Tutte le notizie

° Premio Libero Grassi, VIII edizione:“Adotta un articolo della Costituzione”
Il bando (20 dicembre 2011), rivolto alle scuole italiane di ogni ordine e grado, è consultabile nel sito del Miur.
Il premio è istituito dalla Cooperativa Solidaria Onlus, in accordo con la famiglia Grassi, e promosso dallo Sportello legalità della Camera di commercio di Palermo e da Confcommercio Imprese per l’Italia, con la collaborazione del MIUR. Per partecipare al concorso, le scuole dovranno iscriversi entro il 20 febbraio 2012 trasmettendo il modello A, debitamente compilato, a mezzo fax, al numero 091.6197345, o tramite posta elettronica all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., o all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. nel caso in cui si utilizzi una PEC. Le scuole regolarmente iscritte potranno presentare: articoli, approfondimenti, riflessioni, lettere, sceneggiature di spot audio e video, trasmettendo gli elaborati entro il 12 marzo 2012 tramite posta elettronica all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , ovvero a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

° Concorso in materia di didattica della Statistica, a.s.2011/12
Lo bandisce la Società Italiana di Statistica (S.I.S.), per le scuole di ogni ordine e grado; le domande di partecipazione, entro il 31 maggio 2012

Il tema proposto è: "Come vivono i ragazzi italiani di oggi la loro quotidianità e che cosa è cambiato rispetto al recente passato?". Sono istituiti tre premi, uno per ogni grado di istruzione. Maggiori informazioni potranno essere acquisite consultando il sito istituzionale del Miur, o quello della Società Italiana di Statistica: www.sis-statistica.it

° Dichiarazioni sostitutive di certificazioni
A norma dell’art.15 l.183 del 12.11.2011, dal 1° gennaio dell’anno in corso gli enti pubblici e i privati gestori di pubblici servizi hanno l'obbligo di accettare le autocertificazioni (hanno la validità degli atti che sostituiscono).
L'autocertificazione è gratuita, non è soggetta all'autentica della firma nè all'imposta di bollo, e la responsabilità dell'atto è a carico del dichiarante; può essere consegnata o trasmessa all'Ente richiedente anche tramite posta ordinaria, corredata dalla copia di un documento di identità in corso di validità. E' previsto che, nei rapporti con la pubblica amministrazione, con i gestori di pubblici servizi e con i privati che vi consentano (a quelli che non vi consentano, occorre esibire certificazioni rilasciate dagli uffici competenti) si presenti autocertificazione, sottoscritta dall'interessato, per dichiarare: - Data e luogo di nascita; - Residenza; - Cittadinanza; - Godimento diritti civili e politici; - Stato di celibe, coniugato, vedovo o stato libero; - Stato di famiglia; - Esistenza in vita; - Nascita del figlio, decesso del coniuge, dell'ascendente o discendente; - Iscrizione in albi, registri o elenchi tenuti da pubbliche amministrazioni; - Appartenenza a ordini professionali; - Titolo di studio, esami sostenuti; - Qualifica professionale posseduta, titolo di specializzazione, di abilitazione, di formazione, di aggiornamento, di qualificazione tecnica; - Situazione reddituale o economica, anche ai fini della concessione di benefici e vantaggi di qualsiasi tipo previsti da leggi speciali; - Assolvimento di specifici obblighi contributivi con l'indicazione dell'ammontare corrisposto; - Possesso e numero di codice fiscale e della partita IVA e di qualsiasi dato presente nell'archivio dell'anagrafe tributaria; - Stato di disoccupazione; - Qualità di pensionato e categoria di pensione; - Qualità di studente; - Qualità di legale rappresentante di persone fisiche o giuridiche, di tutore, di curatore e simili; - Iscrizione presso associazioni o formazioni sociali di qualsiasi tipo; - Tutte le situazioni relative all'adempimento degli obblighi militari, ivi comprese quelle attestate nel foglio matricolare dello stato di servizio; - Di non aver riportato condanne penali e di non essere destinatario di provvedimenti che riguardano l'applicazione di misure di prevenzione, di decisioni civili e di provvedimenti amministrativi iscritti nel casellario giudiziale ai sensi della vigente normativa; - Di non essere a conoscenza di essere sottoposto a procedimenti penali; - Qualità di vivenza a carico; - Tutti i dati a diretta conoscenza dell'interessato contenuti nei registri di stato civile; - Di non trovarsi in stato di liquidazione o di fallimento e di non aver presentato domanda di concordato. Gli extracomunitari possono utilizzare l'autocertificazione solo se: - sono legalmente residenti in Italia; - la dichiarazione contiene dati la cui veridicità può essere accertata da soggetti pubblici o privati italiani. (Fonte:www.comune.udine.it/opencms).

