Più investimenti per istruzione e formazione, meno alunni per classe, potenziamento degli organici nelle aree difficili e a rischio abbandono dei banchi di scuola, allargamento del tempo scuola e dell’obbligo formativo con anticipo a 5 anni ed estensione fino alla maggiore età, sostegno delle istituzioni locali, un rapporto con il mondo del lavoro più orientato allo sviluppo del giovane: a chiederlo è il giovane sindacato rappresentativo, dopo avere appreso che “nel 2018 sono stati circa 62.000 i 'cervelli in fuga' che hanno lasciato l'Italia per andare all' estero” ma soprattutto “598.000 i giovani tra i 18 e i 24 che anni hanno abbandonato precocemente la scuola” fermandosi al diploma di terza media.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Diventa necessario esercitare una serie di interventi che vanno oltre le competenze del ministero dell’Istruzione. La scuola non può vincere questa sfida da sola. Servono senz’altro più risorse dal ministero dell’Economia, un coinvolgimento costruttivo con il dicastero del Lavoro, occorre introdurre un impianto normativo che supporti l’azione delle scuole attraverso interventi diretti da parte di altri agenti sociali istituzionali, a partire da quelli che operano nei territori”