Seminari di legislazione scolastica “Il CCNL 2019- 21 Approfondimenti” e Assemblee sindacali: il sindacato rappresentativo Anief continua la campagna di formazione e informazione per i docenti e gli Ata delle nostre scuole. Presente agli incontri Marcello Pacifico, leader nazionale del sindacato
“La Retribuzione Professionale Docenti” va assegnata “a tutto il personale docente ed educativo, senza operare differenziazioni fra assunti a tempo indeterminato e determinato e fra le diverse tipologie di supplenze”: lo ha scritto la suprema Corte di Cassazione nell’ordinanza n. 20015 del 27.7.2018 - alla luce della direttiva 1999/70/CE al fine di non sottrarre diritti agli assunti a tempo determinato, a prescindere dalle diverse tipologie di incarico previste -; lo ha ribadito il Tribunale del lavoro di Trapani la scorsa settimana. Con una sentenza secca e ineccepibile, il giudice ha risarcito il supplente difeso dei legali Anief, per tre annualità di supplenze a tempo determinato, con oltre 1.700 euro, perché “i docenti che svolgono supplenze brevi e saltuarie, come chiarito dalla Corte nel detto pronunciamento, rendono una prestazione equivalente se non identica, per qualità, a quella del docente con contratto a tempo indeterminato o con contratto di lavoro a tempo determinato con scadenza al 31 agosto o al 30 giugno, da cui si differenziano solo per ragioni di quantità o durata della prestazione”.
“I progetti del PNRR collegati alla scuola hanno bisogno di una sterzata: dopo due anni il bilancio risulta negativo, perché gli istituti scolastici hanno subìto tagli e accorpamenti con il dimensionamento varato con la Legge di Bilancio 2023, con i concorsi programmati è aumentata la precarietà invece di diminuire, è stata anche rifiutata la formazione per realizzare finalmente delle forme di carriera. Con il decreto Pnrr Quater, in settimana atteso nell’Aula di Palazzo Madama, si potrebbero approvare in extremis importanti emendamenti, ci appelliamo ai deputati perché li prendano in considerazione dopo che in Commissione sono stati scartati”. Lo dichiara oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, alla vigilia dell’approdo del testo in Senato in vista del voto finale.
È giusto destinare anche ai precari la Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del personale docente. A ribadirlo, tre giorni fa, è stato il tribunale di Marsala, che ha dato parere favorevole riguardo il ricorso presentato dai legali Anief in difesa di una insegnante che ha svolto delle supplenze tra il 2019 e il 2022 senza la possibilità di aggiornarsi come invece fatto dai colleghi di ruolo.
Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief): “Un precedente di importante rilevanza. Decine di migliaia di ricostruzioni di carriera già definite potrebbero a questo punto essere tutte riesaminate. Anief rilancia la propria iniziativa giudiziaria per recuperare l’anno 2013 ai fini della ricostruzione di carriera”. Per preaderire al ricorso vai al seguente link.
Ai precari va destinata “la Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del personale docente, con le medesime modalità con cui è stata attribuita ai docenti a tempo indeterminato”: la conferma arriva dal Tribunale di Treviso nel dare piena ragione ai legali dell’Anief che hanno difeso un insegnante che ha svolto supplenze annuali tra il 2017 e il 2023, per un totale di 2.500 euro di risarcimento.
Si è tenuto oggi all’Aran il primo incontro per la definizione della sequenza contrattuale prevista dall’articolo 178 lettera b del CCNL Scuola, Comparto Istruzione e Ricerca 2019/21: “la disciplina del rapporto di lavoro del personale delle scuole italiane all'estero.” Per l'Anief erano presenti la segretaria generale, Professoressa Chiara Cozzetto e il responsabile dipartimento estero Prof. Salvatore Fina.
Nella giornata di oggi si è tenuta un’informativa al MIM avente ad oggetto il Programma Nazionale “Scuola e competenze” FSE-FESR 2021-2027 con specifico riferimento all’avviso Piano estate già annunciato dal Ministro Valditara.
Anche a Rovigo la Carta del docente viene assegnata dal giudice, chiamato a giudicare il ricorso presentato dai legali dell’Anief in difesa di un’insegnante che ha svolto delle supplenze annuali tra il 2018 e il 2023 senza avere un euro per formarsi: la docente ha ottenuto giustizia, assieme a 2.500 euro, che vanno a coprire le spese per l’aggiornamento relative alla cinque annualità durante le quali ha insegnato come supplente.
Sulla Carta del docente ai precari valgono “i principi espressi da Cass 29961/2023” e “l’orientamento pressochè unanime della giurisprudenza di merito, espresso dall’ Ufficio fin dalla prima sentenza n. 59/2023 est Bortot in causa RG n. 1560/2022”: non ha dubbi nemmeno il Tribunale di Venezia nell’assegnare ad una insegnante i 1.500 euro chiesti, attraverso i legali Anief, per essersi formato a proprie spese tra il 2018 e il 2021.
L’importo degli stipendi medi annui lordi nella Pubblica Amministrazione risulta di 34.153 europer retribuire il servizio svolto in 278 giornate lavorative: quelli della scuola fortemente buoni ultimi, pari ad appena 24.667 euro medi annui. A dirlo sono gli ultimi dati INPS disponibili sugli stipendi del pubblico impiego – integrati con il report ISTAT e con il Rapporto Semestrale dell’ARAN sulle retribuzioni dei pubblici dipendenti. I dati stipendiali – comprendenti i lavoratori con contratto a tempo determinato e/o part time – sono stati pubblicati oggi dalla stampa economico-lavorativa, con il personale scolastico che si conferma dunque il più sottopagato della pubblica amministrazione.