° Ridurre di un anno la durata del sistema scolastico-formativo ?
Il vice ministro Marco Rossi Doria auspica che l’offerta formativa “dalla prima elementare al diploma duri in tutto non oltre 12 anni, in modo da far coincidere la maggiore età e la fine della scuola”. Rispondiamo con due considerazioni.
Due considerazioni; la prima di politica scolastica, la seconda in chiave economica.
1) Con fine della scuola, lo staff del Ministro Profumo non intende fine del percorso formativo. Ne siamo certi, perché gli attuali responsabili della politica scolastica possono – a differenza dei loro recenti predecessori - dare lezioni a chiunque, in merito al concetto di investimento sociale produttivo in capitale umano: sanno quanto noi che la crescita democratica ed economica di un Paese ha le sue radici nei sistemi formativi. Allora, investimento in capitale umano sì ma, sembra di capire, non nella scuola. E’ come se riemergesse un prepotente bisogno di Deschooling society. Siamo d’accordo che oltre che l’aula e la lavagna c’è dell’altro, che, ad esempio, le LIM, l’assetto didattico laboratoriale e le “scuole-non scuole” riescono più efficacemente a motivare l’apprendimento dei nativi digitali, rispetto ai tradizionali assetti didattici; ma questa è una ragione sufficiente a dirottare la scuola sul binario morto ?
2) Dunque, investimenti non nel sistema scolastico: nella formazione post secondaria, magari protratta negli anni, e nella formazione universitaria, trasferendo una quota della funzione fin qui esercitata dalla scuola alla formazione postsecondaria, nelle sue forme vecchie (IFTS) e nuove (ITS), e a quella nei corsi universitari (in passato quadriennali, adesso quinquennali). Sono scenari noti, già prospettati con la politica scolastica del ministro Berlinguer che, con l’accorpamento di elementare e media in sette anni (ricordate la mostruosa “onda” disegnata per assorbire la popolazione scolastica nel percorso in 12 anni ?), avrebbe voluto realizzare risparmi, nel servizio della pubblica istruzione, paragonabili in sostanza ai risparmi realizzati dalla Gelmini con il taglio di 88 mila cattedre. In definitiva, Berlinguer avrebbe stornato cifre consistenti da investire nella formazione post secondaria; e, in effetti, nel quinquennio di quella gestione politica l’età prelavorativa s’è dilatata, con il boom dei master e con il biennio aggiuntivo di formazione per chi avesse voluto intraprendere il lavoro di insegnante.
Concludendo, agli attuali responsabili politici della istruzione diciamo: 1) sul primo punto: prima di ridistribuire l’offerta formativa comprimendo i segmenti iniziali e dilatando quelli successivi, si discuta – ma con docenti che nelle aule scolastiche ci abbiano lavorato a lungo, senza scappare altrove – sulle peculiarità cognitive del discente nelle diverse fasi della crescita intellettiva, psicologica e sociale. 2) Sul secondo punto: i risparmi che Berlinguer avrebbe voluto realizzare, li ha fatti la Gelmini, senza bisogno di nominare centinaia di consulenti nei gruppi di lavoro, in quattro e quattro otto. Ora la scuola è ferita, in particolare lo è sulla pelle dei precari, e il Ministro Profumo ha il dovere di tenere lontani gli avvoltoi da quei corpi piagati.

° Concorso: “Una cartolina dall’Italia che verrà”
In occasione del 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni, l’Istat in collaborazione con il MIUR indice un concorso rivolto agli studenti dell’ultimo anno della scuola primaria e dell’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado.

Il Premio si pone l’obiettivo di informare e sensibilizzare i bambini e i ragazzi sull’importanza, il senso e le finalità del Censimento. Gli insegnanti potranno avviare un’azione di sensibilizzazione al Censimento e di alfabetizzazione statistica avvalendosi dei materiali di ausilio messi a disposizione dall’Istat e scaricabili dal sito censimentopopolazione.istat.it, nella pagina “Dedicato ai giovani”, sezione “Premio scuola”. I Dirigenti scolastici hanno tempo per aderire all’iniziativa fino al 31 gennaio 2012 compilando il modulo di adesione; i Docenti referenti hanno tempo per inviare i progetti creativi, realizzati con i ragazzi, fino al 29 febbraio 2012 compilando il modulo di iscrizione. Le informazioni sulle modalità di svolgimento del concorso sono in www.istruzione.it. Ulteriori informazioni, al seguente indirizzo e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

