Tutte le notizie

° “Norme per l’autogoverno delle istituzioni scolastiche e la libertà di scelta educativa delle famiglie, nonché per la riforma dello stato giuridico dei docenti” (3)
Riportiamo, in sintesi, il Capo I del DdL C.953 (“Aprea e abbinate”), all’esame della VII Commissione permanente della Camera, dallo scorso 26 gennaio.

Norme per l'autogoverno delle istituzioni scolastiche e la libertà di scelta educativa delle famiglie, nonché per la riforma dello stato giuridico dei docenti. C. 953 Aprea e abbinate C. 808 e C. 813 Angela Napoli, C. 1199 Frassinetti, C. 1262 De Torre, C. 1468 De Pasquale e C. 1710 Cota. PROPOSTA DI TESTO UNIFICATO DEL RELATORE
Capo I GOVERNO DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE. Art. 1. (Autonomia statutaria delle istituzioni scolastiche). 1. Le disposizioni della presente legge costituiscono norme generali sull'istruzione, ai sensi dell'art. 117, secondo comma, lettera n), della Costituzione, finalizzate alla piena attuazione dell'autonomia scolastica. 2. Alle istituzioni scolastiche è riconosciuta autonomia statutaria, nel rispetto delle norme generali di cui alla presente legge. 3. Al perseguimento delle finalità delle istituzioni scolastiche contribuiscono il dirigente scolastico, i docenti, i genitori, gli alunni, e, sulla base delle norme statutarie, i rappresentanti delle realtà culturali, sociali, produttive, professionali e dei servizi. 4. Gli statuti delle istituzioni scolastiche regolano l'istituzione, la composizione e il funzionamento degli organi interni nonché le forme e le modalità di partecipazione della comunità scolastica. 5 e 6 (omissis). 7. Le istituzioni scolastiche sono organizzate sulla base del principio della distinzione tra funzioni di indirizzo, funzioni di gestione e funzioni tecniche….
Art. 2. (Costituzione di fondazioni e consorzi a sostegno di istituzioni scolastiche autonome). 1. Le istituzioni scolastiche di istruzione secondaria superiore… possono promuovere o partecipare alla costituzione di fondazioni e consorzi…., per il raggiungimento degli obiettivi strategici indicati nel piano dell'offerta formativa e per l'innalzamento degli standard di competenza degli studenti e della qualità complessiva... 2. I partner …possono essere soggetti pubblici e privati, altre fondazioni, associazioni di genitori o di cittadini, organizzazioni non profit.
Art. 3.(Organi delle istituzioni scolastiche). 1. Sono organi delle istituzioni scolastiche; a) il dirigente…., con funzioni di gestione; b) il consiglio, …, con funzioni di indirizzo. c) i consigli dei dipartimenti tecnici di cui all'articolo 7;d) gli organi di valutazione collegiale degli alunni di cui all'articolo 8; e) il nucleo di valutazione di cui all'articolo 10. 2 (omissis).
Art. 4. (Dirigente scolastico).1. ha la legale rappresentanza dell'istituzione e, sotto la propria responsabilità, gestisce le risorse umane, finanziarie e strumentali, risponde dei risultati del servizio agli organismi istituzionalmente competenti.
Art. 5. (Consiglio di indirizzo). 1. ha compiti di indirizzo generale dell'attività scolastica. …. 2, 3,4,5,6 (omissis).
Art. 6. (Composizione del consiglio di indirizzo). 1. Il Consiglio di indirizzo è composto da un numero di membri compreso fra sette ed undici. La sua composizione è fissata dallo Statuto, nel rispetto dei seguenti criteri: a) il dirigente scolastico e il direttore dei servizi generali ed amministrativi sono membri di diritto; b) la rappresentanza dei genitori e dei docenti è paritetica; c) nelle scuole secondarie di secondo grado è assicurata la rappresentanza degli studenti; d) del consiglio fanno parte membri esterni, scelti fra le realtà di cui all'art.1c3, in numero non superiore a due. 2 (omissis).3. (omissis). 4. Il dsga svolge le funzioni di segretario del consiglio. 5,6 (omissis).
Art. 7. (Consigli dei dipartimenti). 1. Per l'esercizio della libertà di insegnamento, sono istituiti in ciascuna istituzione scolastica i Consigli dei dipartimenti, quali organi tecnici, per aree disciplinari o interdisciplinari, con compiti di programmazione delle attività didattiche, educative e valutative, in attuazione del POF deliberato dal Consiglio di indirizzo della scuola. 2. Fanno parte dei Consigli di ciascun dipartimento i docenti delle rispettive discipline. 3 (omissis). 4. I Consigli dei dipartimenti tecnici si riuniscono in seduta obbligatoria all'inizio di ogni a.s. e ogni qualvolta nel corso dell'a.s. se ne ravvisi la necessità per approvare collegialmente le attività didattiche, educative e valutative…
Art. 8. (Organi di valutazione collegiale degli alunni). 1. I docenti, nell'esercizio della propria funzione, valutano in sede collegiale i livelli di apprendimento degli alunni, periodicamente e alla fine dell'a.s., e ne certificano le competenze in uscita, in coerenza con i profili formativi dei i singoli percorsi di studio, secondo modalità indicate dal regolamento….
Art. 9. (Partecipazione e diritti degli studenti e delle famiglie). 1. Le scuole…valorizzano la partecipazione alle attività della scuola degli studenti e delle famiglie, di cui garantiscono l'esercizio dei diritti di riunione e di associazione.
Art. 10. (Nuclei di valutazione del funzionamento dell'istituto). 1. Ciascuna istituzione scolastica costituisce, in raccordo con l'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione (INVALSI), di cui al decreto legislativo 19 novembre 2004, n. 286, e successive modificazioni, un nucleo di valutazione dell'efficienza, dell'efficacia e della qualità complessive del servizio scolastico. Il regolamento interno dell'istituzione disciplina il funzionamento del nucleo di valutazione, la cui composizione è determinata dallo statuto da un minimo di tre fino a un massimo di sette componenti, assicurando in ogni caso la presenza di almeno un soggetto esterno, individuato dal consiglio di indirizzo sulla base di criteri di competenza. 2. Il Nucleo di valutazione, coinvolgendo gli operatori scolastici, gli studenti, le famiglie, predispone un rapporto annuale di autovalutazione, anche sulla base dei criteri, degli indicatori nazionali e degli altri strumenti di rilevazione forniti dall'INVALSI. Tale Rapporto è assunto come parametro di riferimento per l'elaborazione del piano dell'offerta formativa e del programma annuale delle attività, nonché della valutazione esterna della scuola realizzata secondo le modalità che saranno previste dallo sviluppo del SNV. Il rapporto viene reso pubblico secondo modalità definite dal regolamento della scuola.

