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° Concorso dd.ss. Nervi saldi, e a casa chi sbaglia
Il concorso a dirigenti scolastici nato malissimo è andato avanti peggio. Ora il Tar Lombardia, con sentenza del 18 luglio, ha annullato, su ricorso di candidati esclusi, gli atti relativi alle prove scritte: in sostanza, era possibile leggere il nome di chi aveva svolto la prova, attraverso buste troppo sottili. L’USR si opporrà ma più tempo passa più gravose saranno le conseguenze sulla Scuola e sui candidati.

Inequivocabile il dispositivo dei giudici amministrativi della Lombardia: “… è emerso nitidamente che il contenuto del cartoncino contenente i dati anagrafici dei candidati risulta agevolmente leggibile se posto in controluce, anche all’interno della piccola busta…”. C’è da aggiungere che il Tar ha rilevato un’altra irregolarità procedurale: le operazioni di lettura e correzione degli elaborati non sono state condotte nella modalità del collegio perfetto; insomma il pasticciaccio del concorso dd.ss. del 2005 in Sicilia non ha insegnato nulla. Ciò che è gravissimo è che la selezione dei dirigenti è condotta su un modello inadeguato: -1. prove selettive a risposte multiple che, a differenza di altre prove “strutturate”, verificano obiettivi tassonomici di basso livello, e sono spesso formulate in modo da dare luogo a interpretazione non univoca (sul ricorso presentato dall’ANIEF, il Tar Lazio si pronuncerà il 22 novembre 2012); -2. Alcune procedure seguite dalle Commissioni esaminatrici sono messe in discussione, sotto più profili, da ricorrenti (in Molise, il concorso è stato sospeso, con l’Ordinanza Tar Molise n. 77/2012; il Parlamento si è occupato del concorso del Lazio, gestito da una commissione esaminatrice con dentro, sembra, sindacalisti, e si è occupato anche del concorso in Friuli Venezia Giulia). Per in concorso a dirigenti scolastici in Lombardia, i candidati ammessi alle due prove scritte (coloro che avevano superato i quiz preselettivi) erano stati 996; tutti tornerebbero in gioco. I problemi che si producono da questa gestione del concorso a dd.ss. sono solo un aspetto di una gestione della scuola deficitaria. Le assurdità si stratificano le une sulle altre; non facciamo in tempo a segnalarle e a tradurle in esposti alla magistratura, e altre se ne profilano all’orizzonte. La fatica di Tantalo; il governo emana provvedimenti legislativi di dubbia costituzionalità – come ai tempi di Berlusconi – e questi provvedimenti continuano a produrre effetti nel mentre che si cerca di dimostrarne la nullità. Le ultimissime assurdità si leggono nella spending review (il Governo cerca denaro tra le categorie più deboli): si tagliano fuori i supplenti precari da nomine che il Ministro preferisce conferire a insegnanti soprannumerari, qualunque titolo abilitante abbiano (tanto, a che serve fare lezione ?), e si stabilisce che gli insegnanti permanente inidonei passino a funzioni esecutive di tipo amministrativo (tanto, che se ne fa la Scuola delle loro competenze culturali ?).

° La Circolare Ministeriale n. 61, 18 luglio 2012, sull’organico di fatto a.s. 2012/13
C
oncepita secondo la logica per cui è già una gran concessione se non si procede a nuovi tagli, la C.M. n.61/2012 della D.G. per il personale scolastico è in piena continuità con la linea Tremonti-Gelmini; può essere consultata su www.istruzione.it.
Restano ingessati l’organico dei docenti, quello del personale educativo e quello del quello Ata e poco importa se il numero degli alunni è aumentato. Per i DS e per i DSGA, in agosto si vedrà come il MIUR intenderà gestire la doppia cura dimagrante (tagli per effetto del dimensionamento, e tagli della legge n. 183/2011 in materia di scuole sottodimensionate).