Si è tenuto ieri, 15 aprile 2024, il consueto incontro tra MAECI e organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL Scuola comparto istruzione e ricerca, per la revisione del contingente scolastico in servizio all’estero.
L'Anief ha avviato le procedure di preadesione al ricorso per ottenere la corretta retribuzione delle ore eccedenti di formazione obbligatoria svolte dal docente oltre il limite delle ore previste per le Attività Funzionali all'insegnamento (le 40+40 ore previste dall'Art.44, comma 3, CCNL 2019/21) laddove la contrattazione integrativa d'istituto, cui il Contratto demanda per la fissazione dei compensi, stabilisca un compenso forfettario inferiore rispetto a quanto previsto a livello nazionale come retribuzione lorda oraria dalla Tabella E1.6 del vigente CCNL.
I Paesi europei non possono avallare “la discriminazione dei lavoratori a tempo determinato”: lo prevede, in particolare “l’art. 4 Direttiva 1999/70/CE, le cui prescrizioni sono, come noto, da tempo considerate direttamente applicabili nel nostro ordinamento”, per cui la Carta del docente va assegnata anche ai supplenti. Lo scrive il Tribunale di Vicenza accogliendo il ricorso di un’insegnante, presentato dai legali Anief, che dopo avere svolto quatrro supplenze annuali, tra il 2019 e il 2023, ha giustamente chiesto i 2.000 euro utili alla sua formazione negati fino ad allora dall’amministrazione.
La riforma previdenziale con parametri sempre più stringenti obbliga oramai la maggior parte dei lavoratori italiani a lasciare il lavoro alle soglie dei 70 anni, eppure la spesa continua a crescere: negli ultimi sei anni l’incremento è stato di 70 miliardi. Se si guarda al 2027, attraverso il Def “light” appena presentato, le cose vanno ancora peggio: +99,6 miliardi, con le uscite pensionistiche che dovrebbero toccare i 368,1 miliardi (15,5% sul Pil) contro i 268,5 di fine 2018 (15,2% sul Pil). Già alla fine di quest’anno la spesa dovrebbe arrivare a 337,4 miliardi (15,6% del Pil) con una crescita del 5,8% rispetto al 2023.
“Senza il rinnovo dei contratti per 6 mila collaboratori scolastici assunti per il PNRR e Agenda sud, da martedì 16 aprile prenderanno una piega irrealizzabile i progetti e l’attuazione dei programmi legati ai fondi europei: sarebbe buona cosa, a questo punto, che sull’organico aggiuntivo non rinnovato il Ministero dell’Istruzione e del Merito, il Ministero si rivolga nei prossimi giorni al Parlamento per spiegare a cosa si sta andando incontro con questa negazione”: lo dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, all’indomani della bocciatura nel decreto Pnrr quater, da parte della quinta Commissione della Camera dei deputati, dell’emendamento suggerito dall’Anief sulla proroga fino al prossimo 30 giugno dei contratti del personale ausiliario, in scadenza al 15 aprile.
Il nuovo decreto Pnrr Quater contiene un importante emendamento per assumere i docenti di sostegno direttamente da GPS fino al 2025 su posti vacanti dei concorsi, ma non altre richieste di modifica altrettanto importanti: la quinta Commissione della Camera dei deputati, infatti, ha ritirato o respinto gli emendamenti, 40 dei quali suggeriti dall’Anief, tra quello importantissimo sulla proroga fino al prossimo 30 giugno dei contratti del personale ausiliario, in scadenza al 15 aprile, da cui dipende anche il destino dello stesso Pnrr lato Scuola e dell’Agenda Sud.
Si apre uno spiraglio sul possibile riconoscimento dell’anno scolastico 2013 ai fini della carriera del personale scolastico: l’immotivato blocco delle progressioni economiche imposto dalle norme di contenimento della spesa pubblica, deciso una decina d’anni fa, comincia infatti a scricchiolare a seguito dell’analisi della norma nelle aule di giustizia. In particolare, c’è una recente sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Firenze che potrebbe rimettere tutto in discussione: la sentenza, del 30 gennaio scorso, ha ribaltato la decisione del Tribunale di Lucca che nel 2022 aveva respinto le richieste di una docente di vedersi riconosciuto l’anno 2013 ai fini della ricostruzione di carriera e delle successive progressioni di stipendio.
Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, ha partecipato allo speciale organizzato da Orizzonte scuola Tv sul Decreto semplificazioni, reclutamento docenti di sostegno e continuità didattica e i relativi cambiamenti. Si ricorda, come riporta Orizzonte scuola, che “il nuovo ddl Semplificazioni, approvato in Consiglio dei Ministri e in corso di conversione in Parlamento, introduce diverse misure per garantire agli studenti con disabilità il supporto di docenti qualificati e stabili nel tempo”.
“Non appare sussistere alcuna ragione obbiettiva, nel significato elaborato dalla giurisprudenza della Corte di Giustizia negli ultimi decenni, che giustifichi la mancata estensione ai docenti a termine della” Carta del docente: lo ha scritto la sezione controversie del Tribunale di Vicenza riferendosi all’ordinanza della VI Sezione del 18 maggio 2022 emessa dalla Corte di Giustizia europea, nell’assegnare i 2.500 euro della carta annuale per l’aggiornamento professionale ad una supplente entrata in ruolo il 1° settembre 2023. Nelle cinque annualità precedente all’assunzione a tempo indeterminato la docente non aveva preso un euro e per questo ha presentato ricorso con Anief.
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