La denuncia del giovane sindacato sul triste record di supplenze dell’estate 2019 e sulla necessità di approvare un decreto urgente, per evitare il caos, è stata ora raccolta da tutto il mondo della scuola. Anche da quei sindacati che a fine aprile firmavano trionfanti accordi a perdere sul precariato, oltre che su regionalizzazione e stipendi, con il premier Giuseppe Conte e con il ministro dell’Istruzione. Peccato che la presa di coscienza e l’ammissione che era tutto inutile sia arrivata con quattro mesi di ritardo, fuori tempo massimo. Ed ancora peggio, l’unico a non ammettere la realtà, fatta di oltre 150 mila cattedre vacanti e 200 mila supplenze annuali, è il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, che continua a mandare messaggi tranquillizzanti via facebook. È dallo scorso mese di marzo che Anief insiste su questo pericolo: sul fatto che i vincitori del prossimo concorso a cattedra potrebbero non essere assunti nemmeno nel 2020 e che è indispensabile l’attivazione del doppio canale di reclutamento e l’assorbimento dei vecchi vincitori e idonei pure su altre regioni.
Marcello Pacifico (Anief): Alla base di tutto, il problema del precariato scolastico rimane il fatto che le 58 mila assunzioni programmate quest’anno dal Miur sono solo un terzo di quelle che servivano, perché ci sono 100 mila posti in organico di fatto in realtà liberi dal docente titolare. Inoltre, prevediamo che almeno il 70 per cento non si realizzeranno, superando il già altissimo numero di mancate risposte alle convocazioni per le immissioni in ruolo dello scorso anno, quando su 57 mila assunzioni ne saltarono quasi 33 mila.
Giovedì 18 luglio, dalle 17 alle 18, Udir, in collaborazione con Eurosofia, organizza un webinar gratuito dedicato ai dirigenti scolastici vincitori dell’ultimo concorso. Il presidente nazionale Udir, prof. Marcello Pacifico, sarà il relatore. Per seguire la diretta basta registrarsi al seguente link
Per il secondo anno consecutivo, il Governo va incontro ai docenti con diploma magistrale abilitante conseguito fino al 2002: nel pacchetto “Misure di straordinaria necessità ed urgenza nei settori dell’istruzione, università e ricerca” che il Consiglio dei Ministri esaminerà entro fine luglio, c’è anche un dispositivo con cui si conferma il provvidenziale provvedimento dell’anno scolastico che si sta concludendo. Per Anief è una disposizione necessaria, che abbiamo chiesto in tempi non sospetti; il minimo che l’Esecutivo possa fare per rendere giustizia a tanti maestri messi ai margini da decisioni a dir poco discutibili. È chiaro che non basta, se non a tamponare la situazione per l’immediato. Quello che serve per risolvere una volta per tutte la questione è riaprire le GaE ed in subordine utilizzare la seconda fascia d’istituto laddove sono esaurite tutte le altre graduatorie, oltre che stabilizzare tutti gli idonei dei vari concorsi svolti, anche in altre regioni rispetto a quella dove si è svolta la procedura. Senza il ripristino di un reale doppio canale di reclutamento, qualsiasi tentativo di copertura delle tante cattedre vacanti e di cancellazione del precariato è destinato a soccombere.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “va bene il paracadute per la riconferma dei posti anche per l’anno prossimo per i tanti diplomati magistrale ancora precari, tuttavia senza l’approvazione di un decreto urgente, che liberi i docenti precari abilitati dalla gabbia in cui sono stati collocati dall’amministrazione dopo il 2012, con il ripristino di un vero doppio canale di reclutamento, aperto anche a tutti i supplenti con titolo che hanno svolto almeno 36 mesi di servizio, si fa solo il male della scuola. Chi la governa non si rende conto che con questo andare ci si allontana da quanto sostiene l’Unione Europea, e che il cammino del reclutamento fatto di concorsi, una volta ordinari, una volta riservati, sta solo producendo liste di attesa infinite. Mentre i posti vacanti si moltiplicano”.
ROMA, 16 LUG - A seguito dei pensionamenti con Quota 100, si liberano ancora 20 mila cattedre e unità di personale amministrativo, tecnico e ausiliario: peccato che andranno in supplenza e non alle immissioni in ruolo. A sostenerlo è il sindacato Anief, che accusa di incapacità il ministero e il Governo che non autorizzano assunzioni a tempo indeterminato dal prossimo 1 settembre. "È una vergogna - dice Marcello Pacifico, leader del sindacato -, perché il numero delle domande si conosce da diversi mesi. Poi ci si lamenta se qualcuno non ci sta e ricorre in tribunale. Noi citeremo questa volta chi ha prodotto questo danno, per responsabilità dirigenziale erariale alla Corte dei Conti e vigileremo se i posti liberati dai pensionamenti saranno attribuiti come annuali o solo fino al termine delle attività didattiche. Bisogna finirla di governare sulla pelle dei lavoratori precari".
Udienza fissata al 17 ottobre: Udir riapre le adesioni al ricorso fino al 9 settembre. Per quanto riguarda la valutazione dei titoli di servizio, il sindacato ha inviato formale richiesta al Miur
Ormai sono noti i nomi dei 6.012 aspiranti DSGA che si contenderanno i 2.004 posti messi a bando. Le prove scritte si svolgeranno tra settembre e ottobre. Non si conoscono ancora le date precise, ma è fondamentale giocare d’anticipo e approfittare del periodo estivo per iniziare a prepararsi alle prove scritte, fissando gli argomenti fondamentali legati alla gestione scolastica.
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