° Pensionamento del personale scolastico: un emendamento alla spending review
Lo ha proposto, unitamente ad altri senatori, la Bastico (PD); riguarda il personale che ha già raggiunto la quota 96, (criterio cancellato dalla Riforma Fornero).
I proponenti chiedono al Governo di modificare la legge n. 214/2011 introducendo, per il personale scolastico, la possibilità di differire al 31 agosto 2012 il termine previsto dalla riforma del sistema previdenziale per la maturazione dei requisiti di pensionamento (si chiede la modifica dell’articolo 24, comma 14, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214). Occorre ricordare che, in gennaio, il Governo aveva accolto, in sede di conversione del decreto-legge 29 dicembre 2011, n. 216, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 febbraio 2012, n. 14, cosiddetto "decreto milleproroghe", un ordine del giorno in tale senso.
(Fonte: La tecnica della scuola – 20 luglio)

 

° Progetto: “L’Italia SottoSopra: la NEVE”
La D.G. per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione dà notizia dell’iniziativa di Educazione alla Sicurezza in Montagna e sulla Neve.
L’iniziativa “L’Italia Sottosopra: la NEVE” vuole educare alla sicurezza in montagna, sulle strade di montagna, sulla neve. E’ dedicata ad allievi della Scuola secondaria di primo grado: 25 alunni, accompagnati da due docenti; due istituzioni scolastiche per provincia. Durata 4 giorni, sulle montagne del bresciano. Le domande di partecipazione, sul modulo di adesione predisposto dal MIUR, a partire dal 1 ottobre 2012 ed entro e non oltre, il giorno 30 ottobre 2012, agli indirizzi di posta elettronica: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
In allegato: scheda di partecipazione; modulo di autorizzazione per uscita attività sportive; modulo di autorizzazione per utilizzo e diffusione di foto e videoriprese.

° Richiesto al Governo un impegno a favore dei Co.co.co. ex Lsu
L’iniziativa, in Parlamento, è dell’On. Alessandra Siragusa (pd).
Chiede al Governo di individuare una soluzione definitiva alla vicenda dei Co.co.co. ex Lsu, “ai fini della tutela dei livelli occupazionali e della garanzia dei redditi di tali lavoratori che devono essere assunti nei ruoli della scuola, ai sensi della normativa nazionale e di quella europea”.

° Annullata la bocciatura: la scuola non aveva provveduto a erogare a un alunno riconosciuto portatore di handicap le ore dovute di sostegno
Lo ha stabilito una sentenza della III sezione bis del Tar Lazio depositata il 5 luglio (6887/2012); l’amministrazione pagherà le spese legali alla famiglia dell’alunno.
Allo scrutinio conclusivo, il consiglio di classe di una scuola secondaria di secondo grado aveva stabilito di non ammettere alla classe successiva un alunno che riportava gravi e diffuse insufficienze in più discipline. Ma… All’alunno, portatore di handicap grave, la scuola non aveva assegnato un docente di sostegno a orario pieno, come invece avrebbe dovuto fare in base al piano educativo (Pei) a lui intestato. I giudici amministrativi hanno preso atto, dunque, di un comportamento omissivo della scuola che ha valutato in modo negativo «senza la precipua considerazione (stante il suo stato di handicappato) della effettiva consistenza della attività di sostegno che era stata ritenuta di indispensabile e precipua rilevanza nel Piano educativo individualizzato predisposto nel corso dell' anno scolastico che si sono ridotte solo alla usufruizione di un esiguo numero (quattro ore di sostegno nell'anno scolastico di cui trattasi)».
(Fonte: Italia Oggi - 17-07-2012)

° Un nuovo tassello al Progetto nazionale Open Data
Le innovazioni nel settore della digitalizzazione stanno dando dinamicità alla P.I. Riportiamo, da Tuttoscuola: “Open Data: prove di democrazia informativa”.

“Da qualche giorno è disponibile sul portale SIDI del Miur, all’interno dell’applicazione ‘Scuola in chiaro’, la nuova funzione che consente alle segreterie scolastiche di caricare i file con le informazioni sulle adozioni dei libri di testo per l’anno scolastico 2012/2013. E’ un altro tassello del percorso di adesione del Ministero guidato da Francesco Profumo al progetto nazionale Open Data, al quale partecipano in diversa misura, intensità e tempi, le Pubbliche Amministrazioni e i principali Enti pubblici, dall’INPS all’ISTAT alla Banca d’Italia. L’intenzione del ministro è quella di digitalizzare e snellire tutto l’iter burocratico legato alla scuola, dalle iscrizioni alle pagelle alle informazioni che servono alle famiglie per orientarsi nella scelta degli studi dei figli. L’idea di fondo che ispira gli Open Data, già molto diffusi negli USA e in Gran Bretagna, è che il grado di democrazia di un Paese si misura anche sulla base della trasparenza delle istituzioni e delle amministrazioni (premessa di quella ‘democrazia deliberativa’ che potrebbe rivitalizzare la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, al di là di quanto consenta di fare la tradizionale democrazia ‘rappresentativa’). Siamo solo all’inizio (il Miur oltre a ‘Scuola in chiaro’ pubblica per ora solo poche altre informazioni relative all’anagrafe delle strutture, agli alunni, al personale e al PON 2007-2013), ma il ministro, che all’interno del governo occupa un ruolo centrale in materia come responsabile dell’Agenda Digitale Italia, è certamente il più interessato a fare del sistema di istruzione e ricerca del nostro Paese il bacino di coltura e la trincea avanzata di un nuovo, più aperto e interattivo rapporto tra i cittadini e le istituzioni”. (Fonte: TuttoscuolaNEWS n.546-16 luglio 2012)
 

