Tutte le notizie

° L’ANIEF continua a marcare il percorso del buon senso del buon diritto e della consequenzialità logica.
Un commento alla decisione del Tar Lazio di ammettere, con riserva, al concorso a cattedre, una professoressa di ruolo assistita dal nostro Ufficio legale.

Qual è il senso logico e l’equità della disposizione che esclude dal concorso i docenti di ruolo nella scuola, a differenza di chi è impiegato nei ruoli di altre amministrazioni statali, o di chi insegna, da abilitato, nelle scuole paritarie ? Ci resta incomprensibile il fatto che i responsabili della politica scolastica e i funzionari preposti all’amministrazione della Scuola continuino a prendere granchi. Si pensi alle ripetute sconfitte subite, ad opera dell’ANIEF, sull’inserimento “a pettine” nelle G.E., sugli scatti di carriera biennali del personale con contratto a t.d., sulla illegittima reiterazione dei contratti a t.d., e sulla ammissibilità, al concorso, di non abilitati che si siano laureati negli ultimi dieci anni. Ora si accendono i riflettori sul concorso dd.ss. in Molise. La gestione del concorso l’avevamo criticata, fin da subito, e avevamo detto che si rischiava di dover rifare tutto. Ci resta incomprensibile ! Il sindacato più giovane è’ quello che dice “il re è nudo”. Nessuno altro si accorge dell’inefficienza del MIUR ? In Lombardia, il concorso è stato annullato; adesso il Tar del Molise annulla l'intera procedura concorsuale, accogliendo un ricorso (Fonte: la Repubblica 9 dicembre), e secondo gli avvocati dei ricorrenti: "In quasi tutti gli uffici scolastici regionali interessati dal concorso per il reclutamento di circa 2.700 dirigenti scolastici sono stati sollevati i vizi già accertati con la sentenza del Tar Molise".

° Una Direttiva Ministeriale sulle iniziative per l'inclusione scolastica. E’ mantenuto il rapporto: un insegnante di sostegno ogni 2 alunni disabili
La direttiva (6 dicembre) si sofferma su: - Potenziamento della cultura dell’inclusione scolastica; - valorizzazione della funzione del docente di sostegno; - interventi personalizzati per alunni con Bisogni Educativi Speciali; - potenziamento dei Centri Territoriali di Supporto istituiti presso scuole polo.

Il numero degli alunni con disabilità per l’anno scolastico 2011/2012 è stato di 215. 590 (nel 2010/11 erano 208.521). Gli insegnanti per il sostegno che, nell’a.s. 2010/11, hanno raggiunto le 96.089 unità (nella sola scuola statale), pari al 12,1% del personale docente, nell’a.s. 2011/20 sono oltre 98.000, con una percentuale del 12,8% rispetto all’intero corpo docente.
Quanto al settore università, sono tangibili gli effetti positivi della legge 17/1999: il numero degli iscritti nelle università nel 2000/2001 era 4.816. Nell’anno accademico 2010/2011 sono stati 14.171. La Direttiva suggerisce che le scuole individuino, per gli che abbiano Bisogni Educativi Speciali, percorsi didattici personalizzati, e si sottolinea il ruolo dei CTS (Centri Territoriali di Supporto) che operano a supporto delle scuole offrendo consulenza sulle nuove tecnologie per l’inclusione, coordinandosi con Province, Comuni, Municipi, Servizi Sanitari, Associazioni delle persone con disabilità e dei loro familiari, Centri di ricerca, di formazione e di documentazione. L’elenco dei CTS e dei CTI (Centri Territoriali per l’Integrazione) è adesso disponibile in un nuovo portale che include i siti Handytecno ed Essediquadro, rispettivamente dedicati agli ausili ed al servizio di documentazione dei software didattici.

