Tutte le notizie

° Progetto: "La prova scritta di matematica agli esami di Stato di liceo scientifico: contenuti e valutazione"
Lo ha realizzato la D.G. Ordinamenti scolastici e Autonomia scolastica, con la collaborazione del Liceo "I. Newton" di Chivasso.
130
docenti hanno risposto a un questionario che ha generato i dati dell'indagine nazionale sulla prova scritta di matematica dei licei scientifici della sessione 2011 degli esami di Stato, riguardanti 3071 classi e 64957 candidati. I risultati della rilevazione sono consultabili su www.matmedia.it.

° La Voce “ANIEF”, nel CONSUNTIVO 2011 pubblicato da TUTTOSCUOLA
La prestigiosa pubblicazione, che è un valido punto di riferimento nella informazione e nella riflessione, per tutti gli operatori della scuola, noi compresi, anche quest’anno invia on line il consuntivo “Un anno di scuola dalla A alla Z. Fatti, avvenimenti e persone, 2011” (TuttoscuolaNEWS n. 517); ne riportiamo la voce dedicata all’Anief, e rispondiamo alla domanda che la conclude riportando quanto abbiamo scritto, in questa stessa rubrica, lo scorso 20 dicembre.
“Febbraio. La Corte Costituzionale dà ragione all’Anief accogliendo il ricorso di docenti precari, patrocinati dall’Associazione, che avevano impugnato i provvedimenti di inserimento in coda, anziché a pettine, nei trasferimenti di graduatoria ad esaurimento in altre province. Non è la prima vittoria giudiziaria dell’Anief (sono seguite anche sconfitte), ma sicuramente la più importante per una organizzazione sindacale che, rompendo qualsiasi schema ordinario nella tutela dei lavoratori della scuola, fonda essenzialmente la sua azione sui ricorsi ai tribunali. Qualcuno l’ha giudicata una vera e propria macchina giudiziaria da guerra; altri l’hanno valutata come una astuta macchina per fare soldi. Intanto si fa strada nella categoria dove, grazie all’apporto di legali di buon livello, l’Associazione presieduta da Marcello Pacifico prospetta vittorie (o illusioni), ottenendo consensi specie tra il personale precario. E annuncia per il prossimo marzo l’entrata ufficiale nella competizione elettorale per le RSU nelle scuole. Con l’intenzione di proporre ricorsi in ogni scuola come sistema di risolvere le relazioni sindacali?”
Risposta (preventiva), contenuta nella nota “Lo stile Anief: dalla difesa dell’interesse particolare a quella dell’interesse generale” (in neretto, la risposta).
“Lo scorso 16 dicembre 2011, il Tribunale del Lavoro di Torino ha accolto il ricorso di precari, insegnanti e Ata, assistiti dall’ANIEF, giudicando illegittimi la reiterazione dei contratti a t.d. e il mancato riconoscimento degli scatti biennali di anzianità. In presenza di posti vacanti e disponibili, il MIUR non può fare ricorso sistematico alle supplenze; dovrà, pertanto, indennizzare…. Qui adesso non è sui numeri che vogliamo soffermarci, né sull’entità dell’indennizzo (che è però importante per i nostri precari). Del ricorso al Tribunale di Torino, vogliamo qui segnalare un risvolto emblematico del nostro modo di fare sindacato, e che ci sembra prefigurare l’efficacia potenziale dell’ANIEF nella difesa dei diritti di tutto il personale scolastico: il ricorso presentato al Tribunale del Lavoro di Torino citava in giudizio non solo il Miur ma anche il Governo (la presidenza del Consiglio dei Ministri) per la mancata attuazione, nel comparto Scuola, della direttiva del Consiglio U.E., 28 Giugno 1999/70/CE (in particolare, delle clausole 4 e 5 dell’allegato accordo quadro sul lavoro a tempo determinato). Questo fatto segnala ai nostri supporter la visione strategica complessiva che l’ANIEF adotta, visione che adotteremmo nei tavoli della contrattazione. Perché ciò sia possibile, occorre la mobilitazione della base. In questo senso va inteso lo specifico appello del presidente Pacifico ai docenti che non hanno superato le prove preselettive del concorso per dirigente scolastico: - candidatevi con noi! Occorre che, nelle elezioni che si terranno il prossimo Marzo in tutte le scuole per il rinnovo delle RSU, l’ANIEF ottenga un numero di voti sufficiente al formale riconoscimento di sindacato “rappresentativo” nazionale. L’Anief avrebbe modo, finalmente senza dover ricorrere ogni volta ai tribunali, di fare valere diritti e dignità dei lavoratori della scuola; è tempo, ormai, di cambiare il contratto nazionale, vecchio di 40 anni e che penalizza i precari..”.
Gli osservatori e commentatori, esperti ed avveduti, che formano la redazione di Tuttoscuola potranno facilmente convenire che è stato il progressivo scadimento di spessore democratico nelle relazioni tra i responsabili della politica scolastica e i sindacati “rappresentativi” a costringere i giovani (e noi, con loro) a difendersi nelle aule giudiziarie. Semmai augurate all’Anief (e aiutatelo, in ciò) di saper mantenere questo stile forte e coraggioso, quando, ottenuto il riconoscimento di sindacato “rappresentativo”, siederà ai tavoli della contrattazione.
 

