Dai Tribunali cominciano ad arrivare sentenze con interessanti rimborsi rivolti al personale della scuola riguardanti più tipologie di diritti negati e contemporaneamente a più lavoratori: esemplare, in questo senso, è la decisione presa dal giudice di Piacenza, del settore Lavoro e Previdenza e Assistenza, che nell’esaminare il ricorso presentato dai legali per due insegnanti ha accolto l’istanza assegnando le cifre richieste, per complessivi circa 4 mila euro, a compensazione dalla mancata monetizzazione delle ferie non godute e della retribuzione professionale docente ancora una volta negata ad un supplente. Nello specifico, il Tribunale piacentino con una sentenza esemplare ha condannato il ministero dell’Istruzione ad assegnare 1.225,28 euro ad una docente per Rpd mai collocato in busta paga per quasi un intero anno scolastico; alla stessa insegnante sono state anche data 818,72 come “riconoscimento delle ferie non godute”; infine, sempre per quest’ultima ragione, ad una seconda docente lo stesso dicastero dell’Istruzione dovrà fare avere 1.886,33. Le cifre, inoltre, vanno incrementate con “gli interessi delle singole scadenze a saldo”.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, grazie all’azione dei nostri legali “nella scuola italiana si respira sempre più un’altra aria: è composta da più diritti per il personale, ad iniziare dai precari, e porta tanti soldi che un’amministrazione miope e poco lucida vorrebbe continuare a negare. Recuperare in un ‘colpo’ solo Rpd e ferie mai fruite è un risultato importante, che diventa ancora più rilevante nel momento in cui con la medesima causa si fa giustizia con più dipendenti. Invitiamo tutti coloro che volessero ricorre con Anief per recuperare delle cifre importanti ma sottratte illegittimamente dagli stipendi, a cominciare dalla Retribuzione professionale docente e delle ferie non godute eppure negate, a non esitare e rivolgersi al nostro sindacato, che continua ad avere solo un obiettivo: tutelare i loro diritti”, conclude il leader dell’Anief.
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