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Concorso “Noi e le donne”
Possono partecipare gli studenti delle Scuole Secondarie di II Grado, statali e non
Il concorso, indetto dall’USP di Novara in collaborazione con l’Associazione Diplomatici, ha per tema “Noi e le Donne - Crea uno spot che possa sensibilizzare gli adolescenti ed i giovani contro il femminicidio“. La durata massima dello spot è di 4 minuti; la partecipazione comporta la cessione dei diritti di utilizzo dei lavori inviati al Comitato Organizzatore. I lavori dovranno pervenire via posta entro il 30 Gennaio 2014 all’Ufficio Scolastico Provinciale di Novara, all’attenzione della prof.ssa Gabriella Colla, Largo Donegani 5/A - 28100 Novara. Premi : 1 ° Classificato - Partecipazione al CWMUN (Change the World Model United Nations) a New York dal 20 al 26 Marzo 2014. 2 ° e 3 ° Classificato - Partecipazione al Seminario del CWMUN (Change the World Model United Nations) presso la FAO di Roma (Marzo 2014). Gli spot verranno inoltre presentati a Torino durante il Salone del Libro 2014. Per il regolamento e per il fac simile della scheda tecnica da compilare e inviare, si rimanda al sito del Ministero. Per informazioni: tel.0321/ 396826 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Tieffini e abilitandi dei PAS
Il Coordinamento Nazionale dei docenti e degli studenti di TFA organizza, per la giornata di giovedì 26 settembre 2013, una manifestazione di protesta a Roma
Nel comunicato con il quale indicono la manifestazione, i “tieffini” invitiamo a partecipare tutti gli abilitati tramite TFA Ordinario, i neo-laureati e gli studenti di Scienze della Formazione Primaria, gli organi di stampa locali e nazionali, le organizzazioni ed i privati cittadini; temono “che il Ministero si appresti a varare un provvedimento per il TFA ordinario, che intenda conferire agli abilitati con TFA una priorità nell’assegnazione delle supplenze temporanee a partire da gennaio-febbraio in poi !... E’ arrivato il momento di far sentire la nostra voce in maniera ancora più forte e decisa, affinché le prevaricazioni e i soprusi subiti fino a questo momento possano essere denunciati sulla pubblica piazza e si possa adeguatamente informare l’opinione pubblica sulle scriteriate politiche scolastiche assunte dal Ministero dell’ Istruzione…”. Questo allarme dei “TIEFFINI” che hanno conseguito l’abilitazione nei corsi “ordinari” nasce dalla contrapposizione con coloro che potranno (quando, frequentati i PAS, avranno conseguito l’abilitazione riservata) fare valere nelle graduatorie per le supplenze, in aggiunta alle altre voci utili, il punteggio ottenuto con il servizio scolastico pregresso. Sono denominati PAS, i Percorsi Abilitanti Speciali, ai quali si accede senza preselezione, avendo maturato i requisiti previsti.

La via stretta tracciata dal Decreto Ministeriale 9 agosto 2013 n. 706
Piuttosto esiguo il numero dei posti disponibili per i percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione Sostegno didattico agli alunni con disabilità.
Com’è noto, il MIUR ha decretato quali università possono attivare, e per quanti corsisti ciascuna, i percorsi di formazione a.a.2013/2014 per il conseguimento della specializzazione per l'attività di sostegno didattico agli alunni disabili. Le cifre complessive degli ammessi ai corsi sono le seguenti: 1.285 per la scuola della infanzia, 1.826 per la scuola primaria, 1.753 per la scuola secondaria di primo grado, 1.534 per la scuola secondaria di secondo grado. L'ammissione dei candidati va disposta, a norma del DM 30 settembre 2011, dalle università (alcune sono in ritardo) designate in: Abruzzo (L' Aquila), Calabria (Università della Calabria), Campania (Suor Orsola Benincasa, Salerno), Emilia Romagna (Bologna, Modena e Reggio Emilia), Friuli Venezia-Giulia (Udine), Lazio (Foro Italico, Roma Tre, Studi internazionali UNINT, LUMSA), Liguria (Genova), Lombardia (Bergamo, Milano Bicocca, Cattolica), Marche (Macerata, Urbino Carlo BO), Molise (Università del Molise), Piemonte (Torino), Puglia (Bari), Sardegna (Cagliari), Sicilia (Kore, Messina, Palermo), Toscana (Firenze, Pisa, Siena), Umbria (Perugia), Veneto (Padova), Trentino Alto-Adige (Trento), Valle D'Aosta (Università della Valle D'Aosta).