° Alunni con disabilità, a.s.2010/11
Dati forniti dall’Istat sull'integrazione scolastica

È il ritardo mentale la disabilità più diffusa a scuola; seguono i disturbi specifici dell’apprendimento e dell’attenzione, e le disabilità motorie.
(Fonte: Press-IN anno IV / n. 68 - Redattore Sociale del 12-01-2012)
 

° Gli alunni stranieri nel sistema scolastico italiano a.s. 2010/11
Per questi alunni, che a varie età e con diversi livelli di scolarizzazione vengono accolti nel nostro Paese, la scuola rappresenta uno snodo fondamentale della loro vita, in quanto è il primo luogo di integrazione culturale, sociale e civile. Diamo la sintesi di uno studio del Servizio Statistico del MIUR, interessante anche perché relativo a un fenomeno altrimenti non compiutamente rilevabile da altre fonti; nel sito istituzionale è possibile visionare le tavole e i grafici allegati allo studio.

La presenza degli alunni stranieri costituisce una realtà generalizzata e consolidata in ogni ordine e grado del sistema scolastico italiano…. La rilevazione del Ministero interessa tutti gli stranieri frequentanti le scuole, statali e non, presenti sul territorio; in altri termini, nella popolazione scolastica straniera risulta compresa sia la parte degli stranieri regolarmente residenti sia quella irregolare scolarizzata, dal momento che anche quest’ultima è soggetta all’obbligo di istruzione all’interno del sistema scolastico italiano (D.P.R.n.349/1999 - Regolamento recante norme di attuazione del testo unico sull’immigrazione e sulla condizione dello straniero). Dall’osservazione del fenomeno nel suo complesso, emerge che nell’anno scolastico 2010/2011 sono presenti nel sistema scolastico italiano 710.263 alunni con cittadinanza non italiana. Rispetto all’anno scolastico precedente si riscontra un aumento di 36.463 unità, pari al 5,4%; il confronto con la variazione degli anni precedenti fa emergere che il fenomeno è ancora in crescita, ma tende a stabilizzarsi su livelli più contenuti. Questo andamento si riscontra in tutti gli ordini di scuola. L’incremento complessivo del 5,4% è dovuto principalmente agli alunni con cittadinanza non italiana nati in Italia, stranieri di seconda generazione (presenti nei settori iniziali del sistema scolastico) piuttosto che alla consistenza del flusso migratorio. … Nell’anno scolastico 2010/2011 per ogni 100 alunni risultano presenti 7,9 alunni stranieri con un incremento di 0,4 punti percentuali rispetto all’anno scolastico precedente… Gli alunni stranieri di seconda generazione, pari al 42,2% di tutti gli studenti stranieri, ammontano complessivamente a 299.541 unità, con un aumento del 13,6% rispetto all’anno precedente (263.632). Al momento sono soprattutto gli ordini di scuola dell’infanzia e primaria ad accogliere la maggior quantità di bambini e alunni stranieri nati in Italia, in quanto rilevano la presenza di oltre l’80% del totale degli studenti di seconda generazione, prospettando un consistente coinvolgimento delle scuole secondarie di primo e secondo grado nei prossimi anni. … Rispetto all’anno scolastico 2009/2010, quando complessivamente vi era stato un aumento di alunni stranieri pari a 44.440 unità, è evidente il rallentamento del numero di nuovi iscritti stranieri (circa 8.000 alunni in meno), dovuto ad un minor flusso migratorio. Tenendo conto che l’86,1% degli alunni italiani viene accolto nelle scuole statali e il restante 13,9% in quelle non statali, si può osservare come sia più elevata la quota di stranieri che sceglie la scuola statale nei vari ordini e gradi. Il maggior numero di studenti stranieri, 9 su 10, è infatti inserito nelle scuole statali (640.815 pari al 90,2%), mentre solo 69.448, pari al 9,8%, nelle non statali. … Si riduce sempre di più il numero delle scuole statali e non statali in cui non vi è la presenza di alunni stranieri. … Le regioni che presentano il maggior numero di istituzioni con una popolazione scolastica straniera pari o superiore al 30% sono l’Emilia Romagna (9,3%), la Lombardia (7,7%) e l’Umbria (7%)…. La distribuzione degli alunni con cittadinanza non italiana per paese di provenienza conferma sostanzialmente il quadro degli anni precedenti: il maggior afflusso si registra dalla Romania che, con 126.300 alunni raggiunge una percentuale pari al 17,78% dell’intera popolazione scolastica straniera. Ugualmente numerosi sono gli studenti provenienti dall’Albania (circa 14%) e dal Marocco (13%). A seguire, ma con uno scarto notevole si collocano gli studenti cinesi (solo 4,60%). Analizzando la distribuzione degli studenti stranieri della scuola secondaria di II grado per tipologia di studio prescelta, risulta che la maggioranza (quasi l’80%) degli oltre 153 mila studenti stranieri delle superiori frequenta istituti tecnici e professionali, percorsi scolastici che, presumibilmente, consentono maggiori e rapide opportunità lavorative. …Analizzando il fenomeno della presenza straniera nelle istituzioni scolastiche per regione e per ordine di scuola, si conferma che il maggior numero di alunni con cittadinanza non italiana si concentra nelle regioni del Centro-Nord. In particolare, la regione in cui si riscontra una maggiore presenza risulta essere la Lombardia con 173.028 unità… La regione che presenta una più alta concentrazione di alunni con cittadinanza non italiana è l’Emilia Romagna dove per 100 alunni in totale 14 non hanno la cittadinanza italiana. Tra gli alunni con cittadinanza non italiana occorre considerare anche gli studenti rom sinti caminanti (nomadi), che continuano ad essere una presenza consistente in vaste aree del Paese. Nell’anno scolastico 2010/2011, infatti, gli alunni rom sinti caminanti sono risultati 12.372 unità, con un aumento di 280 unità. ….A livello regionale, quasi il 50% di alunni rom sinti caminanti si distribuisce tra il Lazio (2.443 quasi il 20% del totale), la Lombardia (1.943 ovvero 15,7%) e il Piemonte (1.259 pari a 10,2%).

