È passata una settimana e solo poco più della metà dei 9mila docenti ha detto sì alla proposta-ricatto di assunzione del piano straordinario previsto dalla riforma. Con 5mila accettazioni che rappresentano una cifra esigua, se si pensa che erano 16mila i posti messi in palio, residuali delle fasi precedenti. Nel frattempo, il Miur consiglia ai presidi di accantonare altri 5 mila posti che saranno assegnati nella fase C per garantire gli esoneri ai vicari. Anief apre, pertanto, i ricorsi contro la cancellazione da graduatoria ad esaurimento e di merito da parte sia di chi rifiuta sia di chi accetta il ricatto della proposta di incarico fuori regione, ritenendo illegittima l’interpretazione della legge.
Marcello Pacifico (presidente Anief): delle 103mila cattedre messe in palio dal Governo, rispetto alle 150mila promesse, saranno appena 70mila, al massimo 75mila, quelle effettivamente assegnate ai precari dal ministro dell’Istruzione, di cui la metà con nomina solo giuridica. E questo sarebbe il mega piano di assunzioni promesso? Non è molto distante dalle 66mila immissioni in ruolo assegnate a docenti e Ata dal ministro Gelmini nel 2011, l’anno dopo l’apertura della procedura d’infrazione ancora attiva della Commissione UE contro l’Italia sul precariato scolastico e il deposito di migliaia di ricorsi presso i tribunali del lavoro.