Bicentenario di fondazione dell’Arma dei Carabinieri: Concorso artistico
E’ rivolto a studenti degli ultimi 2 anni dei licei artistici e istituti d’arte (statali e non)
Il concorso consiste nella creazione di un’opera artistica sul tema: L’Arma dei Carabinieri: duecento anni di storia. I valori senza tempo da preservare…ieri,oggi…sempre. Le scuole interessate dovranno segnalare l’adesione in modalità elttronica, entro il giorno 8 novembre 2013, all’USR di appartenenza. Per ogni altra informazione si veda il sito del MIUR e si faccia riferimento alla prof.ssa Patrizia De Socio (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., tel. 0658492169).

° Al MIUR hanno creato un cocktail. Propongo di chiamarlo “Fuoco amico”
L’art.14 del d.l. n.104 - 12 settembre 2013 - dispone corsi di aggiornamento obbligatori per i docenti delle scuole dove i risultati dei test Invalsi sono al di sotto della media nazionale. Shakerando il valore professionale dell’insegnante, il MIUR estrapola una variabile (la professionalità) e chiude gli occhi su altre di più difficile estrapolazione ma che concorrono non meno incisivamente nel profitto degli studenti
Il messaggio implicito nella norma è che parte maggiore o minore dell’insuccesso scolastico va addebitata alla qualità degli insegnanti (ad eccezione di quelli in servizio nelle scuole migliori). E’ un messaggio che, facendo il paio con i giudizi che piovevano sugli insegnanti all’epoca del governo Monti, accresce la pubblica disistima per l’insegnamento visto come attività irrilevante che, a buona ragione, lo Stato paga sempre meno. Andiamo per ordine. Il profitto degli alunni. Ci sono insegnanti che prestano servizio nelle “scuole di frontiera”, quali sono quelle ubicate nelle periferie cittadine, nelle quali non si rileva significativa correlazione positiva tra il livello dell’apprendimento degli alunni e il livello dell’impegno professionale degli insegnanti (qualità didattica, relazione empatica verso gli alunni, capacità di sopperire alle carenze del corredo didattico strumentale, propensione attiva al dialogo con le famiglie degli alunni, e a risolvere le difficoltà ambientali di volta in volta emergenti). La mancata correlazione è dovuta a variabili (per lo più di natura ambientale, connesse al livello culturale e allo status economico delle famiglie degli alunni) che operano incisivamente ma che non è facile estrapolare se non attraverso studi sociologici mirati. Gli insegnanti che operano nelle scuole di frontiera andrebbero in qualche modo alleggeriti del condizionamento di questi fattori, e se ciò non fosse possibile andrebbero gratificati sul piano economico e di carriera (se ci fosse). Al MIUR, invece, qualche genio ritiene che a questi docenti vada imposto un tot numero di ore di aggiornamento coattivo, appesantendone il basto. Si, il basto, perché a qualche giornalista, il provvedimento del MIUR ha evocato questa equazione: asino l’alunno=asino l’insegnante. Si resta esterrefatti a vedere come il MIUR supporti i suoi uomini di prima linea. Nessuno potrà sorprendersi se, così gratificato, l’insegnante chiederà trasferimento verso scuole nelle quali il buon rendimento degli alunni (correlato sì, alla qualità della didattica ma anche a concause non estrapolabili) lo preserverà dalla mala fama e dai corsi di aggiornamento. Al MIUR sembrano fuori dalla realtà, e siamo stanchi di pagarne le conseguenze: vogliamo gente con esperienza di scuola, e che operi in coerenza con le direttrici normative dell’autonomia scolastica. E’ evidente che una norma del tipo di questo geniale parto può indirettamente condizionare le scelte dei docenti rafforzando l’inclinazione al teaching for test. Si va al centralismo didattico. Che è fuori legge; il D. P.R. 8 marzo 1999, n. 275 è tassativo nel riconoscere (art.6) l’autonomia delle “istituzioni scolastiche, singolarmente o tra loro associate”, nella “formazione e l'aggiornamento culturale e professionale del personale scolastico”. Chi avesse ripensamenti sull’autonomia scolastica - che ha rilievo costituzionale (legge costituzionale n.3/2001) – assuma comportamenti politici consequenziali, visto che siamo in democrazia. In altri tempi (1987 – 1991), furono possibili il PPANPSE (Piano pluriennale di aggiornamento Nuovi programmi della scuola elementare) che coinvolse in forma obbligatoria decine di migliaia di maestri (sotto il coordinamento degli IRRSAE), e il “Piano Pluriennale di Formazione sulle competenze informatiche e tecnologiche del personale” (120.000 professori volontari ogni anno, all’epoca della ministro Moratti). Adesso, certi megapiani di aggiornamento sono impensabili senza un adeguato coinvolgimento delle scuole autonome. La professionalità docente, come ogni altra tra quelle che si pongono ai livelli professionali superiori, esige un training successivo alla formazione iniziale, e una serie di attività di aggiornamento che vanno pensate e attuate per iniziativa e con il coinvolgimento dei docenti (scelta del tipo di aggiornamento, e modalità di conduzione), perche non si fa aggiornamento presentando un percorso culturale o metodologico-didattico confezionato in precedenza, non correlato alla lettura del contesto educativo della scuola destinataria. Occorre, che si realizzi una dialettica tra le esigenze dei corsisti e le proposte degli aggiornatori, nella modalità dell’autoaggiornamento e con la socializzazione delle migliori esperienze; è opportuno che annualmente il Collegio dei docenti deliberi il Piano delle attività di aggiornamento della scuola partendo dalle esigenze specifiche dell’istituto e dalla complessiva offerta formativa territoriale, e che stabilisca le iniziative da realizzare in collaborazione con enti, associazioni, INDIRE-ANSAS, università, anche in ambiente digitale (la on line learning raccomandata nella Strategia di Lisbona) coniugando la formazione in presenza con quella a distanza (FAD).