° Fra il 2001 e il 2011, il personale scolastico ha subito una flessione del 10,5%
Il salone dei ritratti: 2001 Letizia Moratti; 2006 Giuseppe Fioroni; 2008 Maria Stella Gelmini; 2011 Francesco Profumo. Quello più inquietante è certamente il terzo: dichiarava che la riduzione del personale può non abbassare la qualità della Scuola!
In audizione presso la VII Commissione della Camera La Ragioneria generale dello Stato ha reso noti i numeri del dimagrimento: in dieci anni si è passati da 1.131.027 persone in servizio a 1.011.413, con diminuzione del 7,7% dei prof. (da 865.950 a 799.185), e del 21% di Ata (da 258.965 a 204.237). Tra i dd.ss. il taglio è stato di circa 1500 unità (adesso sono circa 8mila). La riduzione complessiva del personale, nella media tra docenti e Ata, va oltre il 10%, distante dal 17% di riduzione della dotazione organica prevista da Tremonti. Il effetti, in attuazione del d.l. 25 giugno 2008, n.112 convertito dalla legge 6 agosto 2008, n.133 (la finanziaria 2008), nel 2009/2010 era prevista la riduzione di 46.267 posti (quella effettuata è pari a 44.343 posti) e nel 2010/2011 era prevista la riduzione di 29.727 posti (è stata effettuata di 18.633); in questo 2011/2012 si prevedeva la riduzione di 33.843 posti, e ne sono stati tagliati 25.019.
Se non ci sarà una svolta decisa nella politica scolastica, il rapporto tra numero di studenti e numero dei docenti probabilmente crescerà ancora (da alcuni anni, la popolazione degli alunni è sostanzialmente stabile nel numero, e in atto assomma a 7,7 milioni) condizionando in negativo la qualità dell’offerta formativa. (Fonte: latecnicadellascuola.it - 6/12/12)

° Assistenti di lingua italiana all'estero - Selezione a.s. 2013/2014
Diamo notizia della Nota MIUR (prot. n. 16604, 4 dicembre 2012) che comunica i posti di Assistente - in Austria, Belgio, Francia (ben 169), Irlanda, Germania, Regno Unito, Spagna -, distinti per ordine e grado di scuola. Domande, entro il 12 gennaio.

Le domande vanno compilate e inoltrare on line dal sito del MIUR, nel periodo tra il 12 dicembre 2012 e il 12 gennaio 2013 (WWW.TRAMPI.ISTRUZIONE.IT/ASL). La Nota, emanata da DIPARTIMENTO PER LA PROGRAMMAZIONE E LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE, FINANZIARIE E STRUMENTALI DIREZIONE GENERALE PER GLI AFFARI INTERNAZIONALI UFFICIO V – AUTORITÀ DI CERTIFICAZIONE FONDI STRUTTURALI E COOPERAZIONE BILATERALE PAESI UE, si legge nel sito istituzionale del MIUR (www.istruzione.it); reca due allegati. Si può richiedere, a pena di esclusione, un solo Paese. Per concorrere ai posti per assistenti di lingua italiana offerti da paesi dell’unione europea a studenti universitari di cittadinanza italiana occorre non avere compiuto (al 12 gennaio 2013) i trenta anni di età, e avere sostenuto almeno 2 esami universitari della Lingua e/o Letteratura del Paese per il quale ci si candida. Possono partecipare alla selezione gli studenti italiani iscritti a un corso di Laurea vecchio ordinamento (ex D.M. 341/90), o a corso di Laurea specialistica (ex D.M. 509/99) dall’A.A. 2008/2008; anche sono ammessi i neolaureati vecchio ordinamento o con laurea specialistica/magistrale conseguita dal 1° giugno 2012 (la prima iscrizione non deve essere antecedente all’A.A. 2006/07, e il Bando specifica i corsi di laurea per i quali questa condizione vale). Sono esclusi dalla selezione coloro che abbiano esercitato già la funzione di assistenti con nomina del MIUR, o che abbiano rinunciato, senza validi documentati motivi, a incarico già assegnato; i candidati non devono essere legati, nel periodo settembre 2013 – maggio 2014 da rapporto di impiego o lavoro con amministrazioni pubbliche.
Il designati avranno il compito di affiancare, per un anno, i docenti di Lingua italiana in servizio nelle istituzioni scolastiche del Paese di destinazione, fornendo un contributo alla promozione della nostra lingua e cultura, e all’apprendimento di esse; saranno impegnanti per la durata settimanale di 13 ore circa (con compenso variabile, a seconda del Paese di destinazione).

