Nell’ultimo giorno di maggio è stato reso noto il Decreto Interministeriale n. 691 del 29 maggio 2023 che apre le porte al TFA sostegno VIII ciclo: risultano oltre 29.000 posti totali disponibili per frequentare i corsi in decine di atenei italiani e arrivare a conseguire, entro il 30 giugno 2024, la specializzazione per il sostegno didattico agli alunni portatori di disabilità, per il 2022-2023.
“I 29 mila posti del TFA sostegno VIII ciclo sono il doppio rispetto a quelli pubblicati nel 2019 quando facemmo ricorso per la loro esiguità: tuttavia, oggi sono sempre pochi rispetto ai quasi 100.000 posti dati in supplenza” a personale precario non specializzato: così si è espresso Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, a colloquio con l’agenzia Teleborsa per commentare la pubblicazione del Decreto Interministeriale n. 691 del 29 maggio 2023 che apre le porte al TFA sostegno VIII ciclo.
È stato un errore avere negato la Carta del docente ai precari: lo sostiene anche il Tribunale di Arezzo, che ha dato seguito al ricorso prodotto dai legali Anief e condannato il ministero dell’Istruzione ad assegnare i 500 euro della card dell’aggiornamento ad una docente per ognuno dei diversi anni di supplenza svolti come insegnante a partire dal 2016. Nella sentenza, emessa ieri, il giudice ha spiegato che la questione del “trattamento differenziato tra personale assunto a tempo indeterminato e a tempo determinato in relazione a un beneficio la cui ratio è principalmente incentrata nel favorire l’aggiornamento e la qualificazione delle competenze professionali, nell’ottica di garantire il diritto, ma anche il dovere, di formazione, non pare giustificabile alla Corte di Giustizia europea. Tale essendo l’apporto della giurisprudenza Euro-unitaria questo giudicante non rinviene ragioni per discostarsene”.
Gli insegnanti precari che stipulano contratti annuali hanno pieno diritto a ricevere la Carta del docente, anche per l’anno scolastico in corso: a ribadirlo è stato il Tribunale ordinario di Padova, sezione Lavoro, nell’accogliere il ricorso di una docente supplente fino al fine del prossimo mese e che ha svolto analoghe supplenze annuali anche nei due anni precedenti, a partire del 2020. Nel condannare il ministero dell’Istruzione a risarcire l’insegnante con 1.500 euro, il giudice ha ricordato nella sentenza che “sulla questione della compatibilità con il diritto dell’Unione europea dell’esclusione dalla fruizione della Carta docente da parte del personale docente a tempo determinato è recentemente intervenuta la Corte di Giustizia a seguito di domanda pregiudiziale ex art. 267 TFUE”.
Altri 135 mila euro recuperati dai legali Anief in soli cinque giorni: sono i risarcimenti assicurati ad oltre cento docenti e Ata della scuola italiana, dopo che svariati Tribunali hanno accertato il danno economico esercitato nei loro confronti. Le sentenze, portate avanti anche in modalità collettiva, riguardano diverse questioni: la negazione della Carta del docente ai supplenti annuali, con il recupero totale anche di 3.500 euro da parte dell’insegnante precario o ex supplente (questa settimana è accaduto anche a Milano); la mancata presenza nello stipendio di tutti coloro che stipulano un contratto di breve durata della Retribuzione professionale docente; la mancata monetizzazione delle ferie non godute, con gli avvocati che hanno chiesto e ottenuto il recupero dell’indennità sostitutiva per le ferie mai usufruite; infine, risarcimenti danni per motivazioni svariate ma che spesso si riconducono alla discriminazione che l’amministrazione esercita riguardo i periodi di precariato, privati di scatti stipendiali automatici e con riduzione della portata anche nei conteggi che vanno a determinare le fasce di stipendio a seguito della ricostruzione di carriera. Risarcimenti del danno importanti si sono realizzati questa settimana in tre casi a Torino, dove il giudice del lavoro ha assegnato ai docenti cifre che vanno da 5mila a 6.300 euro più interessi.