La professione dell’insegnante non è come le altre: nel corso degli anni è scientificamente provato che comporta in alta percentuale patologie, di tipo fisico ma soprattutto con un impatto nella psiche, per via dell’alto stress correlato all’insegnamento. Poiché è ingiusto e autolesionista, anche pe lo Stato, continuare a fare finta di nulla, il giovane sindacato ha affrontato il problema all’interno degli emendamenti al Disegno di legge di Bilancio 2020 AS 1586, ora all’esame della V Commissione del Senato: l’organizzazione guidata da Marcello Pacifico chiede di modificare, in particolare, l’articolo 56 della manovra di fine 2020, per riconoscere finalmente la condizione del burnout derivante dal “carattere gravoso lavoro del personale scuola”. Per questo motivo, Anief ritiene che “occorre adottare tutti gli strumenti necessari per contenere e monitorare i fenomeni di stress da lavoro correlato anche con lo scopo di evitare nuovi aggravi finanziari a carico del ministero della salute”.