° Rallenta il cammino per l’istituzione dell’Organico funzionale
Tuttoscuola conferma le indiscrezioni sulle modifiche al decreto Semplificazione: sulle norme per l’istruzione il Governo avrebbe tolto il piede dall’acceleratore
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“…. Anche per l’organico funzionale sembra che siano state preferite affermazioni di principio con rinvio a successive norme di attuazione, anziché definire da subito l’entità delle risorse d’organico aggiuntivo. Infatti, per rendere credibile questa svolta indubbiamente positiva dell’organico funzionale, base fondamentale per una effettiva autonomia, occorrono risorse di organico. Molte. Quantificabili intorno al centinaio di migliaia di posti da assegnare con eventuale gradualità. E non è certo questa la stagione delle vacche grasse. Si parla anche di organico triennale: una scelta all’insegna della stabilizzazione che implica effetti sulle nomine del personale a tempo determinato”.
(Fonte: TuttoscuolaNEWS n. 522 del 6 febbraio 2012-02-06)

° Concorsi relativi ai profili professionali dell’area A e B del personale ATA.
Nel sito del Miur è pubblicata (1 febbraio 2012 prot. n.763, D.G. per il personale della scuola) la nota: Indizione, per l'a.s.2011/12 dei concorsi per titoli per l'accesso ai ruoli provinciali, relativi ai profili professionali dell’area A e B del personale ATA.