° Finanziamento dei Piani dell'Offerta Formativa, e di formazione e aggiornamento nelle Istituzioni Scolastiche, anno scolastico 2011/12
Riportiamo, in merito, alcuni passi della nota (19 dicembre 2011) pubblicata dalla D.G. Ordinamenti scolastici e Autonomia scolastica.
La Direttiva n. 102 del 7 novembre 2011 definisce, ai sensi dell'art. 2 della Legge 18 dicembre 1997, n. 440, gli interventi prioritari e i criteri generali per la ripartizione delle somme, le indicazioni sul monitoraggio, il supporto e la valutazione degli interventi previsti dalla legge medesima per l'anno scolastico 2011/12…. A) Piani Offerta Formativa e di Formazione. Lo stanziamento assegnato per la realizzazione dei progetti contenuti nei Piani dell'Offerta Formativa e per la Formazione da erogare alle istituzioni scolastiche ammonta ad euro 11.900.000,00, di cui euro 1.000.000,00 da destinarsi a progetti relativi ai licei musicali…. Lo stanziamento in questione è altresì assegnato per le attività di supporto alle Istituzioni Scolastiche che svolgono - anche su una dimensione di rete - azioni di particolare complessità e rilevanza nei processi di innovazione didattica ed educativa, da intraprendere in collaborazione ed in coerenza con le esigenze e la particolarità delle comunità locali. Gli interventi di finanziamento dovranno inoltre essere rivolti a progetti analoghi a quelli promossi e realizzati a livello nazionale…. L'ampliamento dell'offerta formativa dovrà incentivare, inoltre, l'accoglienza di studenti appartenenti a famiglie straniere e garantire la promozione dell'insegnamento di "Cittadinanza e Costituzione"… La Direzione Generale per la Politica Finanziaria e il Bilancio provvederà, attraverso i fondi iscritti nell'apposito capitolo di bilancio, ad assegnare le risorse finanziarie suddivise per grado d'istruzione direttamente alle scuole… Per quanto concerne le attività di formazione e aggiornamento, le medesime saranno legate principalmente ai processi di riordino del sistema scolastico in atto. In via prioritaria dovranno favorire la formazione linguistica in inglese dei docenti della scuola primaria e le metodologie "CLIL" per i docenti della scuola secondaria di secondo grado. B) Monitoraggio, valutazione e supporto dei piani dell'offerta formativa. E' prevista la prosecuzione nell'anno 2012 del monitoraggio dei piani dell'offerta formativa, da realizzare con il supporto di Organismi nazionali e locali competenti in materia. A livello territoriale, in base a quanto indicato dalla Direttiva n. 102/2011, gli Uffici Scolastici Regionali, d'intesa con l'Amministrazione Centrale, dovranno destinare specifici interventi per il monitoraggio dell'uso dei finanziamenti della Legge 440/97, da effettuarsi su tutte le II.SS. appartenenti al sistema nazionale di istruzione e formazione, con particolare riguardo alla ricaduta e all'efficacia dei progetti finanziati.
Piano di riparto POF 2011. Importi per regione: ABRUZZO 259.817,00; BASILICATA 130.356,00; CALABRIA 460.101,00; CAMPANIA 1.355.062,00; EMILIA ROMAGNA 688.852,00; FRIULI VENEZIA GIULIA 213.427,00; LAZIO 988.337,00; LIGURIA 235.771,00; LOMBARDIA 1.556.989,00; MARCHE 290.464,00; MOLISE 66.254,00; PIEMONTE 735.929,00; PUGLIA 859.923,00; SARDEGNA 324.696,00; SICILIA 1.108.926,00; TOSCANA 622.091,00; UMBRIA 166.889,00; VENETO 836.116,00. Totale da ripartire 10.900.000,00.