° Ai primi di ottobre in 4.447 saranno assunti nei ruoli degli insegnanti di Sostegno
Per l’a.s. 2014/15 sono previste altre 13.342 assunzioni nei ruoli del Sostegno, e le ultime 8.895 programmate sono per il 2015/16.
I contratti a t.i. contrattuali vanno stipulati entro il 7 ottobre ma è auspicabile che gli Uffici Territoriali possano concluderli prima delle convocazioni per il conferimento dei contratti a t.d. perché non pochi specializzati figurano anche nelle graduatorie dei posti “comuni”; si eviterebbe di moltiplicare i valzer dei docenti.

° E’ la scuola la porta d’accesso all’integrazione degli immigrati
Presente a Piacenza, al Convegno “Prove di futuro. Integrazione, cittadinanza, seconde generazioni”, la ministro Carrozza ha confermato l’impegno della Scuola per l'Innalzamento dei livelli di istruzione della popolazione di origine immigrata.
La Scuola mette in campo, oltre che l’offerta formativa ordinaria, la mediazione linguistico/culturale con le famiglie, supporti extra scolastici, e specifici corsi di italiano; le scuole possono programmare e realizzare eventi o attività interculturali a partire dalle occasioni di incontro in cui può coinvolgere gli alunni con obiettivi di informazione e conoscenza delle culture, di scambio e riconoscimento delle differenze. A ciò si è giunti progressivamente. Già nel 1990 il Ministero dell’Istruzione emanava direttive per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni immigrati, e prospettava alle scuole il tema della società multiculturale, con l’indicazione della valenza interculturale di tutte le discipline e delle attività interdisciplinari. Si veniva precisando la normativa specifica attinente le modalità di iscrizione, l’accoglienza e l’inserimento dei minori e degli adulti immigrati, il loro diritto/dovere all’istruzione scolastica, i dispositivi e le risorse (anche attraverso intese con gli enti locali, con le comunità e le associazioni) per i corsi di apprendimento dell’italiano, e per l’accesso al curricolo comune. Quasi uno, su dieci alunni che frequentano la scuola pubblica, non è cittadino italiano: 271.857 frequentano la Scuola primaria, 180.515 la secondaria di II grado, 169.963 quella di I grado. I più numerosi sono i rumeni, poi gli albanesi e i marocchini. Sul totale di 736.654, oltre il 44% è un immigrato di seconda generazione; nell’a.s. 2010/11, gli alunni stranieri di seconda generazione erano 300mila, pari al 42,2% degli studenti stranieri, e nell’a.s. 2009/10 il 13,6%. Pur non sottovalutando la funzione delle altre istituzioni statuali, riteniamo che sia la Scuola il principale riferimento delle famiglie degli immigrati, almeno per ciò che attiene alla progettualità e alla speranza nel futuro; la Scuola rappresenta il primo luogo di integrazione culturale, sociale e civile: la promessa di una vita normale.

