Dopo l’approvazione del decreto da parte del Consiglio dei ministri, Anief conferma lo sciopero e il sit-in del 12 novembre per sensibilizzare i gruppi parlamentari sulle diverse proposte emendative che saranno elaborate per affrontare l’irrisolto problema della supplentite e del precariato. Nel frattempo, nei prossimi giorni saranno avviate le pre-adesioni ai ricorsi per l’ammissione alla procedura riservata di migliaia di insegnanti e per la stabilizzazione dei collaboratori scolastici e dei ricercatori universitari.
Anche la stampa specialista scrive: “i docenti esclusi dalla procedura del concorso straordinario guardano con diffidenza al decreto scuola”. Perché “giornalmente gli Uffici Scolastici procedono al depennamento da GaE in conseguenza delle sentenze di merito e ai relativi licenziamenti. Vi sono poi quelle categorie di docenti che rientravano nel PAS nel decreto di agosto e che adesso sembrano trovarsi con un “pugno di mosche in mano”: docenti con servizio nelle scuole paritarie o centri di formazione professionale, dottori di ricerca, docenti ingabbiati nella scuola primaria, infanzia o secondaria che vogliono conseguire una nuova abilitazione”.
In attesa della pubblicazione ufficiale del testo approvato il 10 ottobre in Consiglio dei Ministri, leggi il precedente commento del sindacato a tutte le norme inserite nello Schema di Decreto. Le violazioni all’attenzione dello studio dell’Ufficio legale dell’Anief e oggetto di proposte emendative riguardano:
- l’esclusione dell’anno in corso dalla valutazione del servizio prestato all’interno dei 36 mesi
- l’esclusione della valutazione del servizio prestato prima degli ultimo otto anni
- l’esclusione del personale che ha prestato 24 mesi (180 gg. per due anni) di servizio
- l’esclusione del servizio prestato presso la scuola paritaria
- l’esclusione del servizio prestato presso i corsi Istruzione e Formazione professionale regionali
- l’esclusione dei docenti ITP senza titolo di laurea
- l’esclusione dalla graduatoria finale di tutti gli idonei collocati dopo la 24millesima posizione
- l’esclusione dei docenti di religione
- l’esclusione degli educatori
- l’esclusione dei docenti dell’infanzia e della primaria
- l’esclusione dei docenti che hanno prestato servizio su sostegno senza specializzazione
- l’esclusione della possibilità di presentare domanda sia per i posti di sostegno che su classe di concorso
- l’esclusione dalla stabilizzazione dei collaboratori scolastici
- l’esclusione dalla stabilizzazione dei ricercatori universitari
- il mancato rimborso della quota universitari pagata per il conseguimento dei 24 CFU per tutto il personale di ruolo.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “non si comprende perché inserire nelle nuove graduatorie, che subentreranno alle GaE esaurite, soltanto una parte del personale. Come è inspiegabile il motivo per il quale non si trova una soluzione per le migliaia di maestre licenziate. Lo sciopero nazionale proclamato dall’Anief servirà proprio a questo: modificare un testo incompleto, che lascia insoddisfatti tantissimi precari. Il Parlamento ci deve ascoltare, altrimenti a sistemare tutto ci penseranno i tribunali”.
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