° Ma non è una cosa seria
A Viale Trastevere, come non ci fosse stato l’avvicendamento del ministro, si canta il solito refrain: - economizzare, anche a costo di abbattere la qualità della didattica
.
Questa volta fanno finta di non accorgersi che un corso gestito dall’Ansas (120 ore complessive, in presenza e on line) non ha la stessa valenza formativa di un corso abilitante (800 ore, esami di didattica speciale e per l’integrazione, area psicologia, psicopatologica e dello sviluppo, normativa dedicata alla disabilità, laboratori applicativi, e un lungo tirocinio).
- Riportiamo, in sintesi, l’avviso ANSAS (12/12/2011) di pubblica selezione per l’individuazione di tutor per i corsi di riqualificazione/riconversione professionale dei docenti, a.s.2011/2012.
È indetta una selezione pubblica mediante procedura comparativa per titoli finalizzata all'individuazione di tutor preposti alla formazione del personale docente nell'ambito del progetto Riqualificazione/riconversione professionale dei docenti a.s. 2011-2012, su tutto il territorio nazionale. Il presente avviso ha come finalità la creazione di graduatorie regionali di tutor per i corsi… Le domande di candidatura dovranno pervenire perentoriamente entro le ore 16.00 del giorno 11 Gennaio 2012 tramite la compilazione online di un apposito formulario… Si invita a prendere visione del bando. Scarica il bando (decr. n. 273 del 12/12/2011)… Accedi al modulo on line per la presentazione della candidatura. Modello di curriculum vitae in formato europeo… Per richieste di informazione relative al bando: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. …Assistenza tecnica al numero 055 2380527… Fonte: www.indire.it – 12 dicembre)
- Se la cosa ha un senso, è che il Ministro dell’istruzione sta dando attuazione al proposito, del governo precedente, di attivare un corso di riconversione, “sul sostegno”, per i docenti in esubero. La ragione ? La solita. Fare cassa; non importa se a spese della didattica. L’Anief disapprova che il MIUR non scelga, piuttosto, la strada già segnata nel DM 249 del 2010: un percorso di formazione altamente professionalizzante. L’Anief chiede: - che la riqualificazione dei docenti soprannumerari avvenga attraverso i corsi previsti nel decreto n.249 per il sostegno; - che i fondi previsti per la riqualificazione vadano a coprire le tasse di detti corsi; che, per i corsi in questione, si individuino intanto i docenti tutor.

° I concorsi a cattedra potrebbero avere periodicità biennale
E’ l’intendimento del Ministro Profumo: nel secondo semestre del 2012 avvierebbe un concorso per 12.500 posti; la precondizione per indire il concorso sarà quantificare le cattedre disponibili, perché i pensionamenti, col prossimo settembre, saranno molti.

Valutiamo positivamente che il Ministro si mostri disponibile al dialogo con i sindacati, e che abbia programmato un nuovo incontro di lavoro già il prossimo 10 gennaio. Incontrando, lo scorso 22 dicembre, i sindacati, il Ministro ha dato qualche assicurazione sull’attuazione dei Tirocini formativi attivi, e ha spiegato il senso della proposta del concorso per insegnanti che intende bandire: con la doppia graduatoria, conciliare le aspettative dei precari storici e quelle dei neo laureati. Notiamo che il grave ritardo nella procedura di autorizzazione e attivazione dei corsi per il Tirocinio Formativo Attivo comporterà, a cascata, un ritardo sostanziale nell’indizione del concorso a cattedra, dovendosi consentirvi la partecipazione a coloro che conseguiranno l’abilitazione nel “TFA transitorio”; a meno che – e ciò non avrebbe senso - non si voglia escludere dal concorso le decine di migliaia di laureati che non hanno fatto in tempo ad abilitarsi nei corsi SSIS (soppressi con l’a.a.2008/2009). L’Anief non è contrario al concorso a cattedra ma a patto che il Ministro riservi la maggiore percentuale dei posti disponibili ai precari iscritti nelle graduatorie a esaurimento. La soluzione perfetta si avrebbe ove fossero attivati gli organici di istituto, e sui posti di ruolo si nominassero i precari con almeno tre anni di servizio: non si farebbe altro che applicare la normativa comunitaria (Direttiva 1999/70/CE). La conversione in legge del decreto 201/2011 “Salva Italia”, che ha modificato (art.24) le regole del sistema previdenziale, sembra aver convinto molti, nel mondo della Scuola, a far posto ai giovani, col prossimo 1 settembre 2012. Intorno al 15 gennaio 2012 sarà emanato il decreto, e si ipotizza che potrebbero essere in 40mila a voler accedere al trattamento pensionistico, tra i circa 75mila dipendenti della scuola che sabato 31 dicembre 2011 avranno maturato i requisiti per cessare dal servizio (per la pensione di anzianità: quota 96 o 40 anni di contribuzione o 61 anni di età per le donne che abbiano 20 anni almeno di contribuzione; per la pensione di vecchiaia: 65 anni compiuti, con almeno 20 di contribuzione). Quarantamila posti di ruolo sarebbero una manna per i precari.