° I candidati al concorso a cattedre controllino costantemente la data delle prove
La raccomandazione (6 dicembre 2012) è del MIUR: “Si invitano i candidati a voler controllare il calendario fino alla data prevista per lo svolgimento della prova.
Venerdì 7 sono state inserite modifiche che gli interessati possono leggere sul sito www.istruzione.it. Aleggia lo spauracchio dei disguidi verificatisi nei due precedenti concorsi, quello per dd.ss. e quello per il TFA. Il Coordinamento scuole Roma sfiderà il Ministro Profumo, nel pomeriggio del prossimo 13 dicembre, a risolvere alcuni dei quiz ufficiali predisposti per la preselezione del concorso a cattedre (Fonte http://www.mainfatti.it ). Questa del Coordimento appare come una provocazione, e però dovrebbe essere prassi normale e dovuta (lo è per i valutatori che predispongono i test) che i responsabili della procedura concorsuale si facciano un’idea precisa della fattibilità docimologica delle prove. Ma ciò che è ovvio diventa, nel nostro Paese, straordinario. Profumo ci proverà ? Ci ha provato ? Ha provato, il super rettore (tale è, agli occhi di Monti) - che valorizza la Scuola mettendo a concorso 12mila cattedre, a fronte dei 130mila docenti precari che in atto fanno andare avanti le scuole – a giocarsi il posto di lavoro, nei 60 secondi utili a leggere e a rispondere al quesito da Settimana enigmistica ?

° La permanenza di soprannumerari condizionerà le immissioni in ruolo
Il quotidiano ItaliaOggi così valuta la questione soprannumerari/assunzioni.

“Troppi soprannumeri, niente assunzioni. Il governo ha congelato le immissioni in ruolo residuali di Ata e docenti. Gli esuberi del personale docente mettono in stand by le immissioni in ruolo del personale Ata. E rallentano anche quelle dei docenti precari. Perché per ogni docente in esubero da ricollocare il ministero dell'economia preclude una immissione in ruolo… Il primo nodo da sciogliere riguarda le immissioni in ruolo del personale Ata sui posti che non sono stati occupati dai docenti inidonei. Sebbene il demansionamento fosse stato previsto su base volontaria, e quindi non tutti i posti siano stati coperti, il ministero dell'economia non ne vuole sapere di dare l'ok per disporre immissioni in ruolo sui posti rimasti vuoti. E poi c'è il problema dei 9mila esuberi tra il personale docente, che precludono le immissioni in ruolo in ragione dello stesso numero di cattedre. … Oltre la metà di questi è costituita da insegnanti tecnico pratici diplomati delle scuole superiori. Che non possono essere ricollocati nella scuola dell'infanzia e primaria perché non hanno il titolo giusto. Nonostante ciò, via XX settembre tiene in stand by altrettante disponibilità presso questi ordini di scuola. (Fonte: C. Forte - 4/12/12)

° Lo sblocco degli scatti di stipendio per il personale della Scuola. A quale costo.
Il costo sarà l’assottigliamento progressivo del Fondo per il miglioramento della offerta formativa (MOF) su cui si effettua la contrattazione integrativa di istituto.
La progressione di anzianità ai fini economici negli anni 2010,2011,2012 è stata bloccata per effetto del dl n. 78 del 2010; lo stesso decreto ha, comunque, stabilito di riservare al settore Scuola una percentuale delle risorse (di cui all’art.64 comma 9 legge n. 133/2008) derivanti da economie certificate di spesa realizzate nel settore. Per il recupero degli scatti di carriera del personale scolastico relativi al 2011, il MIUR ha reperito i necessari 93 milioni; così: 31 milioni derivanti da economie accantonate nell’a.s. 2009/2010; 55 milioni, da economie nell’a.s. 2010/2011; 7 milioni, dalla mancata distribuzione di economie FIS a.s. 2011/2012. Invece, per il recupero degli scatti di carriera del personale scolastico relativi al 2012, il MIUR ha calcolato occorrano importi superiori, e si orienta ad attingere anche dal MOF; questo, tuttavia, non potrà essere depauperato perché è la fonte di finanziamento degli istituti contrattuali (incomprimibili, perché ridotti all’osso) del trattamento accessorio del personale. Queste le intenzioni del Governo; la controparte sindacale non ha, in merito, una posizione univoca.

