12-11-20 Il Ministero dell'Istruzione ha pubblicato l'ipotesi di contratto per la didattica digitale integrata concernente le modalità e i criteri con cui effettuare l'attività a distanza, fino al perdurare dello stato di emergenza sanitaria.
Salvi i contratti già stipulati in quelle regioni dove è stato sforato il budget assegnato. Anief chiede adesso l’immediato sblocco dei pagamenti, il MI ha garantito che non si tratta di un problema di cassa ma solo di carattere amministrativo e informatico, si attende l’autorizzazione del Mef
Eurosofia, ente qualificato dal MIUR ai sensi della direttiva 170/2016, sin dal 2017 partecipa ad eventi e manifestazioni di sensibilizzazione del fenomeno del bullismo e cyberbullismo (tra cui “SCELGO IO” il progetto condiviso con “Generazioni Connesse II” e numerosi eventi formativi).
Eurosofia organizza un evento in diretta streaming rivolto professori, studenti e personale universitario, impegnato a vario titolo.
Il 13 novembre dalle 16.30 alle 18.30 segui l’incontro gratuito:
Tavola rotonda: per la prevenzione e contrasto del fenomeno del bullismo e cyberbullismo” - Scuola, famiglia, studenti e gruppi di lavoro integrati
Oggi pomeriggio, nel corso dell’approfondimento giornalistico di Orizzonte Scuola Tv, sono intervenuti Maddalena Gissi segretaria di Cisl Scuola, Pino Turi segretario di Uil Scuola e Marcello Pacifico, presidente nazionale di Anief. Tema del dibattito il contratto sulla didattica a distanza. Marcello Pacifico(Anief): Abbiamo firmato il contratto perché tutela e dà regole semplici su come si debba portare avanti. Sicuramente va migliorato ma abbiamo fatto un passo in avanti rispetto alla confusione dei mesi passati. Il parlamento ha chiesto una sessione contrattuale con chi rappresenta i lavoratori su come regolare la dad: a marzo e aprile c’era assenza di regole, non c’era diritto alla disconnessione, molti docenti stavano davanti al pc anche nei weekend. Ora si hanno delle regole che tutelano anche la salute dei docenti, in più è il collegio docenti che decide. Necessario riconoscere il rischio biologico ai docenti in classe. Fine di tutti è permettere ai lavoratori della scuola di portare avanti il loro compito in sicurezza e serenità