° Un altro passo della graduale informatizzazione dei servizi di segreteria scolastica
Sul sito istituzionale www.istruzione.it sarà operativo, tra il 12 gennaio e il 20 febbraio 2012, un servizio per le iscrizioni degli studenti.
Servirà per le iscrizioni on line al primo anno delle scuole primarie (cioè per i bambini che compiano i sei anni entro il 31 dicembre 2012), al primo anno della scuola secondaria di primo grado medie, e al primo anno della scuola secondaria superiore.

° In forte incremento, nel Nord Italia, il numero degli alunni disabili
Il fenomeno è limitato al Nord Italia e alle Marche.

Nella Scuola italiana, gli studenti con disabilità sono raddoppiati in 10 anni (208.521 ragazzi disabili, il 2,3% degli studenti); gli insegnanti di sostegno sono al massimo storico: 94.506.

° Il 9 e 10 gennaio, sciopero indetto dalla SISA
Il Sindacato Indipendente Scuola e Ambiente invita il personale della scuola a una grande protesta (ma chi vuole può aderire anche solo per un giorno); riportiamo, di seguito, il comunicato:
Ci vogliono far lavorare 41, 42, 43 anni! No, grazie, noi già paghiamo onestamente le tasse e i contributi. 40 anni di contributi obbligatori per tutti subito, questa è uguaglianza, diritto a ritirasi in pensione anche in anticipo con decurtazione e a restare oltre i 40 anni di lavoro, ma solo su base volontaria. Diritto dei giovani e dei precari di diventare lavoratori a tempo indeterminato nella scuola. Bloccare i pensionamenti colpisce i giovani, non li aiuta.
14 dicembre 2011. Il coordinamento nazionale SISA

° Esiti degli scrutini e degli esami di Stato del secondo ciclo di istruzione
On line sul sito del Miur uno studio sugli esiti degli scrutini e degli esami di Stato, aggiornato al mese di Novembre 2011. Il Servizio Statistico del MIUR ne fornisce una presentazione ragionata molto efficace; ne diamo l’abstract.

Esiti degli scrutini e degli Esami di Stato del secondo ciclo di istruzione
I risultati degli esami di Stato. L’ammissione degli studenti agli esami di Stato è pari, a livello nazionale, al 94,3% sul totale degli alunni scrutinati al V anno. Rispetto all’a.s. precedente il tasso di ammissione risulta pressoché stabile. Più di 98 studenti su 100 hanno poi superano l’esame. Circa l’1% degli alunni che sostengono l’esame di Stato conseguono il massimo risultato con l’attribuzione della lode. Rispetto all’a.s. precedente, si ha una leggera diminuzione. Tra i diplomati con votazione finale “100”, il 93,6 % ha usufruito del bonus attribuito dalla commissione d’esame. Il 72% degli studenti che hanno conseguito il punteggio massimo nelle prove d’esame e nell’ammissione ha conseguito la lode.
Si veda il sito istituzionale, per le tabelle analitiche: Distribuzione regionale degli ammessi all’esame e dei diplomati;
Votazione conseguita; Percentuale del voto massimo con la lode, sul numero dei diplomati.

