Pubblichiamo alcuni articoli su ricorsi per mancate assunzioni e supplenze, sugli Ata dimenticati dalla riforma e sulla Riforma PA, i voti di laurea cambiano in base agli atenei.
Pubblichiamo alcuni articoli su ricorsi per mancate assunzioni e supplenze, sugli Ata dimenticati dalla riforma e sulla Riforma PA, i voti di laurea cambiano in base agli atenei.
Sono diversi i siti siciliani che d’ora in poi, si aggiungeranno a quello straordinario paesaggio culturale italiano che nelle sue vesti naturalistiche, artistiche, storiche, è considerato da tutti gli esperti come unico e simbolo dell’universale umano, degno di una cittadinanza mondiale.
Secondo Marcello Pacifico, sindacalista e docente a contratto di Storia medievale, ogni monumento è il risultato delle società storiche d’imporre una propria immagine ai posteri: sta a noi cogliere questi segni. Per riprendere quei legami culturali, politici, economici, religiosi che hanno contraddistinto la terra siciliana e lo spazio euro-mediterraneo medievale. Perché questi luoghi straordinari diventino simbolo di un incontro tra civiltà, in un mondo preda del terrore e sordo agli appelli accorati alla pace, più volte rivolti anche da Papa Francesco.
Pronte le cause dei precari esclusi dalla stabilizzazione. L'anief ne prevede 50mila.
La Riforma della scuola è in dirittura d'arrivo, ma l'approvazione del ddl non esaurirà le problematiche connesse alla stabilizzazione dei precari, né quelli relativi al risarcimento del danno. E' quanto affermato da Marcello Pacifico, presidente del sindacato della scuola Anief e segretario organizzativo Confedir.
Per Anief questa facoltà spetta al personale di diritto ogni anno. In caso contrario sarà nuovamente. Il sindacato, a tal proposito, invita tutto il personale, docenti e Ata, a presentare la domanda dopo la pubblicazione della legge in Gazzetta Ufficiale, al di là dell’assunzione su posti di sostegno.
Marcello Pacifico (presidente Anief): il diritto alla famiglia è protetto dalla Carta europea dei diritti dell’uomo, da precise direttive UE e dalla nostra Costituzione, così come quello alla mobilità nella ricerca del lavoro. Abbiamo già ottenuto, nel 2013, la riduzione a un triennio del blocco quinquennale introdotto per far fronte alla vittoria sul trasferimento a ‘pettine’ dei precari all’atto dell’aggiornamento delle GaE, in vista del piano di 67mila assunzioni. Anche stavolta ricorreremo, così pure per far dichiarare incostituzionale la chiamata diretta del preside-manager.
La novità è spuntata nella terza lettura del testo, quando il Governo si è ricordato della necessità di nominare dei supplenti, dal 2016/2017, secondo un nuovo organico dalla validità annuale, a cui accedere attraverso le Graduatorie ad esaurimento e d’Istituto, per rispondere alle esigenze eccezionali di personale docente. Come l’aumento delle iscrizioni nelle classi prime dell’infanzia e delle superiori.
Anief: questo organico virtuale si sarebbe dovuto adottare solo per il personale di ruolo. Allargandolo alle altre tipologie di posti, non si vince davvero la “supplentite”, come ha più volte auspicato il premier Renzi.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir-Cisal): il vulnus è sempre stato quello dei contratti conferiti sino al 30 giugno dell’anno successivo, assegnati in questi anni su posto vacante e non per esigenze sostitutive: sono questi supplenti che ora, infatti, ricorrono nei Tribunali della Repubblica. Il ddl in via di approvazione doveva risolvere il problema, invece lo renderà ancora più impellente.
L’emendamento approvato giovedì scorso in Senato, interamente sostitutivo degli articoli da 1 a 26 del d.d.l., A.S. 1934 (6)
E’ all’attenzione della commissione VII alla Camera (e l’8 luglio potrà essere al voto dell’Aula di Montecitorio). Riportiamo in abstract, e brevemente commentiamo i commi dal n..114. Domani continueremo la presentazione.
Perché se passa il testo del disegno di legge già approvato al Senato, saranno tantissimi i precari che non potranno più insegnare solo perché hanno avuto più di tre contratti su posto vacante: sarebbe una vera trappola, perché si tratterebbe dell’esatto contrario di quanto ci dice l’Unione europea, secondo cui coloro che hanno svolto almeno 36 mesi di servizio su cattedre libere vanno stabilizzati. Invece per il Governo italiano vanno mandati a casa. E la stessa beffa, nascosta nei meandri del ddl, viene rifilata anche al personale Ata. Anief pronta a chiedere ai tribunali di intervenire e ristabilire la giustizia, per ottenere condanne esemplari da parte dei giudici e la stabilizzazione di massa che ci chiede l’UE.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir-Cisal): il nostro sindacato aveva deciso di patrocinare gratuitamente, presso il Tribunale Civile di Roma, una serie ricorsi contro la Presidenza del Consiglio, al fine di ottenere risarcimenti milionari per i docenti che in questi anni sono stati sfruttati con i contratti a termine. Ora rilanciamo la richiesta, perché chiederemo anche la loro stabilizzazione: ci aspettiamo un’ondata di ricorsi seriali, da parte di tutti i docenti a cui sarà negata la facoltà di insegnare anche come supplenti.
La riforma della scuola sta per essere approvata, eppure nell’italica tradizione si inventano nuovi sistemi di reclutamento, forieri di contenzioso nei tribunali. Ad iniziare dalla mancata considerazione nel piano di assunzioni degli idonei dei precedenti concorsi, che continuano a rimanere esclusi dalle GaE, come gli abilitati dal 2011. Per non parlare dell’incostituzionale ‘chiamata diretta’ dei docenti. Si tratta di tutti motivi validi per rivendicare al giudice la mancata immissione in ruolo o il relativo risarcimento. Poi ci sono 50mila assunzioni da attuare ad anno iniziato. E l’altra metà in corso d’opera, con i colleghi sempre più divisi. La verità è che questa riforma della scuola non solo non è buona, ma cadrà a pezzi. Parola di Anief.
Marcello Pacifico (presidente Anief): grazie alla tipici intelligenza italica, l’organico maggiorato, indispensabile per realizzare l’ultimo raggruppamento di assunzioni, si concretizzerà solo dopo che i Collegi dei docenti autunnali delibereranno il piano triennale dell’offerta formativa. Il quale, a sua volta, sarà valutato dalla direzione scolastica regionale, che deciderà come distribuire i posti assegnati dalla tabella 1 del disegno di legge nei singoli ex provveditorati.
Le 6 mila assunzioni richieste rappresenterebbero un sesto del fabbisogno. Una scuola su sette senza DSGA. Da vent’anni nessun concorso. Bloccati anche i corsi per le progressioni economiche. Parlamento, governo, sindacati e amministrazione scolastica continuano a ignorare gli oltre 200 mila assistenti amministrativi, tecnici e ausiliari della scuola. Continuano le adesioni per ricorrere in tribunale e ottenere la stabilizzazione o i risarcimenti mentre rimane attiva la procedura d’infrazione UE.
Marcello Pacifico (Anief): Sono quasi 40.000 i precari ATA che potrebbero essere stabilizzati dai giudici del lavoro.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.