° Cause di servizio: le novità, per i pubblici dipendenti, nella “manovra Monti”.
La legge 214/2011 cd “salva Italia”, di conversione dl n. 201, abroga alcuni benefici previsti per i dipendenti che hanno contratto gravi patologie per cause di servizio.
Abrogato il rimborso delle spese di degenza, il c.d. “equo indennizzo” (compenso una tantum) e la pensione “privilegiata” in caso per grave inabilità. Di tali benefici, continuerà a fruire solo il personale dei comparti sicurezza, difesa, soccorso pubblico, vigili del fuoco. La norma abrogativa non interviene sui procedimenti in corso, né su quelli per cui non sia scaduto il termine di presentazione delle domande o che vadano instaurati d'ufficio per fatti accaduti precedentemente all’entrata in vigore del decreto. (Fonte: www.ilpersonale.it - 06/01/2012)

° Ricordando Paolo Borsellino nella ricorrenza (19 gennaio) della nascita
La Fondazione Progetto Legalità, il DEMS di Palermo, l’Ansas Nucleo Sicilia, l’ANM, l’Associazione Giorgio Ambrosoli, il Centro Pio La Torre, l’Aiga Palermo e il Foro Giurisprudenza commemorano Paolo e tutte le vittime di mafia.Qui il link

° Ancora una settimana e inizierà il confronto tra i sindacati per il rinnovo delle RSU
Finalmente, è da dire, perché le rappresentanze sono in proroga da parecchio tempo

Nel sito del Miur, la D.G. per il personale scolastico ha pubblicato (10 gennaio) l’avviso: “Elezioni R.S.U.- 5 – 7 marzo 2012 - Comparto Scuola”, che reca in allegato l’elenco delle scuole interessate dalla tornata elettorale (le OO.SS. possono inoltrare richiesta di eventuali chiarimenti all'indirizzo di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). Il giorno 20 gennaio, le scuole pubblicheranno l’elenco generale alfabetico degli elettori, e inizierà la raccolta delle firme per la presentazione delle liste. Entro il 30 gennaio 2012 le Commissioni elettorali delle singole scuole si insedieranno. Al giorno 8 febbraio è fissato il termine per la presentazione delle liste elettorali. Il 24 febbraio, le Commissioni affiggeranno le liste elettorali all’albo della scuola. Tra il 5 e il 7 marzo 2012 si terranno le votazioni; il giorno dopo, i seggi procederanno allo scrutinio. I risultati saranno decisivi per determinare il grado di rappresentatività nazionale delle singole sigle, stabilendo quali hanno diritto a partecipare alla contrattazione, ai sensi dell’art.43 d.lgs 165/2001. La soglia al di sotto della quale non si viene ammessi ai tavoli negoziali del pubblico impiego è fissata al 5%, da calcolarsi facendo la media di due elementi: il numero delle deleghe del singolo sindacato (il dato associativo del sindacato al 31 dicembre 2011), fratto il dato associativo totale di tutti i sindacati); il totale dei voti riportati alle elezioni dalla singola lista, fratto i voti totali espressi nella tornata elettorale per tutte le liste.