I risultati degli esiti degli scrutini di giugno. Allo scrutinio finale di giugno gli studenti ammessi alla classe successiva risultano il 61,1%; coloro che dovranno essere nuovamente valutati a causa della sospensione del giudizio in una o più discipline sono il 27,4%; invece i non ammessi alla classe successiva sono il restante 11,5%. Analizzando nel dettaglio i risultati degli studenti per tipo di scuola si osserva che la percentuale degli ammessi alla classe successiva è più alta nei Licei; in particolare, gli studenti “più bravi” sono quelli del Liceo classico (74,7%) e, a seguire, quelli del Liceo linguistico e dello scientifico. Relativamente alla sospensione del giudizio, gli Istituti tecnici presentano la quota più alta di studenti che per essere ammessi all’anno successivo dovranno sostenere apposite prove di verifica (31%). Come per il precedente anno scolastico, gli Istituti professionali registrano la percentuale più alta di studenti non ammessi (20,7%), che supera di circa 9 punti il dato complessivo (11,5%).

Risultati degli scrutini di settembre. A completamento dei risultati di giugno, a seguito dell’integrazione dello scrutinio finale, è stato rilevato l’esito degli studenti con sospensione di giudizio. Complessivamente l’esito finale degli scrutini di giugno e settembre determina una percentuale di ammissione pari all’86,9% che, rispetto all’anno precedente fa emergere un aumento di ammessi di circa il 2%. In merito agli anni di corso la maggiore selezione si verifica nel primo anno di corso dove la percentuale dei non ammessi è del 18,5%, mentre diminuisce in modo significativo nei successivi anni di corso. Tra i diversi tipi di scuola gli studenti degli istituti professionali sono quelli con un maggiore tasso di non ammissione alla classe successiva (il 22,8%) , gli studenti con migliori risultati sono invece, quelli del liceo classico (94,8%) a seguire quelli del linguistico (94,1%) e del liceo scientifico (93,0%). Dal confronto degli anni scolastici 2009/2010 e 2010/2011 emerge che la percentuale degli studenti non ammessi alla classe successiva ed agli esami di Stato per aver riportato l’insufficienza nel comportamento è invariata. La percentuale è più elevata nel primo anno di corso, dove è maggiore la selezione scolastica. Per la scuola secondaria di II grado, per questo anno scolastico, è stato rilevato anche il numero degli studenti che non sono stati scrutinati per non aver frequentato i 3/4 dell'orario annuale (Dpr 122/09, art. 14). Esso, in valore percentuale, è pari all’ 1,3% dei frequentanti. Questo dato è utile per studiare il fenomeno della dispersione scolastica, poiché dà la misura degli studenti che hanno abbandonato la scuola senza formalizzare l’interruzione della frequenza. È interessante osservare come la percentuale sia più alta per il primo anno di corso (2,3%) e decresca gradualmente negli anni successivi.
Si veda il sito istituzionale, per le tabelle analitiche: Esiti degli scrutini per anno di corso; Esiti degli scrutini per tipologia di Istituto; Studenti non ammessi alla classe successiva ed agli esami di Stato per insufficienza nel comportamento; Studenti non scrutinati per mancata validità dell'anno scolastico; Studenti non scrutinati per mancata validità dell'anno scolastico per tipologia di Istituto.

 

 

 

° Esiti degli scrutini e degli esami di Stato del primo ciclo di istruzione
On line sul sito del Miur uno studio sugli esiti degli scrutini e degli esami di Stato, aggiornato al mese di Novembre 2011. Il Servizio Statistico del MIUR ne fornisce una presentazione ragionata molto efficace; ne diamo l’abstract

Esiti degli scrutini e degli Esami di Stato del primo ciclo di istruzione.
I risultati degli esiti degli scrutini.….I dati relativi agli esiti degli scrutini finali per l’a.s. 2010/11 mostrano un tasso di successo alquanto soddisfacente; complessivamente, su 100 alunni scrutinati, 95,3 vengono ammessi alla classe successiva…. La situazione è rimasta pressappoco identica allo scorso anno… la Sardegna è la regione con la percentuale di ammissione più bassa (93,1%)…I risultati migliori li conseguono gli studenti della provincia di Trento…
Si veda il sito istituzionale, per le tabelle analitiche: Esiti degli scrutini finali; Esiti degli scrutini finali per regione.

