Ancora una sentenza che assegna ad un docente precario lo stesso trattamento dei colleghi di ruolo: stavolta, il tribunale di Vicenza ha assegnato oltre 7 mila euro, più la rivalutazione, gli interessi e la collocazione stipendiale su un “gradone” maggiore, ad un insegnante della scuola superiore entrato in ruolo nel 2020, che aveva svolto supplenze a partire dal 2016. I legali dell’Anief, che hanno difeso il docente, hanno lamentato “il mancato riconoscimento dell’anzianità di servizio e dei connessi aumenti retributivi”. Hanno quindi ottenuto il cospicuo indennizzo e ottenuto anche la corretta assegnazione in una fascia stipendiale maggiore, “tenuto anche conto della clausola di salvaguardia di cui all’art. 2, C.C.N.L. 4/8/2011”. Alla base del ricorso, ancora una volta è stata posta la mancata considerazione dell’amministrazione per “la clausola 4 dell’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato concluso il 18/03/99 ed allegato alla direttiva del consiglio dell’unione europea 28 giugno 1999/70/ce”.
LA SENTENZA
Il Tribunale, definitivamente pronunciando, ogni diversa istanza ed eccezione disattesa o assorbita, così provvede: accerta e dichiara il diritto del ricorrente al riconoscimento, ai fini giuridici ed economici, dell'anzianità di servizio maturata con i contratti a tempo determinato stipulati con il Ministero convenuto e quindi alla medesima progressione economica riconosciuta dal CCNL Comparto Scuola applicabile ratione temporis al personale docente, assunto a tempo indeterminato e con pari qualifica, conseguentemente; annulla il decreto del Dirigente Scolastico dell’Istituto di ricostruzione carriera; condanna il convenuto MINISTERO DELL'ISTRUZIONE a pagare in favore del ricorrente la somma di €. 7.181,77, oltre, sulle somme nette dovute, alla maggior somma tra rivalutazione e interessi legali, dalla data di maturazione dei singoli crediti al saldo;
condanna il convenuto MINISTERO DELL'ISTRUZIONE a rifondere in favore del ricorrente, con distrazione in favore del difensore, le spese di giudizio dalla stessa sostenute a tale titolo liquidando la compressiva somma di €. 1600,00 oltre a spese generali e accessori di legge (iva e cpa).
IL RICORSO
Tutti coloro che hanno svolto almeno una supplenza possono verificare l’entità della somme da chiedere attraverso i legali Anief per recuperare gli scatti di anzianità negati ed altri eventuali emolumenti non assegnati: a questo scopo, il nostro sindacato ha a predisposto un calcolatore gratuito on line, così da verificare la somma esatta da recuperare.
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