° Congedo straordinario per assistere familiari con disabilità: le nuove procedure
L'INPS comunica (circolare n.171, 30.12.2011) che, a partire dal 1° gennaio 2012, le domande di congedo straordinario per assistere familiari con disabilità grave (ex art. 42 del d.lgs. n.151/2001) vanno inoltrate in modalità telematica.
Devono essere inoltrate esclusivamente in via telematica, attraverso uno dei seguenti canali: - quello sul sito, attivabile con un Pin personale nell'ambito del servizio di "Invio online di domande di prestazioni a sostegno del reddito";- quelli disponibili presso i Patronati; - il numero verde 803164, del Contact center multicanale Inps. Le nuove procedure sostituiscono le tradizionali ma si affiancano ad esse per tutto il mese di gennaio e febbraio. La documentazione eventualmente necessaria ai fini del riconoscimento del diritto alla prestazione richiesta, e non già in possesso dell'Istituto, contenente dati non autocertificabili, che deve essere allegata alla domanda, dovrà per il momento essere presentata in formato cartaceo alla struttura Inps competente (allo sportello oppure spedita a mezzo posta), unitamente alla ricevuta dell'invio telematico della domanda.
(Fonte: www.superabile.it/web/it. – 9 gennaio 2012)

° Pensionamenti. Si attende il decreto ministeriale, e la relativa circolare applicativa
Il decreto fisserà le modalità e i termini di scadenza per la presentazione della domanda di cessazione dal servizio con effetto primo settembre 2012.
Particolarmente viva è l’attesa tra il personale scolastico che entro la data del 31 dicembre 2011 ha maturato i requisiti per il pensionamento, in quanto può chiedere (e potrà anche negli anni a venire) di avvalersi del trattamento pensionistico di anzianità e/o di vecchiaia in vigore prima del 6 dicembre 2011. ItaliaOggi calcola che sono oltre 60mila (di cui 50mila docenti) i dipendenti della scuola cui è data questa chance, in quanto hanno uno dei seguenti requisiti:
“… il possesso della quota 96 (60 anni di età e 36 di contributi; oppure 61 anni di età e 35 di contributi) oppure, indipendentemente dall’età anagrafica, 40 anni di servizio e/o di contributi e, solo per il personale femminile, 61 anni di età con almeno 20 di contribuzione. Per il personale femminile rimane, inoltre, in vigore fino al 2015 la possibilità di accedere al trattamento pensionistico anticipato, a due condizioni: che possano fare valere non meno di 57 anni di età e 35 di contribuzione, e che opti preventivamente per il sistema di calcolo contributivo. Per accedere al trattamento pensionistico di vecchiaia, uomini e donne dovevano poter fare valere un’età anagrafica di 65 anni e almeno 20 anni di contributi. …
(Fonte: ItaliaOggi - 10 gennaio 2011)

° Il Ministro Profumo ha incontrato il Forum delle Associazioni Studentesche
Riportiamo la nota (10 gennaio) dell’Ufficio Stampa del Miur