La Nota contiene le indicazioni ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali (con esclusione della regione Valle d’Aosta e delle province autonome di Trento e Bolzano) per la indizione dei concorsi per soli titoli per i profili professionali del personale ATA dell’area A e B, ai sensi dell’art. 554 del D.Lvo 297/94 ed in base alla O.M. 23.02.2009, n. 21. Al fine di favorire la procedura on line si raccomanda ai competenti uffici di invitare tutti gli aspiranti interessati alle graduatorie d’istituto a procedere alla registrazione alle istanze on line ove non fossero già registrati.

° La riforma della governance nella Scuola, e dello stato giuridico del personale (2)
Facendo seguito alla nota pubblicata lo scorso 2 febbraio in questa rubrica di aggiornamento, segnaliamo ciò che caratterizza i DdL C. 953 (“Aprea e abbinate”) “Norme per l’autogoverno delle istituzioni scolastiche e la libertà di scelta educativa delle famiglie, nonché per la riforma dello stato giuridico dei docenti”, in atto all’esame della VII Commissione della Camera. Nei giorni prossimi, daremo l’abstract

Le scelte in materia di governance delle scuole. Si propone: - l’introduzione negli istituti scolastici dei consigli di amministrazione aperti alle imprese; - la possibilità per le scuole di trasformarsi in fondazioni; - la costituzione di consorzi a sostegno delle istituzioni scolastiche.
Si vuole accentuare la distinzione tra organi di governo, tecnici e di valutazione (stabiliti per legge) e organi di partecipazione (stabiliti dagli Statuti delle scuole). Dell’organo di governo, denominato Consiglio di indirizzo, farebbero parte membri esterni scelti dalle scuole tra i rappresentanti delle realtà culturali, sociali, produttive, professionali e dei servizi. Altri organi di governo sarebbero: il dirigente, con funzioni di gestione, i consigli dei dipartimenti tecnici, gli organi di valutazione collegiale degli alunni ed il nucleo di valutazione.
Le scelte in materia di stato giuridico e reclutamento dei docenti. Si propone: - l’istituzione degli albi professionali regionali per i laureati che hanno concluso il percorso di formazione iniziale universitario; - il coinvolgimento degli istituti nel reclutamento dei docenti iscritti agli albi, che avviene mediante concorsi regionali per titoli banditi dalle reti di scuole. I docenti assunti dovrebbero permanere per un triennio almeno nella scuola di titolarità e verrebbero valutati al termine del periodo per la conferma e l’immissione in ruolo; successivamente, i trasferimenti avverrebbero con riferimento ai bandi delle reti scolastiche. Nella contrattazione, ci sarebbe un’area contrattuale separata per i docenti, all’interno del comparto Scuola. La professione docente verrebbe articolata nei tre distinti livelli di docente ordinario, docente esperto e docente senior, cui corrisponde un distinto riconoscimento giuridico ed economico della professionalità maturata. Osserva che l’articolazione in livelli non implica sovra ordinazione gerarchica.

° Istruzione e Formazione Professionale. Il testo dell’Accordo Stato-Regioni
Il testo, reperibile nel sito del Miur, è quello sottoscritto lo scorso 19 gennaio e concerne l'integrazione del Repertorio delle qualifiche di IeFP
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Lo pubblica, allegato a un avviso dello scorso 1 febbraio, la D.G. per l'istruzione e formazione tecnica superiore e per i rapporti con i sistemi formativi delle Regioni - Ufficio II.