° Dal MIUR alle regioni, 103 milioni di euro per la fornitura gratuita di libri scolastici
Saranno spesi, per i prossimo a.s., a favore degli alunni meno abbienti delle scuole dell'obbligo e delle superiori. Ne dà notizia (12 luglio 2012) l’Ufficio Stampa del Miur.
Diamo la ripartizione per Regione, qual è stata stabilita (Decreto n.9/1 della D.G. per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione) secondo la distribuzione degli alunni meno abbienti stimata sulla base della percentuale delle famiglie con reddito disponibile netto inferiore a € 15.494,71. Piemonte 4.345.464; Valle d’Aosta 79.310; Lombardia 7.883.689; Veneto 3.686.385; Friuli Venezia Giulia 1.108373; Liguria 1.418.658; Emilia Romagna 2.457.397; Toscana 2.593.002; Umbria 794.523; Marche 1.270.516; Lazio 4.775.374; Abruzzo 2.172.899; Molise 537.615; Campania 14.027.277; Puglia 7.383214; Basilicata 1.352.697; Calabria 5.063276; Sicilia 14.012.613; Sardegna 2.287.720.

° Se non con ricorsi alla magistratura, come opporci all’indifferenza per i precari?
Tuttoscuola ha pubblicato (16 luglio) una nota arguta sull’ANIEF, che vorrebbe essere ironica; a noi sembra, più che altro, amara e rassegnata: sotto l’ironia, nulla.
Nessuno dovrebbe transigere sulla tutela del lavoro, dei lavoratori, dei giovani; meno che meno ci aspetteremmo rassegnazione da una testata fatta da gente di scuola che apprezziamo. Non riusciamo, però, a capire come ci si possa rassegnare allo status quo. Faccio due esempi.
1. Se il ministro stabilisce che a fare supplenza ci manda non il supplente abilitato, specialista della materia (intanto il proletario intellettuale di gramsciana memoria deve restare affamato) ma qualunque insegnate sia a disposizione già pagato, perché non dire che sta autorizzando ad andare in classe a girarsi i pollici per settimane e mesi ? E in questo caso, qual è la ratio, o il retro pensiero subliminale, di una porcheria del genere, se non quello che la scuola è una cosa inutile e che i ragazzi stanno lì a rovinarsi la vita ? Firmata da I. Illich, una tesi del genere ha dignità culturale, con il timbro della Repubblica è una porcheria. Quando entravo in aula per un’ora – un’ora soltanto, si badi bene, non settimane e mesi si supplenza -, per servizio di supplenza (a completamento del mio orario settimanale) e non riuscivo a intrattenere gli alunni insegnando (perché la mia materia non era nel loro corso di studi), grande era la mia vergogna di stare rubando una porzione di stipendio, e soprattutto (bisognerebbe averne l’esperienza) qual era, palpabile nella mente, sulla pelle di quegli alunni, il pensiero sottinteso ? - “Che ci stiamo a fare, a scuola, noi e lei, professore ?” La moltiplichi per mesi, Ministro Profumo, quella ora di lezione mancata, e calcoli il disastro morale, civile, economico dell’idea che avete avuto.
2) Se il Ministro stabilisce che un insegnante permanente inidoneo passa dalla funzione culturale per cui si è laureato e abilitato a una funzione di tipo amministrativo, qual è la ratio di un provvedimento del genere ? E’ che si riesce, finalmente, dopo tentativi e tentativi, a trovare il modo di omologare la (fin qui peculiare) funzione docente alle funzioni esecutive (quelle cui, nel pubblico impiego, si accede con il diploma) eliminando – almeno in questo caso - gli effetti giuridici del valore professionale del titolo di studio (e della abilitazione). Sono propositi che intravedevo sulla stampa di ispirazione confindustriale, negli anni Ottanta. Un bel progresso ! Nella nota, Tuttoscuola si limita a constatare il fatto che – malgrado che l’ANIEF “abbia investito risorse e impegno senza esclusione di colpi” - alle elezioni per il rinnovo della rappresentanza RSU non ci sia stato possibile scalzare i vecchi poteri (quelli che sono corresponsabili di 40 anni di declino continuo dello status socio-economico degli insegnanti). E’ accaduto: non è stato possibile ottenere il riconoscimento nazionale a sindacalisti che si battono per quei giovani che qualcuno al governo considera “sfigati”. Non è il caso, con i problemi della Scuola che ci stanno davanti, impegnare tempo in diatribe sui mezzi di comunicazione, ma un minuto lo abbiamo. Le risorse che abbiamo investito sono il sudatissimo frutto del lavoro nostro e dei nostri iscritti, dei precari che noi siamo; forse l’estensore della Nota non ha esperienza di lavoro precario. Le risorse che abbiamo impegnato in occasione del rinnovo delle RSU (esigue, rispetto a quelle che i sindacati concertativi possono mettere in campo) ci hanno fruttato un certo numero di rappresentanti presso le scuole; certo ci sarebbe stato utile entrare nel gotha del sindacalismo. L’ANIEF spende dell’altro per i ricorsi davanti alla magistratura del lavoro e a quella amministrativa (intanto, il costo dei ricorsi è stato fatto lievitare, furbescamente), e continuerà a spenderlo: sia perché i giudici stanno somministrando ai ricorrenti da noi patrocinati dosi di empowerment (economico e spirituale) e, in alcuni casi, hanno disposto la loro l’immissione in ruolo, sia perché non c’è altro modo di salvaguardare i diritti e la dignità dei precari.
 