Si è riunito oggi al Ministero il primo Tavolo sul diritto allo studio a cui hanno partecipato, insieme al Ministro Francesco Profumo, i rappresentanti del Forum Nazionale delle Associazioni Studentesche. Sono intervenuti i rappresentanti dell’Unione degli Studenti, della Rete degli studenti, della Federazione degli Studenti, del Movimento studentesco nazionale, del Movimento studenti di Azione Cattolica e del Movimento studenti cattolici. Dopo la prima riunione del novembre scorso, nel secondo incontro è iniziato un percorso per definire una proposta di legge quadro sul diritto allo studio, da condividere con la Conferenza Stato – Regioni. Il testo dovrà delineare le strategie, i principi, i livelli minimi da garantire su tutto il territorio nazionale, ma anche individuare le migliori pratiche già messe in atto dalle diverse Regioni. L’obiettivo è quello di arrivare a designare una strategia generale comune. “Nella prospettiva di un’autonomia responsabile – ha affermato il ministro Profumo – è necessario rendere più omogenea la materia sul territorio nazionale. Lo spirito della legge sarà quello di individuare i principi generali, secondo un approccio più collaborativo e meno autorizzativo”. Nel lavoro che dovrà essere svolto il ministro Profumo ha inoltre auspicato una relazione più stretta tra il Ministero, gli studenti e la Conferenza Stato – Regioni. Per realizzarla, ha proposto ai componenti del Forum di individuare un proprio rappresentante che affianchi il Ministro nella sede in cui si discuterà della proposta di legge quadro. Da parte loro, gli studenti hanno ricordato i temi che dovranno essere tenuti maggiormente in considerazione. Tra questi, le garanzie di accesso, specie per gli studenti più deboli e gli immigrati, la necessità di alleggerire la spesa delle famiglie per i libri di testo attraverso strumenti quali il comodato d’uso, il problema dei trasporti. Infine, i rappresentanti del Forum hanno chiesto il potenziamento della Carta dello Studente, attraverso un aumento delle agevolazioni, e la riorganizzazione delle borse di studio con possibili collaborazioni degli studenti, part-time e retribuite, nella gestione degli istituti scolastici.

° I Comitati Insegnanti Precari hanno un nuovo presidente
Lo scorso 4 gennaio, il direttivo nazionale dei Comitati Insegnanti Precari ha provveduto all’avvicendamento, nella carica di presidente, di Maristella Curreli (che è stata immessa in ruolo); subentra Elena La Gioia, cui vanno i nostri auguri.
Il direttivo nazionale ha anche approvato un interessante documento (“CARTA DEL PRECARIATO”), nel quale riscontriamo alcune convergenze programmatiche:
- alla voce “Richieste di carattere generale” (ad es., in materia di continuità didattica, e di accesso dei precari al concorso dd.ss., e all’elettorato passivo nelle elezioni RSU);
- alla voce “Sistema di reclutamento” (ad es., le più ampie tutele per gli iscritti nelle G.E.: le nuove procedure abilitanti vanno limitate a classi di concorso per cui le G.E. risultino esaurite);
- alla voce “Graduatorie ad Esaurimento” (ad es., l’integrale riconoscimento economico e giuridico dell’anzianità di servizio e della progressione di carriera per i docenti con contratto a tempo determinato; la retribuzione fino al 31 agosto per tutti gli incaricati su posti vacanti).

° Uno studio on line sulla natura giuridica dell’autonomia scolastica
E’ pubblicato sul n.3 di governarelascuola.it – 8 gennaio 2011

Il qualificato periodico on line - a pochi mesi dalla nascita della quale in questa rubrica abbiamo dato notizia - dedica all’analisi della natura giuridica dell’autonomia scolastica un intero numero, e annunzia due altri numeri, i prossimi, in tema di autonomia scolastica. L‘iniziativa è opportuna, visto che non pochi operatori scolastici restiamo a volte interdetti e frastornati, confrontandoci con i molti aspetti e i molti problemi dell’autonomia. Ecco il sommario di questo numero: - L’autonomia scolastica e la dirigenza. Un incidente di percorso ? - L’autonomia scolastica. La definizione giuridica e l’assetto istituzionale. - L’associazionismo delle scuole. – Autonomia come principio di sistema.

° La voce “Apprendistato”, nel Consuntivo 2011 pubblicato da TUTTOSCUOLA
Riportiamo dal consuntivo “Un anno di scuola dalla A alla Z”, redatto da Tuttoscuola.
(maggio 2011) Il Consiglio dei ministri approva in prima lettura il decreto legislativo di riforma dell’apprendistato, destinato a diventare il Testo Unico in materia. Dopo l’intesa in Conferenza unificata il decreto entra in vigore alla fine di ottobre. I contratti di apprendistato si applicano anche a ragazzi che abbiano compiuto 15 anni di età e, in tal caso, hanno valore di assolvimento dell’obbligo di istruzione. Viene così modificata la riforma dell’obbligo scolastico, approvata con il ministro Fioroni, che disponeva il divieto di adibire ad attività lavorativa i ragazzi sotto i 16 anni di età. Con le iscrizioni per l’anno scolastico 2012-13 sarà quindi possibile, nelle regioni che hanno stipulato la relativa intesa con lo Stato, per i 15enni chiedere di accedere a contratti di apprendistato, anziché iscriversi ad una scuola secondaria di II grado. Una sconfitta dei fautori dell’obbligo o una realistica soluzione per contenere la dispersione scolastica? (Fonte: TuttoscuolaNEWS n. 517 – 1.1.2012)