 

° Precariato. Almeno se ne parli con proprietà lessicale
La questione del lavoro “precario” va analizzata: 1) nel rispetto della civiltà giuridica; 2) nella sua valenza esistenziale; 3) nell’ottica del rapporto economia/politica. E ci attentiamo che il governo sia in condizione di affrontarla compiutamente con riferimento a questi tre giganteschi aspetti. Marginalmente, poiché la cronaca a ciò ci induce, ci auguriamo che termini quali “sfigato” siano più appropriatamente usati, e che non accada che si usi il termine “precario” come sinonimo del termine “spensieratezza” o del termine “divertimento”.
Ogni parola è portatrice di una connotazione; il suo compito è di trasmetterla nel tempo e nello spazio consentendo alle persone di relazionarsi, comunicare, capirsi. L’aggettivo sostantivato “precario” viene dal latino, e nella sua etimologia richiama la parola preghiera. Lo abbiamo segnalato, lo scorso ottobre, pubblicando in questo sito, nella rubrica di rassegna stampa, l’abstract del lungo articolo (pubblicato sul trimestrale “Libero Pensiero”) di Marina Boscaino “Professione precario: come una generazione sempre più ampia viene privata di ogni diritto”. Eccone l’incipit ma invitiamo a leggere l’abstract: La parola "precario", aggettivo che il disastro contemporaneo ha sostantivizzato, "il precario", "i precari", secondo un’ipotesi etimologica terrebbe in sé il tema del precor (prego), che a sua volta sembra derivare da posco (chiedo). Precario significa "ottenuto come favore con preghiere". Un percorso, dall’originario "chiedere" al "pregare", che riflette quello - culturale, sociologico, esistenziale - che lo sconfinato esercito dei precari è costretto a vivere. Quanto alla cronaca recente di due dichiarazioni di governanti, ci auguriamo che in futuro si evitino frasi che si prestino ad equivoci e, peggio, che contribuiscano a sprofondare ancora di più nell’isolamento i giovani precari. Detto ciò, e non indugiando a ironizzare su dichiarazioni estemporanee infelici, veniamo al dunque:
1. Alla nascita della Repubblica, i Padri costituenti ne battezzarono il primo articolo con la parola “lavoro”, e costruirono tutto il testo su di essa: le istituzioni esistono per essa, sono funzionali ad essa, ruotano intorno ad essa. Se la Legge parlasse, direbbe che è contrario allo spirito della Costituzione tenere il lavoratore nella condizione dell’eterno postulante.
2. Quella della precarietà sempiterna è una condizione umana ? Occorrerebbe qui accennare a categorie filosofiche (quali l’alea delle possibilità, la scelta, il ritorno impossibile) che risparmio. Però, anche in riferimento alla sparata sugli “sfigati”, del giovin signore sottosegretario, devo supporre che chi non ha esperienza diretta della difficoltà di trovare lavoro non possa capire. L’impressione è che molti sconoscano la condizione lavorativa dei precari, perché sono stati canalizzati al lavoro o dai genitori (lecitamente nel settore privato, illecitamente in quello pubblico) ovvero, nel Sud d’Italia, da enti pubblici che assumono (anche qui in spregio alla Costituzione) senza concorso i clientes. Ma è così difficile fare rispettare la Costituzione ? Il precario della scuola è nella condizione del giocatore perdente al tavolo da poker: non può alzarsi senza lasciare tutto (in alcune classi di concorso, oltre 10 anni nei quali facendo supplenze si è precluso altre strade lavorative); e se, con forza di volontà e carica di speranza, accetta, nella giostra del mercato di lavoro precario, un giro fuori dalla scuola (ad es., un contratto a progetto, o un master che non lo porta a nulla), dovrà poi chiedersi (senza risposta possibile) quanto gli sia costata la libera uscita, per numero di colleghi che lo hanno scavalcato in graduatoria. E’ costretto a scelte tutt’altro che monotone, ha ragione Monti, ma deprimenti.
3. Del rapporto economia-politica-lavoro giovanile, abbiamo trattato nell’Aggiornamento del 22 novembre scorso, sottotitolando: “E’ questo il tema del momento, e rischia di essere una pietra di inciampo per Monti”; senza entrare nella questione economica né in quella politica, ci limitavamo a proporre un giochino in materia di consequenzialità logica, anche per capire fino a che punto il Mercato globale sia prevalso sull’ethos. E concludevamo che, per chi non ritenga che lo Stato sia lo strumento del capitale) l’economia deve essere subordinata alla politica. E’ pur vero che dopo la caduta del Muro di Berlino, il capitalismo (quello becero e miope) si sia tolto da sotto la gonna della politica e si sia messo a pranzo per mangiarsi il pianeta. Vantiamo, come Anief, di esserci opposti alla politica della Gelmini giudicandola priva di strategia culturale, in quanto dettata prevalentemente da decisioni di politica economica. Adesso non vorremmo dover ricominciare, e non per effetto di estemporanee dichiarazioni di governanti ma osservando i tentennamenti (ItaliaOggi del 31 gennaio) in“Tanti annunci ma zero risorse”, e in “Organici, riforma al rallentatore”: la Ragioneria Generale avrebbe stoppato sull’Organico dell’autonomia, per il pericolo del possibile aumento della spesa !
 