° Borse di studio agli alunni, per l’adempimento dell’obbligo scolastico
Il MIUR ripartisce 10.709.859 euro tra le Regioni a Statuto Speciale, a.s. 2012/2013

E’ stata pubblicata nel sito del MIUR la tabella della ripartizione dei fondi destinati alla erogazione di borse di studio in favore degli alunni nell'adempimento dell'obbligo scolastico e nella successiva frequenza della scuola secondaria; la distribuzione degli alunni meno abbienti è stimata sulla base della percentuale delle famiglie con reddito disponibile netto inferiore a € 15.494,71. Alla Sicilia andranno 8.588.323 euro (190 mila, il numero stimato di alunni possibili beneficiari); alla Sardegna andranno 1.361.424 euro (30 mila alunni possibili beneficiari); al Friuli-Venezia Giulia andranno 710.188 euro (quasi 16 mila alunni possibili beneficiari); alla Valle d’Aosta andranno 49.925 euro (1.100 alunni possibili beneficiari).

° Progetto e Concorso nazionale “Art 9 della Costituzione. Cittadinanza attiva per la cultura, la ricerca, il paesaggio e il patrimonio storico e artistico”. Iscrizioni.
Riportiamo la Nota con cui la D.G. per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica informa degli sviluppi del Progetto, e dell’avvio del Concorso.

