Il Tribunale del Lavoro accoglie il ricorso Anief, riconoscendo la violazione da parte del Ministero di norme di carattere imperativo perché afferenti al diritto comunitario, a partire dalla Direttiva 1999/70/CE. Gli avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Irene Lo Bue ottengono una sentenza esemplare, in favore dei docenti precari, confermando l’illegittimo abuso da parte dell’amministrazione scolastica dei contratti a termine e che la normativa italiana risulta irrispettosa dei dettami euro-unitari perché “consente - di fatto - di soddisfare esigenze permanenti e durevoli delle scuole statali, derivanti dalla mancanza strutturale di personale di ruolo” e discrimina i docenti a tempo determinato non riconoscendo loro le medesime progressioni stipendiali previste per i docenti di ruolo.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): abbiamo ottenuto giustizia e continueremo a batterci in tutte le sedi opportune per condurre il Ministero dell’Istruzione al pieno rispetto di tutti i lavoratori precari della scuola che hanno diritto alla stabilizzazione, invece allontanata nel tempo abusando della loro professionalità.
Il giovane sindacato rammenta che è possibile ricorrere, tramite il portale Anief, per chiedere l’immissione in ruolo, il riconoscimento degli scatti stipendiali e l’estensione dei contratti dal 30 giugno al 31 agosto. È possibile, infine, ricorrere per farsi riconoscere, ai fini della mobilità, il servizio pre-ruolo con il medesimo punteggio attribuito al servizio di ruolo.