Inviate 48.794 proposte di assunzione. In totale i prof dell'organico potenziato dovevano essere 55 mila ma oltre 6 mila posti non sono stati assegnati.
Inviate 48.794 proposte di assunzione. In totale i prof dell'organico potenziato dovevano essere 55 mila ma oltre 6 mila posti non sono stati assegnati.
'Legge di stabilità penalizza oltre modo stipendi dipendenti pubblici'. Roma, 12 nov. (Adnkronos/Labitalia) - ''Domani è l'occasione per inviare ai nostri governanti un segnale forte". Così Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, riassume il senso dello sciopero generale della scuola di domani, indetto dalla stessa Anief e dai sindacati di base. Pacifico ricorda i due punti principali della protesta di insegnanti e personale tecnico-amministrativo: legge di stabilità e 'Buona Scuola'.
Previste azioni sia per i diplomati magistrali che per gli altri docenti che hanno chiesto l’inserimento o il reinserimento in graduatoria. Due i requisiti necessari per rivendicare il ruolo:
1) aver presentato domanda cartacea per partecipare al piano straordinario di immissione in ruolo;
2) essere già beneficiari di provvedimenti (sentenze o ordinanze) del Giudice Amministrativo (TAR o CdS) o del Giudice del Lavoro che hanno accertato il diritto all’inserimento o al reinserimento in graduatoria.
La scontentezza per gli ultimi provvedimenti adottati dal Governo si è espressa oggi per le vie della capitale: sit-in e manifestazioni hanno caratterizzato la giornata di mobilitazione, con oltre 6mila partecipanti, miriadi di slogan e striscioni che confermano il malessere del mondo della scuola. Diversi i temi trattati: stipendi ridicoli, norme che danneggiano anche il personale di ruolo, precari umiliati, neo assunti relegati a tappabuchi. Forte anche la protesta studentesca: i giovani hanno capito che la vera alternanza scuola-lavoro è lontana dal compiersi.
Marcello Pacifico (presidente Anief): è solo la prima risposta. Le ultime notizie sui nuovi prossimi assunti rasentano l’assurdo: verranno pagati nei primi anni 400 euro al mese, meno di un apprendista, dopo essersi laureati, abilitati e vinto in concorso pubblico. E in pensione andranno a 70 anni con l’assegno sociale. I nuovi insegnanti stanno diventano il sottoproletariato del lavoro italiano.
La scontentezza per gli ultimi provvedimenti adottati dal Governo si è espressa oggi per le vie della capitale: sit-in e manifestazioni hanno caratterizzato la giornata di mobilitazione, con oltre 6mila partecipanti, miriadi di slogan e striscioni che confermano il malessere del mondo della scuola. Diversi i temi trattati: stipendi ridicoli, norme che danneggiano anche il personale di ruolo, precari umiliati, neo assunti relegati a tappabuchi. Forte anche la protesta studentesca: i giovani hanno capito che la vera alternanza scuola-lavoro è lontana dal compiersi.
Marcello Pacifico (presidente Anief): è solo la prima risposta. Le ultime notizie sui nuovi prossimi assunti rasentano l’assurdo: verranno pagati nei primi anni 400 euro al mese, meno di un apprendista, dopo essersi laureati, abilitati e vinto in concorso pubblico. E in pensione andranno a 70 anni con l’assegno sociale. I nuovi insegnanti stanno diventano il sottoproletariato del lavoro italiano.
Si fermano docenti, dirigenti, educatori, Dsga, Ata. La mobilitazione è stata voluta da Anief, Cobas, Unicobas e altri sindacati per rinnovare la mobilitazione contro la Legge di Stabilità 2016 già approvata dal CdM e la legge di riforma della scuola approvata a luglio, che ha aggravato, anziché risolvere, i problemi della scuola. La giornata servirà anche a dare una risposta al premier Renzi, che scrivendo agli assunti della Fase C ha smentito se stesso e minimizzato l’opera del sindacato nel sollecitare i giudici delle curia europea nel sollecitare gli Stati membri ad assumere il personale che ha svolto oltre 36 mesi di servizio su posti vacanti.
Marcello Pacifico (presidente Anief): eppure il presidente del Consiglio nel settembre 2014, in occasione della presentazione della prima bozza della Buona Scuola, aveva spiegato che il piano straordinario di assunzioni rappresentava ‘un segnale forte per l’Europa’. Allora perché la stessa Legge di riforma 107/2015 ha previsto dei fondi per risarcire i danni ai precari a cui sono stati reiterati i contratti a termine nella scuola? Peccato che i 10 milioni di euro previsti bastino solo a rifondere il danno dei primi 500 precari che hanno fatto ricorso con l’Anief. Basta con gli inganni: come si fa a dire che la supplentite è finita, visto che rimangono da assumere quasi 200mila precari abilitati tra GaE e graduatorie d’Istituto? Pure gli 8 euro di aumento previsti dalla Legge di Stabilità 2016 gridano vendetta. Per non parlare della norma di un anno fa che ha cancellato le supplenze per il primo giorno di assenza dei docenti e della prima settimana degli Ata. L’ora della tolleranza è finita.
La Segreteria Nazionale rimarrà chiusa nell'intera giornata di domani 13 novembre per la partecipazione allo sciopero nazionale a Roma.
Pubblichiamo alcuni articoli sulle decine di migliaia di supplenti ancora senza stipendio, Miur e Mef continuano a prendere tempo.
L’ANIEF vince anche davanti alla Suprema Corte di Cassazione con la conferma della correttezza dell’operato dei propri legali e la dichiarazione della giusta instaurazione del contenzioso presso il tribunale del lavoro in cui ricade la sede di ultimo/effettivo servizio del lavoratore precario in caso di ricorsi volti alla costituzione del rapporto di lavoro con il MIUR. Con una Sentenza di pieno accoglimento gli Avvocati Salvatore Russo e Michele Ursini danno nuovamente prova di estrema perizia ed esperienza in materia, ottenendo ragione nella tutela dei diritti di una nostra iscritta riguardo la competenza territoriale del contenzioso instaurato ai fini della sua immissione in ruolo.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.