° Entro il 31 agosto, le 5.336 assunzioni di personale ATA per l’a.s. 2012/2013.
Il MIUR ha comunicato le tabelle analitiche di ripartizione provinciale del numero di assunzioni da effettuare per ciascun profilo professionale, ai fini della stipula dei contratti a t.i. (decorrenza giuridica a.s. 2012/13, ed economica a.s .2013/14), ai sensi del D.M. n. 703, 8 AGOSTO 2013. Per gli effetti della L. n.135/2012, in presenza di un esubero a livello nazionale, non si fanno assunzioni di personale relativo ai profili di assistente amministrativo, assistente tecnico, e DSGA.
Dopo avere completato le operazioni di utilizzazione e di assegnazione provvisoria in ambito provinciale, gli uffici scolastici periferici assegneranno agli assegnatari (individuati nelle graduatorie dell’a.s. 2012/2013) una sede provvisoria di servizio per l’a.s. 2013/14 utilizzando tutte quelle disponibili sino a conclusione dell’a.s. Il numero di contratti a t.i. è subordinato alla effettiva vacanza e disponibilità del corrispondente numero di posti nell’organico di diritto provinciale per l’a.s. 2013/14. La sede definitiva viene attribuita secondo criteri e modalità che saranno determinate con il contratto sulla mobilità relativo all’a.s. 2014/2015. Il personale così individuato avrà diritto a chiedere assegnazione provvisoria e si potranno fare compensazioni a livello provinciale fra i profili della medesima area professionale o in altra area professionale, nel caso in cui (per assenza di graduatorie concorsuali o per avvenute coperture di tutte le disponibilità) non possano disporre le assunzioni autorizzate nel profilo professionale interessato. Si potranno stipulare, ricorrendone i requisiti e le condizioni, contratti di part-time.
La tabella Allegato 1 reca la ripartizione provinciale delle nomine. Diamo le cifre complessive. Chieti 37; L’Aquila 29; Pescara 29; Teramo 28. Matera 7; Potenza 27. Catanzaro 28; Cosenza 32; Crotone 12; Reggio Cal. 20; Vibo Valentia 7. Avellino 30; Benevento 16; Caserta 47; Napoli 352; Salerno 58. Bologna 87; Ferrara 13; Forlì 51; Modena 117; Parma 39; Piacenza 17; Ravenna 23; Reggio Em. 52; Rimini 29. Gorizia 5; Pordenone 18; Trieste 26; Udine 59. Frosinone 16; Latina 50; Rieti 8; Roma 429; Viterbo 17. Genova 65; Imperia 18; La Spezia 15; Savona 14. Bergamo 109; Brescia 123; Como 47; Cremona 50; Lecco 24; Lodi 23; Mantova 50; Milano 458; Pavia 31; Sondrio 16; Varese 119. Ancona 64; Ascoli Piceno 46; Macerata 41; Pesaro 50. Campobasso 39; Isernia 6. Alessandria 3; Asti 13; Biella 14; Cuneo 63; Novara 41; Torino 229; Verbano Cusio Ossola 14; Vercelli 12. Bari 171; Brindisi 31; Foggia 38; Lecce 36; Taranto 57. Cagliari 65; Nuoro 22; Oristano 4; Sassari 55. Agrigento 0; Caltanissetta 15; Catania 93; Enna 16; Messina 47; Palermo 86; Ragusa 28; Siracusa 14; Trapani 35. Arezzo 36; Firenze 179; Grosseto 8; Livorno 27; Lucca 31; Massa Carrara 21; Pisa 26; Pistoia 36; Prato 17; Siena 17. Perugia 72; Terni 20. Belluno 32; Padova 72; Rovigo 15; Treviso 97; Venezia 71; Verona 58. Vicenza 76.
° Esami di Stato di istruzione secondaria di II grado. Sessione straordinaria 2012/13
Riportiamo alcuni passi del Decreto Ministeriale n. 695
Art. 1 1. La sessione straordinaria degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio d'istruzione secondaria di II grado, per l'anno scolastico 2012/13, si svolge secondo il seguente diario:
• I prova scritta: mercoledì 11 settembre 2013; • II prova scritta: giovedì 12 settembre 2013 e, per i licei artistici e gli istituti d'arte, con prosecuzione secondo i tempi e le modalità fissati per la sessione ordinaria; • III prova scritta: lunedì 16 settembre 2013,secondo i tempi previsti per la sessione ordinaria; • per i licei artistici e gli istituti d'arte, la terza prova scritta si svolge al termine della seconda prova scritta; • quarta prova scritta: mercoledì 18 settembre 2013; • inizio dei colloqui: dopo la correzione e la valutazione degli elaborati delle prove scritte.
