, restano oscure. E c’è chi aggroviglia l’enigma.
L’enigma dei docenti vagantes
Le motivazioni per cui il Governo ha formulato l’art.9 del DDL n. 1934, quello cruciale, decisivo del consenso e del dissenso all’intero disegno di legge, restano oscure. E c’è chi aggroviglia l’enigma.
Poco fa, nel corso di “Porta a Porta”, il premier ha detto che "con 3mila emendamenti non si fa tempo ad assumere per settembre". Invece di fare quello che tutti chiedono, ovvero di stralciare dal ddl 1934 le 100mila immissioni in ruolo con un decreto legge, il presidente del consiglio preferisce andare avanti all’insegna del ‘tutto o niente’.
Marcello Pacifico (presidente Anief): entro pochi giorni metteremo a disposizione dei precari danneggiati il modello di diffida da inviare. Il Palamento, attraverso la Legge di Stabilità, ha programmato l’assunzione di 150mila precari, poi se ne sono persi per strada un terzo. Ora non se ne vuole fare nessuna. La misura è colma. Il Governo, che ha scelto questa cervellotica strada del ddl, abbandonando il decreto legge iniziale, non cada in questo errore. Andrebbe incontro ad una protesta senza precedenti.
Il dato ricavato al termine delle operazioni di trasferimento, pubblicate oggi: per l’amministrazione rimangono liberi appena 8.848 posti comuni e 3.730 di sostegno. Considerando anche la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, i posti vacanti risultano in tutto 29.187, a cui si aggiungono 17.500 per il sostegno agli alunni disabili. Ma sono meno della metà di quelli da considerare liberi.
Marcello Pacifico, presidente Anief: porteremo il Miur in tribunale, perché continua a ignorare la direttiva europea 70/1999 e la sentenza della Corte di Giustizia europea sui posti vacanti e sulle assunzioni di tutto il personale che ha svolto più di 36 mesi di servizio. Non è possibile che vi siano alle superiori solo 12.500 posti vacanti e continuare ad evitare un serio censimento nazionale. Bisogna finirla di prendere in giro lavoratori della scuola, gli studenti e le rispettive famiglie. Ad iniziare da quelle con giovani che necessitano del docente di sostegno. I giudici ci daranno ragione.
Grande successo dell'iniziativa promossa dall'ANIEF “Sostegno, non un'ora di meno!”. Numerose vittorie presso i Tribunali Amministrativi Regionali di tutta Italia e grande soddisfazione da parte del nostro sindacato per aver tutelato, ancora una volta, i diritti dei più deboli. A chiusura dell'anno scolastico l'ANIEF tira le somme dell'iniziativa più delicata che da anni viene promossa dal nostro sindacato: tutelare in tribunale gratuitamente i diritti degli alunni disabili cui il MIUR ha negato la corretta attribuzione delle ore di sostegno didattico in totale spregio di fondamentali principi costituzionali.
ROMA - Si è aperta una settimana cruciale per la scuola. Mentre inizia la maturità, il disegno di legge di riforma ha iniziato il suo iter al Senato (dove la maggioranza ha numeri più risicati) e i sindacati, dopo il successo dello sciopero degli scrutini, annunciano nuove proteste in piazza. L'esame del ddl in commissione Istruzione è stato subito rinviato per l'assenza del parere della commissione Bilancio. I lavori riprenderanno martedì sera. «Si sta cercando di fare il più in fretta possibile - ha detto il presidente della commissione, Andrea Marcucci (Pd) - e se tutto va bane finiremo in questa settimana». «Siamo fiduciosi di portare a casa la riforma presto e bene», ha commentato ottimista il ministro Stefania Giannini, precisando che i tempi per l'assunzione dei precari «sono legati ai tempi del Parlamento».
Emendamenti di Commissione relativi al DDL n. 1934
Proseguiamo con il segnalare alcuni interessanti emendamenti al DdL n. 1934proposti al voto della VII Commissione Senato.
Lo stesso giorno in cui prenderanno il via gli esami di maturità e a Palazzo Madama la VII Commissione procederà alle votazioni su alcuni dei più attesi emendamenti alla riforma, il giovane sindacato tornerà in piazza: prima davanti al Senato, per unirsi alla manifestazione organizzata da Unicobas, poi si sposterà al Pantheon, dove si unirà ai Cobas. I motivi del dissenso sono trasversali, talmente evidenti da compattare la protesta come non è mai accaduto.
Marcello Pacifico (presidente Anief): Governo e parlamentari devono capire che questo disegno di legge va ritirato oppure riscritto totalmente. E che per salvare le assunzioni previste occorre approvare con urgenza un decreto legge. Sulla incostituzionalità di questo ddl ci siamo espressi più volte. E non solo noi: la scorsa settimana, si è detto di questo parere la Commissione Affari Costituzionali del Senato, dove non ci risulta che siedano dei sindacalisti. Una riforma così importante per il Paese, per le nuove generazioni, per le famiglie, per la cultura e per l’economia pubblica, non può passare senza il consenso generale e delle parti sociali.
Pubblichiamo alcuni articoli sulla riforma e le assunzioni che rischiano di slittare di un anno, il futuro dei precari rimane appeso alle graduatorie. Docenti italiani, altro record di cui vergognarsi: i più anziani e meno pagati. Se passa il ddl andrà ancora peggio
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