° La normativa sul limite di assenze degli studenti
Nelle scuole di istruzione secondaria di secondo grado, questi sono i giorni caldi della protesta studentesca, con qualche ragione aggiuntiva rispetto agli altri anni. Poiché alcune iniziative interrompono l’attività didattica, è utile segnalare le norme sul limite (anche per classi terminali) di assenze ai fini della validità dell’anno scolastico.
Rif.: D.P.R. n.122/2009, art.14, comma 7. “Ai fini della validità degli anni scolastici - compreso l’ultimo anno di corso - per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del c.di c.,la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale di ciclo”. Nel tentativo di salvaguardare la validità dell’a.s. i dd.ss. provano a fare rientrare nel “diritto di assemblea” qualche iniziativa degli studenti; in ciò è bene ricordare le norme vigenti sulle Assemblee studentesche. Rif. D.lgs. n. 297/1994. “Art.12- Diritto di assemblea. 1. Gli studenti della scuola secondaria superiore e i genitori degli alunni delle scuole di ogni ordine e grado hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola…”. Art. 13- Assemblee studentesche. …2. Le assemblee studentesche possono essere di classe o d’istituto. 3. In relazione al numero degli alunni e alla disponibilità dei locali l'assemblea di istituto può articolarsi in assemblea di classi parallele…. 6. E' consentito lo svolgimento di una assemblea di istituto ed una di classe al mese nel limite, la prima, delle ore di lezione di una giornata e, la seconda, di due ore…. Altra assemblea mensile può svolgersi fuori dell'orario delle lezioni, subordinatamente alla disponibilità dei locali. Alle assemblee di istituto svolte durante l'orario delle lezioni, ed in numero non superiore a quattro, può essere richiesta la partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici, indicati dagli studenti unitamente agli argomenti da inserire nell'ordine del giorno. Detta partecipazione deve essere autorizzata dal consiglio d'istituto. 7. A richiesta degli studenti, le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per lo svolgimento di attività di ricerca, di seminario e per lavori di gruppo. 8. Non possono aver luogo assemblee nel mese conclusivo delle lezioni. All'assemblea… possono assistere, oltre al preside o suo delegato, i docenti che lo desiderino”.
Sempre con riferimento a questo periodo di proteste, ritenendo che i genitori degli studenti possano avervi una funzione decisiva, precisiamo che essi hanno diritto di riunirsi in assemblea di classe e/o di istituto per discutere anche i problemi scolastici più generali (artt. 12 e 15 del su citato D.lgs. n.297/1994. Hanno titolo a convocare l'assemblea dei genitori i rappresentanti di classe eletti nei consigli di classe; al d.s. chiederanno autorizzazione ad usare i locali scolastici. D.s. e docenti possono partecipare con diritto di parola alle assemblee.
Fonte: http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/hub/urp/scuola)

° Concorso scientifico nazionale: “Scienza, tecnologie e longevità”
Al “TORRICELLI-WEB”, indetto per l’a.s. 2012/13, possono partecipare gruppi (min.3, max.5) di studenti del IV e/o quinto anno delle scuole secondarie di II grado.

Ciascun gruppo avrà un proprio tutor (un insegnante della scuola frequentata). Ai partecipanti si chiede di illustrare aspetti della ricerca scientifica e tecnologica che abbiano riferimento all’aspetto qualitativo della longevità. Il modulo di adesione si può scaricare dal sito del MIUR.
Info: “Liceo Torricelli, Faenza - TEL. 0546/21740 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

° Il Content and Language Integrated Learning (CLIL)
Dopo la pluriennale sperimentazione avviata dal ministro Moratti, questa metodologia è adesso attuata in forma curricolare. Avviata la formazione dei docenti