Art. 2 1. Per i candidati che non devono sostenere la I prova scritta, l'esame ha luogo nei giorni di giovedì 12 e lunedì 16 settembre 2013. 2. Per i candidati che non devono sostenere le prime 2 prove scritte, la III prova è fissata per mercoledì 11 settembre 2013; 3. Per i candidati che non devono sostenere alcuna prova scritta, il colloquio ha luogo mercoledì 11.09.2013.
Art. 3 1. Le commissioni, nella stessa composizione in cui hanno operato nella sessione ordinaria, si insediano martedì 10 settembre 2013, presso gli istituti ove sono presenti candidati che hanno chiesto di sostenere gli esami nella sessione straordinaria. ….
° Contratti dei pubblici dipendenti: Congelando i rinnovi, il Governo Letta si mette sulla stessa strada dei governi precedenti
Lo stop ai contratti, imposto nel 2009, proseguirà fino al dicembre 2014; lo ha deciso il Consiglio dei ministri n.19, tenutosi lo scorso 8 agosto. I media hanno dato modesto rilievo alla notizia preferendo enfatizzare i provvedimenti presentabili; non così le OO.SS. che, riguardo ai dipendenti della Scuola, sono state prese alla sprovvista. Iniziamo con un passaggio del Comunicato della Presidenza del Consiglio
“Il Consiglio ha approvato in esame definitivo, a seguito del parere espresso dalle Commissioni parlamentari e dal Consiglio di Stato, un regolamento che proroga il blocco della contrattazione economica e degli automatismi stipendiali per i pubblici dipendenti…. Sussistono infatti condizioni di eccezionalità tali da giustificare la proroga al 31 dicembre del 2014 di una serie di misure in materia di pubblico impiego… Vengono prorogati: -il blocco dei trattamenti economici individuali; -la riduzione delle indennità corrisposte ai responsabili degli uffici di diretta collaborazione dei Ministri e l’individuazione del limite massimo per i trattamenti economici complessivi spettanti ai titolari di incarichi dirigenziali; -il limite massimo e la riduzione dell’ammontare delle risorse destinate al trattamento accessorio del personale; -i blocchi dei meccanismi di adeguamento retributivo, classi e scatti di stipendio, le progressioni di carriera comunque denominate del personale contrattualizzato e di quello in regime di diritto pubblico”. Ecco la dichiarazione rilasciata dal presidente Marcello Pacifico: “Il blocco degli stipendi deciso dal Consiglio dei Ministri è inatteso, ingiusto e incostituzionale: faremo ricorso. E’ un atto gravissimo; se queste sono le idee che vuole portare avanti il Governo farebbe bene a dimettersi… La proroga fino al 31 dicembre 2014 del blocco della contrattazione e degli automatismi stipendiali, decisa oggi in esame definitivo dal Consiglio dei Ministri, di oltre tre milioni di dipendenti pubblici rappresenta una grave e inattesa decisione del Governo… L’Esecutivo fa uscire dal “cilindro” un regolamento incostituzionale che, in particolare per il personale della scuola (nel 99% dei casi senza possibilità di attuare alcuna forma di “carriera” professionale), prevede non solo il blocco di ogni forma di adeguamento al costo della vita e degli scatti stipendiali (già a partire dal 2011) ma addirittura riduce ulteriormente le già esigue risorse destinate al trattamento accessorio (il cosiddetto Fondo d’istituto) di docenti e Ata”. Aggiungiamo una notazione: I decisori politici attuali – ma la cosa va avanti da tempo – incontrano soverchia difficoltà a dirigere la politica economica; le palesi sperequazioni socio-economiche, non le affrontano: è notizia di attualità che funzionari pubblici incassano dallo Stato 90mila euro al mese mentre il governo lascia che le retribuzioni di milioni di pubblici dipendenti siano erose dal caro vita. Se c’è la crisi economica, o se arriva la “ripresa”, è come se non dipendesse da coloro cui tocca la presa delle decisioni politiche. Il blocco della contrattazione e degli automatismi stipendiali dei pubblici dipendenti arreca un danno medio pro capite di migliaia di euro (agli impiegati della P.A., una perdita stimabile mediamente tra i 6 e i 7mila euro), per l’incidenza dell’inflazione all’8%, quale s’è registrata negli ultimi tre anni. La responsabilità della decisione è del Governo, ma il comunicato stampa