° Formazione delle commissioni degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio d’istruzione secondaria di secondo grado per l’anno scolastico 2011/2012.
Riportiamo alcuni passi della C.M. n. 15 del 31 gennaio2012; fa seguito al Decreto n.12 del 20 gennaio col quale sono state indicate le materie oggetto della II prova scritta degli esami, e le materie affidate ai commissari esterni delle commissioni. Le prove scritte si svolgeranno nei giorni del 20 e 21 giugno prossimo.
“Con la presente circolare si forniscono precisazioni, indicazioni, istruzioni e chiarimenti sui seguenti profili della delicata materia: – formazione delle commissioni, con particolare riguardo all’abbinamento delle classi e alla designazione dei commissari interni, ecc.; – partecipazione alle commissioni del personale avente titolo; – adempimenti richiesti ai Dirigenti scolastici ed agli Uffici Scolastici periferici; – criteri di nomina dei presidenti e dei commissari esterni. 1)FORMAZIONE DELLE COMMISSIONI a) Adempimenti preliminari. b) Abbinamentic) Designazione dei commissari interni; 2)AVENTI TITOLO ALLA NOMINA ED ORDINI DI PRECEDENZA -2.1 - PERSONALE OBBLIGATO ALLA PRESENTAZIONE DELLA SCHEDA2.2 - PERSONALE CHE HA FACOLTÀ DI PRESENTARE LA SCHEDA (i docenti che, negli ultimi tre anni, con rapporto di lavoro a tempo determinato sino al termine dell’anno scolastico o sino al termine delle attività didattiche, abbiano prestato effettivo servizio almeno per un anno in istituti statali di istruzione secondaria di secondo grado e siano in possesso di abilitazione o idoneità all’insegnamento di cui alla legge n. 124/1999 alle materie comprese nelle classi di concorso afferenti ai programmi di insegnamento dell’ultimo anno dei corsi della scuola secondaria di secondo grado.. Il personale di cui sopra, non in costanza di rapporto di servizio, deve dichiarare, sotto la sua personale responsabilità, di trovarsi nelle situazioni indicate dalla presente circolare ai fini del conferimento della nomina; il personale medesimo può presentare la scheda modello ES-1 all’Ufficio Scolastico Provinciale della provincia di residenza. 2.3 - CRITERI DI NOMINA DEI PRESIDENTI E DEI COMISSARI ESTERNI. 2.4 - PRECLUSIONI IN ORDINE ALLA PRESENTAZIONE DELLA SCHEDA2.5 - DIVIETI DI NOMINA. 3)NORME COMUNI. 3.1 - OBBLIGO DI ESPLETAMENTO DELL’INCARICO 3.2 - PRECLUSIONI ALL’ESPLETAMENTO DELL’INCARICO A COMMISSARIO 3.3 - IMPEDIMENTO AD ESPLETARE L’INCARICO 3.4 - PERSONALE DA ESONERARE 3.5 - PERSONALE NON UTILIZZATO. 4)REPERIMENTO DEI PRESIDENTI E DEI COMMISSARI. 5)COMMISSIONI NEI CORSI A INDIRIZZO MUSICALE PRESSO I CONSERVATORI DI MUSICA. 6)NOMINE DEI COMMISSARI ESTERNI DI STRUMENTO NEI LICEI MUSICALI SPERIMENTALI. 7) COMMISSIONI NELLE SCUOLE ITALIANE ALL’ESTERO. 8) PERSONALE UNIVERSITARIO E PERSONALE APPARTENENTE ALLE ISTITUZIONI AFAM (Alta Formazione Artistica Musicale Coreutica) (modello ES-2). Allegati: 1. Modello per la formulazione delle proposte di configurazione delle commissioni (mod. ES-0), con le relative istruzioni per la compilazione; 2. Modello per l’individuazione dei commissari interni (mod. ES-C), con le relative istruzioni per la compilazione; 3. Scheda di partecipazione, in qualità di presidente e/o commissario, alle commissioni degli esami di Stato (mod. ES-1), con le relative istruzioni per la compilazione; 4. Scheda di partecipazione, in qualità di presidente, alle commissioni degli esami di Stato, riservata agli aspiranti provenienti dal mondo universitario e dalle istituzioni A.F.A.M. (mod. ES-2), con le relative istruzioni per la compilazione; 5. Elenco recante l’indicazione dei termini degli adempimenti amministrativi e tecnici; 6. Elenco delle priorità tra le categorie degli aventi titolo alla nomina a presidente; 7. Elenco delle priorità tra le categorie degli aventi titolo alla nomina a commissario; 8. Elenco delle istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica da indicare nel modello ES-2 per la nomina a presidente; 9. Elenco delle istituzioni universitarie da indicare nel modello ES-2 per la nomina a presidente; 10. Elenco degli Uffici Scolastici Regionali cui trasmettere i modelli ES-2; 11. Elenco delle classi di concorso da indicare sul modello ES-1; 12. Riepilogo degli adempimenti dei dirigenti scolastici e dei Direttori Generali regionali.