Da quest’anno scolastico, l’insegnamento di una materia in lingua straniera è realizzato nelle classi terze dei Licei Linguistici; a seguire saranno coinvolte le classi successive e le classi quinte degli altri Licei e degli Istituti Tecnici. Sulle modalità di attuazione - informa l’Ufficio Stampa del MIUR - sono in preparazione apposite norme transitorie e linee guida. “L’Italia è stato il primo Paese ad avere inserito questa importante innovazione metodologica nell’ordinamento, grazie alla Riforma delle Scuole Superiori del 2010 che ha disegnato i nuovi Licei e gli Istituti Tecnici. Nell’anno scolastico 2013/2014 nelle classi quarte dei Licei Linguistici la didattica si svilupperà con una seconda disciplina insegnata in un’altra lingua straniera. In tutti gli altri Licei e negli Istituti Tecnici, gli insegnamenti CLIL saranno attivati nelle classi quinte nell’anno scolastico 2014/2015”. L’anno scorso sono stati 16.000 gli insegnanti che hanno dato la disponibilità alla frequenza dei corsi. I primi ad essere chiamati per essere formati sono i docenti dei Licei Linguistici (circa 1.000 frequenteranno i corsi metodologico-didattici presso le università e 2.750 frequenteranno i corsi linguistici). “Per gli insegnanti” – è scritto nel comunicato stampa - il percorso rappresenta un’opportunità di crescita professionale che non è limitata al solo potenziamento della lingua straniera e all’apprendimento della metodologia CLIL, ma che sviluppa anche le seguenti competenze: - elaborazione di materiali in lingua straniera, a partire dalle risorse presenti in rete; - studio della didattica attraverso le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC), anche con l’utilizzo delle Lavagne interattive multimediali; - partecipazione a network internazionali di docenti CLIL attraverso scambio di materiali ed esperienze.

 

° Il bando per i TFA “speciali”, entro Natale?
Lo ipotizza il senatore Pittoni, capogruppo della Lega nella VII commissione del Senato. Si tratta di corsi abilitanti più brevi di quelli ordinari, riservati a coloro che hanno maturato servizio di insegnamento nelle scuole per non meno di 360 giorni; vi accederanno senza affrontare la prova preselettiva. Riportiamo da TuttoscuolaNews.
Ne dà notizia il sen. Mario Pittoni (Lega) con un comunicato…. “Con il parere del Consiglio di Stato, la cui trasmissione al ministero dell’Istruzione è data per imminente, diventa concreta la possibilità di avere i TFA speciali entro la fine dell’anno, forse addirittura nei termini che avevo discusso con il ministro Profumo all’inizio del suo mandato, riferiti cioè ai 360 giorni di servizio…. Parametri diversi, se assunti senza cautele, alimentano il rischio di contenziosi volti a far risaltare il profilo professionale definito e stabilito dai contratti stipulati con i docenti delle graduatorie della III fascia d’istituto. E la Direttiva europea 36/2005 CE stabilisce che 3 anni di esperienza professionale sono assimilati a un titolo di formazione. Ho quindi raccolto anche la disponibilità di Luigi Fiorentino, capo di gabinetto del ministro, a rivedere la scelta».
(Fonte: TuttoscuolaNEWS n.563, 30 novembre 2012)

 

° Non poteva che essere così. La magistratura amministrativa si riserva di decidere
E il Tar Lazio ammette con riserva alcuni ricorrenti, professori di ruolo nello Stato; l’ANIEF ancora una volta fa largo alla logica, al buon senso e al buon diritto.

A parte la fondatezza giuridica, il semplice buon senso ci aveva allarmato: docente di ruolo nelle scuole statali, che voglia concorrere per un diverso ordine di scuole, escluso dal concorso; abilitato docente nelle scuole paritarie, o impiegato nei ruoli di amministrazioni statali che non siano la scuola, ammesso al concorso. Ma i giudici amministrativi, riservandosi la decisione di merito, intanto, ammettono alla prova una nostra collega, assistita dal nostro ufficio legale.

 

 

° Il quaderno Di.S.A.L “Indicazioni nazionali”
Il nuovo quaderno, il terzo, ne fornisce una riflessione critica e sistematica
Può essere richiesto (prezzo 11 euro): * on line, a Pubblicazioni DiSAL; * alla sede nazionale (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.); presso le librerie; all’Editrice La Scuola (www.lascuola.it).
 

° A che punto siamo con il Simulatore della prova preselettiva, dopo le proteste
Il Ministro non deflette dalla decisione: è troppo accorto per mettersi nella difficoltà in cui incappò in occasione del concorso a DD.SS. la Gelmini: pubblicato l’esercitatore con le risposte (che a torto riteneva corrette) dovette in seguito alla segnalazioni dei candidati, eliminarne quasi mille, e subì un ricorso alla magistratura amministrativa.