governativo che abbiamo citato sottolinea due volte che c’è stato il parere favorevole delle Commissioni parlamentari e del Consiglio di Stato. Doverosamente segnaliamo alcuni dei provvedimenti apprezzabili presenti nei tredici articoli del decreto approvato dal governo: - si dispongono strumenti di repressione penale dei fenomeni di maltrattamento in famiglia, di violenza sessuale e di atti persecutori (stalking); - si sbloccano risorse per la sicurezza pubblica e per la Protezione civile. Di rilevante valenza politica è, poi, il fatto che il Consiglio dei Ministri abbia varato due schemi di decreti legislativi riguardanti, rispettivamente, la riduzione del personale militare e civile della Difesa e la riorganizzazione dell’assetto strutturale ed organizzativo delle Forze armate in termini riduttivi. In sostanza: - Le dotazioni organiche complessive del personale militare dell'Esercito italiano, della Marina militare (escluso il Corpo delle capitanerie di porto) e dell'Aeronautica militare, saranno ridotte a 150.000 unità entro l’anno 2024, e quelle del personale civile della difesa, a 20.000 unità; - Le strutture ordinative centrali e periferiche delle Forze Armate saranno contratte del 30 %. Altrettanto significativa è la decisione di ridurre il numero delle posizioni dirigenziali nel Ministro dello Sviluppo Economico, tagliandone 6 apicali e 51 di seconda fascia. Di togliere il pubblico finanziamento ai partiti non se ne parla, ma il vecchio Pannella promette di realizzare lo stesso gol segnato nell’aprile 1993 quando il referendum abrogativo ottenne il 90,3% dei voti.
° Impasse del concorso a d.s., in Lombardia e in altre Regioni
Nella sola Lombardia, a settembre, ben 355 scuole su 1100 non avranno il d.s. titolare; decine e decine gli altri vuoti già preventivati. Da più parti si stigmatizza la cosa e si propongono soluzioni da applicare in Lombardia e nelle situazioni critiche.
La ministro, rispondendo a un'interrogazione (24 luglio) del P.D., ha rassicurato che la soluzione sarà disposta all’interno di un decreto legge (omnibus !) imminente: si potranno conferire – pro tempore, ma forse con indennità di presidenza ridotta, con validità fino alla data della nomina dell'avente diritto - incarichi di presidenza per l’a.s. 2013/2014 agli idonei di uno dei concorsi indetti prima del 1° gennaio 2011, anche se non hanno completato la procedura concorsuale nè frequentato il corso di formazione; lo stesso varrà per i candidati che hanno in atto un contenzioso con il MIUR, per questioni inerenti precedenti concorsi. Ancora più ampia è la soluzione prospettata per il concorso in Lombardia: varrà sia per coloro che hanno ottenuto l'annullamento del concorso, sia per i 406 contro interessati. Il pasticcio del concorso 2004 per dd.ss. in Sicilia, lo risolse la politica (promotrice l’ex deputato PD Alessandra Siragusa); adesso occorre un’iniziativa analoga, di buon senso. Il presidente Pacifico lo ha detto immediatamente non appena si è avuto sentore delle criticità in cui le commissioni esaminatrici incorrevano. Ora sono preoccupati in molti, a cominciare ovviamente dagli Uffici scolastici periferici (regionali e provinciali), nonché le associazioni professionali e la stampa specializzata. Un comunicato della DISAL (associazione dirigenti scuole autonome) sulla decisione del Consiglio di Stato (sentenza n. 3747, 11/07/2013; esito: Respinge Appello Incidentale) ha toni esasperati: “Si dovrà procedere alla ricorrezione di tutti gli scritti, con l'ovvio strascico di ricorsi, opposizioni e contrasti che ha avvicinato la Lombardia a quanto già visto in Sicilia oltre cinque anni fa…. La giustizia amministrativa assesta un incredibile colpo alla scuola lombarda, agli operatori, agli studenti ed alle famiglie ed a quei docenti che si sono battuti in questi mesi per veder riconosciuto il merito del proprio percorso concorsuale”. Mario d’Adamo (ItaliaOggi – 06.08.2013) auspica: “… L'anno scolastico che verrà non deve subire pregiudizi dalle pronunce giurisdizionali sul concorso a posti di dirigente scolastico, che in almeno cinque regioni hanno determinato rallentamenti delle procedure, se non addirittura lo stop delle nomine”.