° Come può uno scoglio arginare il mare?
Il Portavoce Nazionale Rete degli Studenti Medi pone questa domanda retorica, sulla portata dei provvedimenti per la Scuola proposti dalla ministro, e mentre indice manifestazioni studentesche per il prossimo 11 ottobre, avanza queste proposte:
“Se c’è la volontà di migliorare la scuola e la didattica lo si faccia ripensando la struttura dei cicli, nella direzione di un biennio unitario e di maggiore flessibilità dei corsi di studio. Si ripensi la valutazione immaginando un sistema inclusivo, che recuperi le carenze e non che punisca le difficoltà, magari partendo dall’abolizione delle rimandature a settembre, inutili e costose, figlie di un’ idea di scuola degli anni ’50. Se questo provvedimento resta senza seguito sarà una goccia nell’oceano, e i problemi resteranno sostanzialmente intatti. Apprezziamo il segnale, dopo tanti anni di silenzio, ma non ci basta. Adesso si abbia il coraggio di mettere davvero la scuola al centro delle politiche statali, investendo e ascoltando le idee degli studenti, senza paura. Noi stiamo scrivendo la nostra idea di scuola. Vogliamo poter leggere il futuro. L’11 Ottobre saremo in piazza proprio per questo”. (Fonte: Dazebao.org – 16.09.2013)

° Freschi di stampa, per gli insegnanti di Sostegno
-Edito da La Tecnica della scuola, il libro:“Bes e inclusione”, di Claudio Beretta, si propone di dare indicazioni pratiche per la progettazione e la realizzazione di attività inclusive a livello di classe (PDP) e di istituto (PAI), quali sono previsti dalla C.M. n. 8/2013, applicativa del D.M. del 27/12/2012, relativa agli strumenti d’intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali.
-Edito dalla Simone Libri, il libro: “Test commentati per le prove di ammissione ai corsi di specializzazione”, a cura di Leonardo Maiorca, verte: sulle competenze socio-psico-pedagogiche e didattiche; su empatia e intelligenza emotiva, creatività e pensiero divergente; sulle competenze organizzative e giuridiche correlate al regime di autonomia delle istituzioni scolastiche; sulle competenze linguistiche e comprensione dei testi.

° Orientascienze per i docenti: Premio nazionale Didattica della Scienza
Il bando, unitamente alla Scheda di Progetto, è pubblicato sul sito del MIUR.
I destinatari del Premio sono i docenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado che parteciperanno con un gruppo di studenti o una classe a nome dell'istituto di appartenenza. Le attività richieste rientrano in tre tematiche: “Orientamento verso la scienza e la tecnologia”, “Scienza e tecnologia” e “Scuola 2.0” e dovranno consistere in uno o più percorsi con particolare riferimento al segmento dell'istruzione tecnico-professionale, e all'orientamento di genere. I percorsi dovranno avere natura fortemente laboratoriale. Gli interessati dovranno fare pervenire, entro il 27 settembre prossimo la Scheda del progetto a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (Comitato per lo Sviluppo della Cultura Scientifica e Tecnologica – D.G. per gli Ordinamenti scolastici e per l'autonomia scolastica), con oggetto – Premio didattica della Scienza 2013. La documentazione richiesta dal bando dovrà pervenire entro il 4 ottobre 2013 a: MIUR, Comitato per lo Sviluppo della Cultura Scientifica e Tecnologica – Direzione Generale per gli Ordinamenti scolastici e per l'autonomia scolastica – Via Ippolito Nievo, 35 – 00195, ROMA

