Secondo il titolare del Miur le graduatorie dei docenti ancora in vigore quest’anno verranno "affrontate concretamente", per "verificare e superare alcuni elementi di discriminazione tra le aree di concorso che sono state fatte", perché "docenti, personale Ata e dirigenti" vanno "assolutamente considerati nella società come una delle professioni più importanti". Per Anief sono parole confortanti, cui però va fatto seguito immediato attraverso apposite modifiche alle leggi delega.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): finalmente un ministro della Repubblica a capo del Miur che apre alla possibilità pratica di svuotare le graduatorie dei precari della scuola, senza più discriminazioni. Fedeli non perda tempo, ha la possibilità di agire: i margini per farlo sono, infatti, contenuti già nel decreto della L. 107/15 sul riordino della formazione iniziale e di accesso nei ruoli di docente nella scuola secondaria, ora in commissione parlamentare. Basterebbe mantenere in vita il doppio canale di stabilizzazione nonché aprire subito l’aggiornamento delle GaE, in primavera unitamente alle graduatorie d’istituto. Allo stesso modo, occorre prevedere il progressivo travaso dalla seconda fascia nelle GaE di tutti gli abilitati e abilitandi. Anief, dal 2008 ad oggi, è riuscita più volte a far riaprire le graduatorie, quando le stesse erano ancora permanenti. Il ministro può farlo anche stavolta, senza però che a deciderlo siano i giudici: è previsto dalla stessa delega sul reclutamento.