° Se sono rose… Gli oltre 5mila dipendenti della Scuola ricadenti nella "Quota 96”
Una norma favorevole sulla questione potrebbe essere inserita in un decreto d’urgenza (il c.d. Decreto D’Alia) che il CdM approverebbe prima della pausa estiva.
“Il decreto dovrebbe, obbligatorio il condizionale, prevedere che il personale della scuola potrà andare in pensione dal 1° Settembre con le quote, requisiti anagrafici e contributivi, ante riforma Fornero purché essi siano stati maturati entro il 31 agosto 2012…”.
(Fonte: Pasquale Almirante - La Tecnica della Scuola, 7 agosto 2013)
“L'art. 24 del decreto legge introduce una modifica all'art. 24, comma 14, del dl 6 dicembre 2011, n. 201. Per effetto di tale modifica, al trattamento pensionistico di vecchiaia o di anzianità con i requisiti anagrafici e contributivi richiesti dalla normativa previgente l'entrata in vigore del predetto decreto potrò accedere anche il personale della scuola che ha maturato detti requisiti successivamente al 31 dicembre 2011, ma non oltre il 31 agosto 2012. É quanto avevano chiesto alcune migliaia di dipendenti scolastici sia attraverso il comitato “Quota 96” che centinaia di ricorsi ai giudici. …Interessati sono certamente quanti alla data del 31 agosto 2012 potevano fare valere, ai fini della pensione di anzianità, sessanta anni di età e trentasei di contribuzione, oppure sessantuno anni di età e trentacinque di contribuzione, o anche, indipendentemente dall'età anagrafica, quaranta anni di contribuzione. Per la pensione di vecchiaia i requisiti da possedere erano invece sessantacinque anni di età e almeno venti anni di contributi, se uomini e sessantuno anni di età e almeno 20 anni di contributi, se donne. Il riconoscimento del diritto a fruire della normativa previgente la riforma Fornero non significa comunque che gli interessati dovranno chiedere di cessare immediatamente dal servizio. Per fare valere questo loro diritto potranno infatti aspettare fino al 2015 per chiedere di andare in pensione. Chi vorrà invece, a decreto legge approvato, dovrebbe poterci andare già dal prossimo 1° settembre”.
(Fonte: Nicola Mondelli - ItaliaOggi, 6 agosto 2013)
° I testi scolastici in formato PDF (o analoghi) di sola lettura, e gli obsoleti CD o DVD allegati al testo adozionale cartaceo non costituiscono “veri” libri digitali
E’ una sottolineatura sulla quale l’ANIEF ha spesso insistito. La dichiarazione del Sottosegretario Toccafondi ci segnala che anche i vertici del MIUR lo sanno.
