Pubblichiamo alcuni articoli su il Senato che modifica l’articolo 117 della Costituzione, i ricorsi delle regioni contro la riforma perdono efficacia; Anief, 17 maggio udienza Consulta su precari, in gioco assunzione di 200mila precari abilitati.
Pubblichiamo alcuni articoli su il Senato che modifica l’articolo 117 della Costituzione, i ricorsi delle regioni contro la riforma perdono efficacia; Anief, 17 maggio udienza Consulta su precari, in gioco assunzione di 200mila precari abilitati.
La somma che la parte pubblica è disposta a mettere sul piatto prevede aumenti in busta paga di appena 10 euro: in pratica è appena lo 0,5%, rispetto al 9,6% dell’IPCA, l’Indice dei Prezzi al Consumo Armonizzato per i paesi dell’Unione.
Marcello Pacifico (presidente Anief): il conferimento di quell'indennità avrebbe permesso di non far scendere gli stipendi statali sotto l’inflazione. Ecco perché l’unica strada rimane il ricorso al tribunale del lavoro, in modo da sbloccare i valori dell’indennità di vacanza contrattuale che per legge prevede il pagamento annuale del 50% dell’aumento del costo della vita.
Per aderire al ricorso per il recupero completo degli arretrati vai al LINK.
Con una serie di ordinanze di integrale accoglimento il Giudice del Lavoro di Pistoia dà ragione a 13 ricorrenti ANIEF sul diritto al loro immediato inserimento nelle Graduatorie a Esaurimento 2014/2017 in virtù del diploma magistrale abilitante conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Tiziana Sponga e Simona Rotundo travolgono nuovamente il MIUR in tribunale e ottengono la condanna del Ministero dell’Istruzione a far partecipare le nostre iscritte anche al piano straordinario di immissioni in ruolo decretate con la legge 107/2015.
Come previsto dalla Buona Scuola, la somma, esentasse, servirà a coprire le spese per l’acquisto di libri e di testi, di pubblicazioni e di riviste, di hardware e software; per l’iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, accreditati dal Miur, a corsi di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, a corsi post lauream o a master attinenti al profilo professionale; per andare a teatro e al cinema, per l'ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo; per iniziative coerenti con le attività individuate nell'ambito dell’offerta formativa delle scuole dove si presta servizio. Ma per risparmiare 50milioni di euro annui, a tutto questo oltre 100mila supplenti annuali non potranno accedere.
Marcello Pacifico (presidente Anief): contro l’ennesima vessazione del ministero verso i supplenti, siamo pronti a portare la questione davanti al tribunale europeo. Non si comprende perché debbano essere esclusi dall’auto-formazione: è del personale che per legge ha diritto al medesimo salario accessorio dei colleghi di ruolo; hanno la possibilità di diventare collaboratori dei presidi, di essere funzioni strumentali, di aderire ai progetti. Già a tanti docenti annuali vengono illegittimamente sottratti gli stipendi estivi, perché le cattedre che occupano sono astutamente considerate sino al 30 giugno pur se vacanti. Per non parlare del fatto che hanno stipendio e carriera bloccati. Negargli pure questa possibilità sarebbe veramente troppo.
La Buona Scuola attraverso l’organico “potenziato”, limiterà solo le nomine di sostituzione fino a 10 giorni. E anche i contratti a tempo determinato di tipo annuale assegnati, in modo incostituzionale, direttamente dai presidi attraverso gli albi territoriali. Ma non si andrà oltre. Perché tutte le supplenze annuali sino al 30 giugno e al 31 agosto dell’anno successivo continueranno ad esistere. E si tratta di un numero altissimo. Con i soliti effetti nefasti per gli alunni, a cui continuerà ad essere negata la continuità didattica.
Marcello Pacifico (presidente Anief): la legge 107/15 non ha risolto il problema dei precari. Anzi, mantenerli in questo stato professionale, dopo averli illusi, li renderà ancora più combattivi. Tanto che prevediamo un’impennata di ricorsi in tribunale, a seguito dell’udienza della Corte Costituzionale, fissata per il prossimo 17 maggio, chiamata dalla Corte di Giustizia europea ad esprimersi sull’illegittimità tutta italiana della reiterazione dei contratti a tempo determinato. È solo una questione di tempo.
Se la norma contenuta nell’articolo 31 del ddl Boschi verrà confermata anche a Montecitorio, lo Stato tornerà ad avere competenza praticamente esclusiva in materia di organizzazione scolastica perché “non sarà più soltanto riferita alle norme generali sull’istruzione”.
Marcello Pacifico (presidente Anief): presto verranno meno le doglianze delle regioni, come Veneto e Puglia, sul mancato rispetto della riforma della Buona Scuola nei confronti della Costituzione. Quindi, per contrastare i tanti passaggi illegittimi della Legge 107/15 non rimarrà che l’arma dei ricorsi in tribunale, attuati direttamente dal personale danneggiato.
Accolti altri due ricorsi patrocinati dall’ANIEF sul diritto al reinserimento nelle Graduatorie a Esaurimento dei docenti cancellati per non aver prodotto domanda di aggiornamento/permanenza; gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Francesca Lideo, Guglielmo Abbate e Giancarlo Longo ottengono piena ragione in tribunale per i nostri iscritti con altre due ordinanze emanate dai Tribunali di Enna e Santa Maria Capua Vetere (CE) che impongono al Ministero dell’Istruzione l’immediato reinserimento delle ricorrenti nelle graduatorie d’interesse anche al fine di partecipare al piano straordinario di immissioni in ruolo.
Oggi la Corte Costituzionale ha deciso la data in cui formulerà il proprio parere sulla richiesta giunta lo scorso 26 novembre dalla Corte di Giustizia di Lussemburgo per mettere la parola fine al precariato in Italia: sono interessati 55mila diplomati magistrali, circa 20mila abilitati con Tfa e 60mila Pas, più diverse migliaia di abilitati con i corsi di Scienze della formazione primaria dopo il 2011. A cui si aggiungono 70mila docenti precari rimasti nelle GaE. In molti casi anche per l’ostinazione del Miur a non realizzare una seria ricognizione dei posti in organico di diritto.
Marcello Pacifico (presidente Anief): attendiamo fiduciosi, perché si tratta dell’anello finale per completare quel processo di avvicinamento alla normativa europea sul diritto al lavoro e sulla lotta alle supplenze reiterate negli anni senza ragione: avrà effetti diretti, oltre che sulla stabilizzazione, pure sulla concessione, seppure già sufficientemente consolidata, degli scatti di anzianità comprensivi del periodo di precariato, del pagamento dei mesi estivi e di tutte quelle indennità che vengono negate ai supplenti in mancanza di ragioni sostitutive.
"In questi giorni le scuole stanno approvando il piano triennale dell'offerta formativa per potere avere i posti in organico potenziato che comunque saranno attivi a partire dal prossimo anno ma nel frattempo la riforma non si ferma e certamente non si fermerà così perché in realtà mancano ancora nuove deleghe" così inizia l'intervista a Marcello Pacifico, presidente Anief.
Pubblichiamo alcuni articoli sul rinnovo dei contratti e salario minimo "beffa" per 3 milioni di lavoratori; piano triennale rinviato di un anno che comporta l'assunzione di 48mila docenti della Fase C assunti senza sapere cosa andranno a fare; mercato delle abilitazioni facili; prof italiani ultimi in Europa e in Italia, pagati peggio degli impiegati.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.