° Avvio A.s. 2013/2014: aggiornamento Anagrafe Nazionale degli Studenti
Riportiamo un Avviso della D.G. per gli studi, la statistica e i sistemi informativi
A partire dal 16 settembre 2013 vengono rese disponibili sul SIDI, per tutte le scuole statali e non statali primarie, secondarie di I e II grado, le relative funzioni di aggiornamento, da completare improrogabilmente, entro il 21 ottobre. Come per il passato, tali attività di aggiornamento, riguardanti i dati di frequenza degli alunni (composizione delle classi, tempo scuola, indirizzi di studio, ecc.), possono essere effettuate attraverso una delle due seguenti modalità operative: trasmissione di flussi (per scuole che utilizzano i sistemi applicativi locali); caricamento diretto sul SIDI, utilizzando la funzione di Shift, che consente lo “scorrimento” delle posizioni dei singoli alunni dall'a.s. 2012/13 all'a.s. 2013/14… Al termine della trasmissione dei dati e indipendentemente dalla modalità adottata, la scuola deve comunicare al SIDI la conclusione delle attività, utilizzando l’apposita funzione (“Chiusura attività”)…. Dopo questa fase, la scuola può effettuare in corso d’anno gli aggiornamenti puntuali in Anagrafe, secondo una delle seguenti modalità: Aggiornamento diretto nel SIDI; Aggiornamento sincronizzato con il sistema locale, su tecnologia web services (per i pacchetti che dispongono del servizio). … A partire dal 16 settembre è disponibile, nell’Area dei procedimenti amministrativi, la guida operativa che illustra nel dettaglio l’intera procedura.

° Il CIDI di Palermo ha trenta anni
Nel pomeriggio di lunedì 23 settembre, i soci si incontreranno presso l’I. C. “Giovanni XXIII - G. Piazzi” via M. Rutelli. Interverranno: l’assessore Barbara Evola, il direttore USR Sicilia Maria Luisa Altomonte, e i professori Cristina Morrocchi e Silvio Vitellaro.
Terranno comunicazioni: Giuseppe Bagni, presidente CIDI nazionale, “Accogliere attraverso il curricolo”; Giancarlo Cerini, Ispettore MIUR, “La scuola dell'inclusione”; Maurizio Muraglia, già Presidente CIDI Palermo, “La scuola dei significati”. Organizzazione e coordinamento a cura di Valentina Chinnici, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Info: 331 2306049, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Il CIDI è un punto di riferimento per tutte le avanguardie degli insegnanti e laa sua sigla (Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti) esprime, coniugandole, l’idea di Iniziativa e quella di Democrazia: due dei riferimenti ideali dei docenti nella loro attività professionale.

° La privacy nelle comunicazioni sui siti internet delle scuole
Il Garante per la privacy raccomanda cautela, per proteggere i dati riservati
A volte, per ragioni di praticità i dd.ss. privilegiano la comunicazione sul proprio sito, dimenticando però che i dati sensibili degli utenti sono coperti da privacy. E lo sono, a buona ragione, le informazioni sull'appartenenza etnica o religiosa e quelle sui pagamenti di rette e contributi, a maggior ragione, le informazioni circa il ritardo eventuale nei pagamenti. Nello stesso errore incorrono gli ufficio dell’ente locale quando pubblicano on line le graduatorie degli utenti di servizi scolastici gratuiti includendo negli elenchi nomi, indirizzi, titolo in base al quale l’utente fruisce d iun determinato servizio. E accaduto anche che nei siti e nelle bacheche scolastiche sia stato possibile leggere graduatorie con l’indicazione dei recapiti privati del personale. (Fonte: Il Messaggero – 12 settembre 2013)

° L’idea è che i dd.ss. debbano formarsi alla Scuola nazionale di amministrazione
Nel nuovo modello di reclutamento– che nasce dalle macerie del recente concorso - la Ministro Carrozza mette in campo la prestigiosa struttura nazionale.
Negli anni Settanta e Ottanta, non pochi presidi giungevano a dirigere le scuole per preclare virtù culturali: pedagogisti, classicisti, umanisti. Poi, pian piano, emerse la necessità che i dirigenti avessero anche altre competenze, e ai primi si affiancarono dirigenti di formazione tecnica ed economica che curavano di acquisire anche le competenze dei predecessori, in una sintesi che non va perduta nel futuro. I dirigenti pubblici passano per la Scuola Nazionale di Amministrazione. Perché non anche quelli preposti alle scuole? Superata un preselezione (e pagando una somma a copertura delle spese per il corso/concorso), gli insegnanti candidati alla dirigenza dovranno frequentarvi un corso di formazione (6 mesi ?) e affrontare un esame.