Il giorno 4 luglio è stato presentato nella sede del Miur il Progetto e Concorso “Articolo 9 della
Costituzione. Cittadinanza attiva per la cultura, la ricerca, il paesaggio e il patrimonio storico e artistico”, rivolto alle classi degli istituti di istruzione secondaria di II grado per l’anno scolastico 2012-13 e finalizzato a diffondere la conoscenza e la riflessione da parte degli studenti sulla Costituzione italiana e in particolare sull’articolo 9: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. Il Progetto è nato dalla collaborazione tra Miur-Direzione per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica, MiBAC Centro per i Servizi Educativi del Museo e del Territorio, Fondazione Benetton Studi Ricerche, e intende sostenere la progettazione dei docenti e dei consigli di classe nell’ambito sia dell’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” sia degli obiettivi disciplinari e trasversali dal secondo al quinto anno. L’attività formativa si realizzerà inizialmente attraverso un serie di incontri con gli studenti, tenuti da alcuni dei maggiori esperti nazionali, con cadenza settimanale dalla fine di settembre 2012 a gennaio 2013, in alcuni luoghi esemplari del patrimonio culturale italiano. Alle lezioni seguiranno delle visite guidate a cura dei Servizi Educativi del MiBAC. Tutte le scuole potranno seguire le lezioni in diretta streaming oppure scaricarle in un secondo momento dal sito, appositamente creato, www.articolo9dellacostituzione.it. Agli incontri formativi seguirà la fase del Concorso destinata più specificamente alla rielaborazione da parte delle classi e alla realizzazione di un elaborato multimediale che esprima l’importanza e l’attualità dell’articolo 9 della Costituzione. I particolari del Progetto sono illustrati all’interno del sito sopra indicato, dove è già possibile rivedere la presentazione del 4 luglio e scaricare il Bando e il Regolamento del Concorso. …I dirigenti scolastici e i docenti possono eventualmente fin da ora iscrivere le classi attraverso la compilazione on line del modulo d’iscrizione reperibile sullo stesso sito www.articolo9dellacostituzione.it.

° Progetto “Investire nel valore e nell’identità del Liceo Economico-sociale”
La D.G. per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica informa che è possibile iscriversi alla “community” on line istituita per l’attuazione del progetto.
A seguito della conclusione dei quattro seminari nazionali previsti dal Progetto “Investire nel valore e nell’identità del Liceo Economico-sociale” si è proceduto a elaborare linee guida, utili per delineare gli sviluppi e l’attuazione del Progetto, che vengono messe a disposizione dei dirigenti scolastici e docenti dei licei delle scienze umane con Opzione Economico-sociale; gli interessati possono accedere on line (www.liceoeconomicosociale.it) all’area riservata della “community”, previa registrazione. Scopo di questa ulteriore fase del Progetto è di sostenere le azioni che le scuole stanno mettendo in atto per valorizzare il liceo economico-sociale attraverso una progettazione didattica mirata, specifiche misure di orientamento e iniziative in collegamento o in rete con gli altri licei economico-sociali.

° Convegno a Udine: "Territori, imprese e lavoratori a confronto negli anni della crisi"
Oggi, ore 9.30, presso l'Auditorium della Regione, Via Sabbadini 31, Udine

Sarà presentato il Rapporto 2012 sul mercato del lavoro in Friuli Venezia Giulia, per fare un bilancio degli andamenti dei più significativi indicatori occupazionali, e per fornire informazioni su iniziative da realizzare nel corso del prossimo futuro. Info: www.agenzialavoro.regione.fvg.it
(Fonte: Newsletter n° 53 del 12/07/12 del Centro InfoHandicap FVG)