Non c’è due senza tre. Dopo aver colpito la preselettiva del concorso a dd.ss. e quella del TFA ordinario, la Maledizione delle prove a risposta multipla è tornata. Questa volta, il problema è che i privati hanno dato a conoscere quelle risposte che il MIUR fornisce in forma implicita: il Simulatore restituisce a chi si sta esercitando l’elenco delle risposte date, evidenziando la risposta in verde, se corretta e in rosso, se errata, visualizzandole indipendentemente dal risultato ottenuto. Non è possibile avere l’archivio dei quesiti in formato pdf con le risposte esatte. Il motivo ufficiale ? L’ esercitazione si trasformerebbe in un puro esercizio mnemonico. E’ una motivazione assurda, se consideriamo la mole dell’archivio: soltanto gli emuli del dott.Inardi (lo ricordate ? Il moderno Pico della Mirandola) avrebbero una potenza mnemonica utile a ricavare tale vantaggio. E, in ogni caso, così monco, come Profumo ha stabilito che sia, l’esercitatore perde gran parte della sua utilità:

° Le parole del prof. Salvatore Settis, sulla Scuola
Intervenendo alla puntata del 3 dicembre, su RaiTre (alla trasmissione “Che tempo che fa”), il professore ha avuto calde parole di gratitudine verso gli insegnanti e ha archiviato le ridicolaggini sul loro presunto “corporativismo”. Riportiamo le parole.

“La scuola, lo diceva già Calamandrei, è un organo costituzionale; ma di questo anche i Ministri si sono dimenticati da un pezzo anche se continuano a giurare fedeltà alla Costituzione”. “Bisogna restituire agli insegnanti il senso della dignità del lavoro che fanno, ma questo non glielo si dà certamente accusandoli di corporativismo. D’altronde i due Paesi al mondo in testa alle classifiche sono Finlandia e Corea del Sud, paesi accomunati da una grande considerazione sociale nei confronti dei docenti”.

° Qualche passaggio sulla Scuola, nel programma del Movimento 5 Stelle siciliano
LATECNICADELLASCUOLA.IT (3 dicembre 2012) ne riporta alcuni dei punti programmatici

1. Abolizione della legge ex Aprea (DL 953 inserimento dei privati nelle scuole pubbliche, chiamata diretta dei docenti da parte dei presidi). 2. Abolizione della legge Gelmini. 3. Pagamento di tutte le attività di presenza oltre le 18 ore (collegio dei docenti, consiglio di classe, ricevimento genitori, riunioni disciplinari, ecc.). 4. Annullamento della riconversione obbligatoria sul sostegno dei docenti soprannumerari. 5.Obbligo per le scuole private parificate di assumere il personale dalle G.A.E. 6. Riconoscimento della professione docente come usurante. 7. Elezione diretta del preside da parte del collegio docenti e di tutto il personale.
Il primo punto crediamo contenga un refuso, perché il ddl c.d. “ex Aprea” non è legge (e comunque la proposta in discussione in VII Commissione Senato non propone la chiamata diretta dei docenti). Il punto n.5 è formidabile, propone una cosa che abbiamo sempre auspicato perché moralmente doverosa e ineccepibile razionalmente. Il punto n.7 è già presente in una proposta di legge presentata il 25 febbraio 2011 dagli onorevoli (PD) Laratta e Marini (all’art.2 recita, tra altro: “Art.2 Elezione del preside tra i docenti superiori, di cui all'articolo 4, iscritti all'albo regionale di cui all'articolo 5 da parte del consiglio d'istituto; qualora risulti eletto un docente appartenente a un'altra istituzione scolastica, l'elezione si configura come utilizzazione per la durata del mandato. Nomina del preside eletto con decreto del direttore dell'USR. Durata della carica di preside per un massimo di tre anni per mandato e per non più di due mandati ed esonero dall'insegnamento per la durata del mandato”. Latecnicadellascuola.it reca, il medesimo giorno 3 dicembre, anche un breve articolo sulle attese che la Scuola si attende dal Pd se dovrebbe andasse al governo: “Sul merito per esempio e sulla valutazione sia degli insegnanti e sia della scuola, quando oltre il 30% dei nostri alunni abbandonano o si disperdono, cosa ci dirà? E sull’obbligo scolastico, compresi i programmi, le indicazioni nazionali, che nelle secondarie di primo e secondo grado sono stati ridotti al lumicino e dove la confusione è più che grande, come intenderà intervenire? Ma anche sul famoso maestro unico coi corsi di inglese imposti agli insegnanti per evitare un docente specializzato, si attendono risposte”.