° Sedi, alunni, classi, dotazioni organiche del personale docente - A.S. 2013/14
Ancora un pubblicazione tempestiva e utile della Direzione Generale per gli Studi, la Statistica e per i Sistemi Informativi – Servizio Statistico. Ne riportiamo alcuni dati.
Fornisce un’anticipazione dei dati al 10.09.2013, con riferimento alle principali grandezze della Scuola statale. I dati della scuola paritaria riguardano l’a.s. concluso: 13.847 scuole (il 72% per l’infanzia) e poco più di un milione di alunni. Il conclusione, il focus segnala la questione cruciale: nell’ultimo quinquennio (dal tandem Tremonti-Gelmini in poi) a fronte dell’incremento (+2) di alunni, la scuola ha perduto classi (-2 %), e posti nell’organico di fatto (-12 %). Attualmente le scuole statali sono 8.644 (41.483 sedi con codice meccanografico proprio): Piemonte 589; Lombardia 1.149; Veneto 613; Friuli 172; Liguria 191; Emilia Romagna 539; Toscana 483; Umbria 150; Marche 245; Lazio 768; Abruzzo 207; Molise 82; Campania 1.030; Puglia 690; Basilicata 141; Calabria 393; Sicilia 888; Sardegna 314. Ne sono 5782 di Primo ciclo e 2862 di Secondo ciclo. Le frequentano 7.878.661 alunni (divisi in 366.838 classi), dei quali 736.654 con cittadinanza non italiana (180.516 nelle scuole secondarie di II grado). Secondo un dato previsionale, gli alunni disabili dovrebbero essere 207.244. Nel focus del Servizio statistico sono riportati numerosi grafici e numerose tabelle; vi si legge, tra altro, la distribuzione per indirizzo secondario di II grado e per anno di corso dei 2.580mila alunni (il 46,8% frequenta i licei e il 32% i tecnici) e la distribuzione regionale degli alunni con disabilità. Quanto ai posti in organico di fatto del personale docente – dato, questo, particolarmente utile a quanti, la primavera prossima, aggiorneranno la collocazione nelle GaE o vi si iscriveranno –, ecco la tabella di distribuzione regionale attuale (posti comuni e Sostegno) per livello scolastico

REGIONE INFANZIA PRIMARIA I GRADO II GRADO TOTALE
PIEMONTE 6.603 17.539 11.558 15.318 51.018
LOMBARDIA 10.574 40.622 25.031 29.496 105.723
VENETO 4.400 19.705 13.346 17.199 54.650
FRIULI 1.715 4.701 3.049 4.350 13.815
LIGURIA 1.896 5.493 3.691 5.146 16.226
EMILIA ROMAGNA 4.861 17.073 10.083 15.397 47.414
TOSCANA 5.827 13.772 8.687 13.769 42.055
UMBRIA 1.663 3.547 2.350 3.550 11.110
MARCHE 3.073 5.956 3.955 6.631 19.615
LAZIO 7.924 24.262 15.776 21.905 69.867
ABRUZZO 2.749 5.073 3.823 5.536 17.181
MOLISE 646 1.305 936 1.519 4.406
CAMPANIA 12.968 24.956 21.347 28.297 87.568
PUGLIA 7.896 15.977 12.439 19.677 55.989
BASILICATA 1.224 2.520 1.938 2.906 8.588
CALABRIA 4.305 9.190 7.062 9.900 30.457
SICILIA 9.622 21.347 17.794 21.983 70.746
SARDEGNA 2.943 6.514 5.051 7.389 21.897
ITALIA 90.889 239.552 167.916 229.968 728.325


Di seguito, la tabella di distribuzione regionale previsionale del Sostegno, per livello scolastico:

REGIONE INFANZIA PRIMARIA I GRADO II GRADO TOTALE
PIEMONTE 585 2.364 1.981 1.780 6.710
LOMBARDIA 1.050 6.016 4.124 1.939 13.129
VENETO 493 2.927 2.224 1.468 7.112
FRIULI 141 452 377 265 1.235
LIGURIA 175 917 664 562 2.318
EMILIA ROMAGNA 443 2.446 1.637 1.777 6.303
TOSCANA 450 1.638 1.225 1.147 4.460
UMBRIA 118 537 380 375 1.410
MARCHE 299 959 681 840 2.779
LAZIO 1.225 5.226 3.273 2.812 12.536
ABRUZZO 276 870 719 696 2.561
MOLISE 87 262 184 240 773
CAMPANIA 1.191 4.820 4.123 3.459 13.593
PUGLIA 801 2.794 2.212 2.700 8.507
BASILICATA 86 330 268 330 1.014
CALABRIA 356 1.553 1.002 1.068 3.979
SICILIA 983 3.925 3.167 1.982 10.057
SARDEGNA 297 998 824 796 2.915
ITALIA 9.056 39.034 29.065 24.236 101.391