° Assistenti di lingua italiana all'estero: elenco degli ammessi
E’ possibile consultare l’elenco nel sito istituzionale del MIUR, tra le news.

Vai a www.istruzione.it

° Elezioni RSU – 5/7 marzo 2012 – Comparto scuola
La D.G. per il personale scolastico comunica (31 gennaio) ai dd.ss. l’elenco delle scuole che non avevano portato a termine, alla data del 19 gennaio 2012, quanto richiesto in vista del rinnovo delle rappresentanze sindacali unitarie.
Lo fa con riferimento alla circolare ARAN n 4/2011, inoltrata con nota n.117 - gennaio 2012, che fornisce chiarimenti per lo svolgimento delle elezioni, e individua i compiti delle istituzioni scolastiche interessate, affinché le votazioni si svolgano regolarmente”.

° Il Milleproroghe approvato alla Camera dei deputati; passa all’esame del Senato
Tra i nodi ancora irrisolti, il problema “esodi”, e le deroghe previdenziali per il personale della scuola.
Il Senato dovrebbe poter intervenire per estendere la platea dei lavoratori “esodati” concedendo loro qualche garanzia, in ordine alla riforma previdenziale.
(Fonte: Il Sole 24Ore – 1 febbraio 2012)

° Torna in cantiere, per iniziativa dell’On.Aprea, la riforma della governance nella Scuola, e dello stato giuridico del personale
Valentina Aprea, presidente della VII Commissione permanente della Camera, lo scorso 26 gennaio ha introdotto l’esame dei DdL relativi alle Norme per l’autogoverno delle istituzioni scolastiche e la libertà di scelta educativa delle famiglie, nonché per la riforma dello stato giuridico dei docenti (DdL C. 953 Aprea e abbinate). Offriremo in questa rubrica l’abstract sul DdL C.953, e ragguagli sintetici sul procedere, via via, dell’esame parlamentare di una così rilevante questione.