° Personale ATA - Graduatorie di circolo e istituto di II fascia - aggiornamento sedi
Riportiamo una nota della D.G. per il personale scolastico (Prot. n. 5357 del 11 luglio 2012). La domanda per l’inclusione nelle graduatorie di circolo e di istituto di seconda fascia deve essere trasmessa entro le ore 14.00 del 31 luglio 2012.
“Come è noto con DD.MM. 19.04.2001, n. 75 e 24.03.2004, n. 35 sono stati costituiti rispettivamente elenchi provinciali ad esaurimento per i profili professionali di assistente amministrativo, assistente tecnico, cuoco, infermiere, guardarobiere e per l’inserimento/aggiornamento della graduatoria provinciale ad esaurimento di collaboratore scolastico, nonché la costituzione di elenchi provinciali ad esaurimento per il profilo professionale di addetto alle aziende agrarie, per il conferimento di supplenze annuali e temporanee fino al termine delle attività didattiche. E’ noto, altresì, che, contestualmente alla compilazione della domanda di aggiornamento/inserimento nella graduatoria provinciale ad esaurimento o elenchi di cui ai citati decreti, i candidati che desideravano essere inseriti anche nelle corrispondenti graduatorie di circolo e di istituto di seconda fascia per le supplenze temporanee della medesima ed unica provincia dovevano compilare l’apposita scheda (all. B2-D.M. 75/01), indicando complessivamente non più di trenta istituzioni scolastiche per l’insieme dei profili professionali cui si aveva titolo. A causa del processo di riorganizzazione della rete scolastica a decorrere dall’a.s. 2012/13, le istituzioni scolastiche indicate per l’a.s. 2011/12 o precedenti potrebbero oggi non essere più valide ai fini dell’inserimento nelle graduatorie di circolo e di istituto di seconda fascia. Inoltre, a decorrere dall’a.s. 2012/13 le convocazioni dalle graduatorie d’istituto del personale ATA di tutte le fasce saranno effettuate on line, tramite apposita piattaforma, rendendo di fatto obbligatoria la conoscenza, da parte del sistema informativo del telefono cellulare e dell’indirizzo e-mail, a garanzia della corretta trasmissione delle convocazioni. Per far fronte alle situazioni appena descritte si rende necessario riattivare la procedura di scelta delle sedi, con l’obbligo di presentare l’allegato A on line a tutti gli aspiranti che, già inclusi nelle citate graduatorie, intendono anche figurare nelle graduatorie d’istituto di seconda fascia. Al fine di garantire che tutti gli aspiranti comunichino indirizzo e-mail e numero di cellulare per poter successivamente ricevere le convocazioni tramite apposita piattaforma, infatti, non è prevista la possibilità di confermare automaticamente le sedi dell’anno precedente senza presentare l’istanza. La domanda per l’inclusione nelle graduatorie di circolo e di istituto di seconda fascia, unica per tutti i profili per cui l’aspirante ha titolo, deve essere compilata e trasmessa esclusivamente via web, tramite le istanze on line, dalle ore 9,00 del 12 luglio 2012 alle ore 14.00 del 31 luglio 2012. (…) La presentazione dell’ istanza con modalità Web, conforme al codice dell’amministrazione digitale di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, aggiornato dal decreto legislativo 4 aprile 2006, n.159, si articola in due momenti principali: • La “Registrazione” una tantum da parte dell’utente , che prevede il riconoscimento fisico presso una istituzione scolastica statale a scelta dell’aspirante (funzione sempre disponibile); • L’“Inserimento” dell’istanza on line da parte dell’utente (funzione disponibile dalle ore 9.00 del 12 luglio 2012). La domanda presentata con la suddetta modalità non deve essere inviata in formato cartaceo all’ufficio scolastico provinciale competente in quanto l’ufficio è in grado di vedere i dati…”.

°L’abilitazione? Farla prendere serve (ai bilanci degli atenei). Per il lavoro, non serve
Riportiamo le frasi di fuoco pubblicate su La tecnica della scuola del 9 luglio (“La spending review decreta che l’abilitazione è carta straccia”); sono a commento di un provvedimento davvero improvvido, della l. 6 luglio 2012, n. 95 “Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica, ad invarianza dei servizi ai cittadini”.
“Il Governo facendo puri calcoli ragionieristici e senza tenere in alcun conto gli aspetti epistemologici tipici di una qualità specifica dell’insegnamento, stabilisce che tutti possono insegnare tutto, purché siano in possesso, magari avendola presa anche trent’anni addietro, di una laurea che permetta quel tipo di insegnamento. Consigliamo ai dotti ministri del Governo di ricordarsi il significato del termine greco episteme che significa “conoscenza certa” e logos “discorso”, in modo tale che anche loro possano capire che per insegnare una specifica materia bisogna averne chiari, i fondamentali specifici e specialistici. Quindi non è sufficiente possedere una laurea, anche se ottenuta con merito, per potere essere buoni insegnanti. Purtroppo non ci resta che fare un’amara riflessione: “dura lex, sed lex” e constatare che l’abilitazione specifica è diventata carta straccia. Non ci si venga poi a lamentare dei pessimi risultati che OCSE-PISA rileva sulle competenze dei nostri ragazzi, forse questo è dovuto anche ad un “Governo” che scrive certe pessime leggi”. Aggiungiamo il nostro commento: che la competenza disciplinare degli insegnanti fosse, per questa classe dirigente, poco importante lo si è capito con le tabelle di “confluenza”, che in tre anni stanno facendo scempio della professionalità dei docenti. E’ urgente che la responsabilità della istruzione pubblica sia data a chi nella Scuola ci ha lavorato.

° Iniziato un lungo sciopero dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Cagliari
E’ indetto dalle RSU dell’U.S.T. di Cagliari, per il personale degli Uffici periferici del MIUR

Consiste nell'astensione dalle prestazioni del lavoro straordinario e/o aggiuntive, da attuarsi dalle ore 8 del 16 luglio 2012 alle ore 22 del 14 agosto 2012.