I risultati degli esami di Stato… All’esame di Stato del I ciclo è stato ammesso il 95,9% degli alunni frequentanti l’ultima classe, percentuale in lieve rialzo rispetto all’a.s. precedente… Il tasso di successo all’esame conferma il dato dello scorso anno: il 99,6% degli esaminati ha superato con esito positivo l’esame, valore che si è mantenuto alquanto stabile nel tempo.
La distribuzione territoriale delle ammissioni mette in evidenza differenze alquanto sensibili tra le regioni, in particolar modo in corrispondenza delle Isole. Sicilia e Sardegna, infatti, fanno registrare una quota di studenti non ammessi all’esame superiore al valore nazionale… Le percentuali di studenti licenziati, invece, risultano meno distanti dal valore nazionale. Si distinguono la regione Umbria e la provincia di Trento con un tasso di promozione pari al 99,8% contro la media nazionale del 99,6% . Ad un aumento del tasso di ammissione si accompagna un miglioramento delle votazioni conseguite alle prove d’esame.
Poco più della metà degli studenti licenziati (56%) ha conseguito un voto compreso tra il “sei” e il “sette”; “otto” e “nove” sono state le votazioni riportate, rispettivamente, dal 21% e dal 15,2% dei licenziati; il 5,8% si è licenziato con voto “dieci” e il 2,1% ha conseguito la lode….
Dal punto di vista territoriale, non si evincono sostanziali differenze tra le varie regioni circa la distribuzione del voto….. La variabile “genere” incide sugli esiti finali degli studenti; il tasso di promozione tra i due sessi mostra un gap pari a 0,2 punti percentuali a favore delle femmine.
Il dislivello si fa più consistente quando si passa a considerare le votazioni finali: le ragazze conseguono risultati più brillanti rispetto ai colleghi maschi…. Ad un anno dall’introduzione della “lode” nel sistema di valutazione agli esami conclusivi del I ciclo, è aumentata la quota di eccellenze; queste risultano 0,8 punti percentuali in più rispetto allo scorso a.s.…. Aumentando il livello di dettaglio si evince che, rispetto all’a.s. precedente, si è ridotto il dislivello esistente tra le votazioni conseguite nelle singole prove d’esame. La preparazione degli studenti sembra, quindi, aver raggiunto un maggior livello di omogeneità nonché un miglior standard qualitativo nelle varie discipline: il voto medio in ciascuna prova è sempre maggiore di “sette” … Il dato maggiormente interessante riguarda le valutazioni conseguite dai licenziati nella Prova Nazionale Invalsi; mentre nell’a.s.2009/2010 in media gli studenti hanno riportato un voto di poco superiore alla sufficienza ( pari a 6,3), nell’a.s.2010/2011 il voto medio è pari a 7,6… la distribuzione degli esiti riportati alla prova SNV nelle singole regioni, dà sostanziali differenze…
Osservando come si distribuiscono i voti conseguiti dagli studenti alla prova proposta dal SNV in funzione dei risultati finali ottenuti, si evince come le 2 votazioni siano abbastanza allineate.
… Il successo degli studenti stranieri risulta minore rispetto a quello degli studenti con cittadinanza italiana. L’89,2% degli studenti con cittadinanza non italiana è stato ammesso agli esami conclusivi del I ciclo a fronte del 96,5% degli studenti italiani; il tasso di promozione è meno sensibile alla nazionalità risultando pari al 99,1% per i primi contro il 99,6% dei secondi.
L’analisi dei dati sugli esiti degli esami distinti per tipologia di candidato fornisce interessanti spunti di analisi. Come si può notare, il tasso di promozione per gli studenti esterni risulta alquanto inferiore alla percentuale di successo degli interni: 86,2% contro il 99,7%. Inoltre, i risultati riportati dai licenziati esterni sono di gran lunga meno brillanti. I tre quarti degli studenti ha ottenuto la licenza con appena la sufficienza e la percentuale di coloro che hanno portato a casa un voto compreso tra il “nove” e il “dieci” non supera il 5%.
Si veda il sito istituzionale, per le tabelle analitiche: Ammissione ed esito finale all’esame di si stato (valori percentuali per regioni, e con riferimento alla cittadinanza); Licenziati all’esame di stato, per voto (anche in rapporto al precedente a.s. e alla distribuzione regionale); Licenziati all’esame di stato con lode (distribuzione regionale); Voto medio riportato nelle singole prove; Licenziati all’esame di stato, per votazione conseguita alla prova Invalsi (distribuzione regionale, e correlazione percentuale al voto finale); Licenziati all’esame di stato, per votazione e tipo di candidato.