La presidente Aprea – “in considerazione della necessità di una consistente e radicale modifica del modello di gestione delle istituzioni scolastiche, ai fini di una piena e completa attuazione del principio dell’autonomia scolastica, alla sua proposta di legge sono state abbinate numerose altre proposte di legge, vertenti su analoga materia - ha presentato una proposta di testo unificato delle proposte di legge C. 953 Aprea ed abbinate (C. 808 e C. 813 Angela Napoli, C. 1199 Frassinetti, C. 1262 De Torre, C. 1468 De Pasquale e C. 1710 Cota) che la Commissione assumerà come testo base per l’ulteriore prosieguo dell’esame; esaminerà, altresì, le proposte di legge che i gruppi Unione di Centro per il Terzo Polo e Italia dei Valori hanno annunciato di volere presentare. In tale modo la Commissione intende “riaprire il dibattito fra le forze politiche e di dare al Ministro Profumo, quindi, la possibilità di presentare alla Commissione la posizione del Governo sui temi contenuti nella proposta di legge in esame”. La proposta di legge Aprea e abbinate è una modificazione di quella era che la Commissione aveva esaminato, in sede referente, da ultimo, nella seduta del 9 luglio 2008; in 13 audizioni, dal 27 gennaio al 16 giugno 2008, un Comitato ristretto aveva audito numerosi rappresentanti di organizzazioni sindacali (e tra queste l’ANIEF), e di organizzazioni professionali, nonché qualificati esperti e personale scolastico. Analoga attività aveva svolto la VII Commissione permanente del Senato (anche in quella sede l’ANIEF era stata audita).

° Perplessità sul grado di concretezza della linea politica del ministro Profumo
Traspaiono in due articoli di ItaliaOggi (31 gennaio 2012): uno intitolato “Tanti annunci ma zero risorse”; l’altro, “Organici, riforma al rallentatore”.
Nella audizione del ministro Profumo alla VII Commissione istruzione e cultura del Senato, Mario D’Adamo non trova indicazioni di copertura finanziaria per nessuno dei capitoli strategici presentati: “Obiettivi imponenti, azioni a tutto campo, la scuola come ascensore sociale, edilizia scolastica rinnovata, efficienza energetica, ma risorse al palo. …Quali le nuove leggi ? Quali interventi di riordino ? Il ministro si propone di intervenire sulla formazione, sul reclutamento e sulla mobilità dei docenti, sugli organici delle scuole, reinventando l’organico funzionale, sul sistema di valutazione, sulla carriera, sulla valorizzazione della professionalità. Ma come farà a sostenere la professionalità dei docenti e la loro carriera, se i contratti sono bloccati fino a tutto il 2014 ?”. Alessandra Ricciardi, anche lei addentro alle cose della Scuola, segnala che, nella terza bozza del dl Salva Italia, “risulta essere sparita la norma cogente su organico funzionale e autonomia responsabile”, e ciò, perché la Ragioneria Generale ha segnalato un possibile aumento della spesa. Insomma sembrano tornati i tempi di Tremonti.

° Nove provvedimenti del dl Semplicazioni riguardano Scuola, Università e Ricerca
Nella nota che riportiamo parzialmente, Tuttoscuola, li accoglie positivamente, senza riserve neanche per il taglio al peso dei titoli di studio come punteggio nei concorsi.

“Ben 9 articoli del nuovo decreto legge sulle semplificazioni riguarderanno e accresceranno qualificazione e competitività di scuola, università e ricerca scientifica. La laurea perderà peso nei concorsi pubblici, anche se non ne verrà abolito il valore legale. …In questo modo, lunedì prossimo in Europa, il governo si presenterà con un altro incisivo intervento di modernizzazioni della macchina dello Stato… Internet sarà il principale alleato del cittadino e delle imprese nei confronti della pubblica amministrazione. Una norma rafforzerà il potere della Commissione di garanzia per quanto riguarda l’esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali. Un’altra modifica permetterà al ministro dei Beni culturali di varare norme tecniche per la sponsorizzazione connesse agli interventi conservativi. Mentre l’Ambiente assumerà il controllo di tutte le riserve a carattere nazionale e internazionale. Miglioreranno i rapporti tra cittadini, imprese e burocrazia: dai certificati anagrafici immediati per nascite e matrimoni, alla maggiore facilità per le imprese di assumere lavoratori stranieri extra Ue, e di ottenere un’autorizzazione unica in materia ambientale per le Pmi. Partirà anche una sperimentazione per cui le Regioni potranno trasformarsi in territori a «burocrazia zero”. Fonte: TuttoscuolaNEWS n. 521 – 27 gennaio 2012)