Toccafondi lamenta che, a differenza che in altri Paesi nei quali si fa a gara tra editori per introdurre nelle scuole il sistema dei libri digitali, in Italia c’è una guerra avversa, nei tribunali. Ora, il MIUR è in difficoltà per applicare il decreto 209 del 26 marzo 2013. Il sottosegretario: “Quello che non è affatto chiaro è capire se questo Paese creda o meno alla possibilità che i propri ragazzi possano andare a scuola con un Tablet, uno Smartphone o un PC. Basta zaini pesantissimi o libri da ricomprare costantemente perché cambia l’impaginazione. …Potremmo mai pensare di arrivare a questo nel nostro paese? Io penso e spero di si. Ma molta strada c’è da fare e non inizia certo solo con un decreto che fa marcia indietro”(www.chefuturo, 6 agosto 2013). Lo scorso anno abbiamo riportato la posizione espressa, su questo tema, da Emanuele Fidora, dal marzo 2012 direttore generale dell’Ufficio Studi, statistica e sistemi informativi del MIUR: “Ci stiamo attrezzando da anni per fornire alle scuole gli strumenti per un cambiamento della didattica… creare ambienti di apprendimento nuovi e innovativi, trasformazione dei modelli, dell’organizzazione e dell’utilizzo di nuovi contenuti e strumenti…. l’aula diventa un laboratorio i cui confini possono trascendere la fisicità delle pareti… Si potrebbero utilizzare tablet poco reclamizzati ed economici, e magari qualche smartphone. La nostra ambizione è quella di capovolgere il concetto di scuola…. Il ragazzo seguendo le lezioni dei docenti studierà a casa per poi verificare in classe quanto ha appreso. I docenti potrebbero creare profili twitter, blog didattici… Stiamo incoraggiando la ricerca nel campo della editoria digitale… vogliamo arrivare a testi digitali di II e III generazione, con i quali non solo lo studente potrà trovare il link per accedere a contenuti da internet, con le lezioni scaricabili dai siti delle principali università ma potrà anche creare un proprio avatar… il Ministero ha bandito gare da 150 mila euro per progettare nuovi strumenti… La Cyber-Classe”. Ricapitoliamo la nostra idea sui testi scolastici. L’adottabilità esclusiva di testi reperibili on line o corredati con supporto digitale è stata largamente preventivata ma essendo stati modificati i tetti di spesa, gli editori di testi scolastici si sono appellati alla magistratura. Legittimamente. Dobbiamo però sottolineare che poco hanno fatto per riconvertire le strategie editoriali - avrebbero dovuto spendere di più per gli autori affiancando loro esperti informatici, allo scopo di mettere a disposizione delle scuole un corredo didattico strumentale interattivo (alla maniera, offerta nei siti wiki, degli ipertesti ai quali ogni utilizzatore possa dare il proprio apporto di “costruzione” di un sapere condiviso. Comprendiamo che questo obiettivo crei problemi agli editori, e auspichiamo che l’adozione dei testi digitali passi dal vaglio dei Collegi dei docenti, a norma del DPR 275/1999 (“La scelta, l'adozione e l'utilizzazione delle metodologie e degli strumenti didattici, ivi compresi i libri di testo, sono coerenti con il Piano dell'offerta formativa di cui all'articolo 3 e sono attuate con criteri di trasparenza e tempestività. Esse favoriscono l'introduzione e l'utilizzazione di tecnologie innovative”). Resta l’urgenza, per la Scuola e per l’Editoria, di corrispondere alla metamorfosi dei processi cognitivi nei nativi digitali: I blog, i motori di ricerca, la lavagne multimediali, i tablet, il software didattico, i servizi web hanno affinato l’"intelligenza simultanea" degli studenti rendendoli inclini all’intuizione iconica dei concetti e al pensiero analogico-sistemico. Questa è una generazione di studenti che percepisce in modo simultaneo, non sequenziale, le molteplici correlazioni e le intersezioni logico-spaziali di concetti che rappresentano iconicamente in forma analogico-sistemica e mediante codici molteplici. Alcuni studiosi segnalano che il Costruttivismo (A. Calvani, Costruttivismo, progettazione didattica e tecnologie) e la teoria dello «sviluppo sociale» di Vygotsky (B. Cricchio, La didattica con la LIM) possono fungere da basi teoriche ai processi di formazione in rete e ai processi di apprendimento collaborativo imperniati sulle TIC. In quest’ottica, l’editoria digitale dovrà dare un contributo al rinnovamento della didattica favorendo – ha scritto Barbara Cricchio - una “mixed reality in cui digitale, virtuale e creatività convivano, attraverso modalità di scrittura che non sono più semplici riproduzioni, bensì fondamentalmente forme di visualizzazione del pensiero che, attraverso immagini manipolabili, ibridabili, clonabili, divengono parte di un insieme plurisensoriale accattivante…. innescando dinamiche di insegnamento/apprendimento efficaci, ottimizzando i processi di fruizione per mezzo del canale tecnologico e offrendo, nel contempo, la possibilità di editare i materiali prodotti in classe…”; l’editoria dovrà potere offrire agli studenti e agli insegnanti “la possibilità di costruire la propria idea all’interno di uno spazio di scrittura aperto e condiviso, in cui il sapere … diviene un costrutto personale che si realizza attraverso ragionamento, negoziazione di significati, cooperazione attiva in classe”.