Prendono ufficialmente il via gli Esami di Stato 2023 che vedranno impegnati circa 530.000 studenti delle quinte classi delle superiori. Le prove della Maturità vedranno coinvolti anche decine di migliaia di docenti, tra presidenti e commissari d’esame: saranno loro, suddivisi in 14.000 commissioni, a giudicare l’esito delle tre prove (due scritte e l’orale conclusivo) che si svolgeranno in quasi 28.000 classi. Si partirà mercoledì 21 giugno, alle 8,30, con la prova di italiano; il giorno dopo si svolgerà quella disciplinare, sempre scritta. Già domani, lunedì 19 luglio, le commissioni (miste, con tre docenti esterni più il presidente) si insedieranno dando vita alla seduta plenaria per l’organizzazione generale dei lavori, a partire dalla definizione del calendario dei colloqui.
Si torna, dunque, alle tre prove “classiche” dopo tre anni di Covid, ma a livello di remunerazione non cambia praticamente nulla per i docenti e i dirigenti scolastici coinvolti, a cui spettano i compensi di oltre 15 anni fa, quando fu approvato il decreto interministeriale del 24 maggio 2007 e successiva nota n. 7054 del 2 luglio 2007 con le nuove tabelle: le quote-base per la funzione svolta vanno da 400 a 1.200 euro lordi, a cui bisogna aggiungere eventuali maggiorazioni, soprattutto per chi deve affrontare i costi per la “trasferta. In linea generale, i compensi rimangono da fame.
“Essendo delle somme rigorosamente lordo Stato, quindi da dimezzare, riteniamo quasi offensivo dovere ancora una volta commentare quanto siano esigue – dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – , soprattutto se pensiamo che solo nell’ultimo biennio l’aumento dell’inflazione è di due cifre. Come si fa a pensare di remunerare con compensi così inadeguati degli insegnanti professionisti che già percepiscono stipendi mossi in avanti solamente nel 2018, del 3,42 per cento, e poi lo scorso dicembre, con Anief firmataria, di oltre il 4 per cento?”.
“Alcuni mesi fa - continua il sindacalista autonomo - avevamo pubblicamente denunciato che pagare un commissario interno poco più di 200 euro netti per giorni e giorni di lavoro aggiuntivo, in piena estate in aule prive di condizionatori, per valutare e giudicare decine e decine di studenti nello svolgimento della maturità, rappresenta un insulto alla professione. Torniamo a ripeterlo alla vigilia di esami finali che, giustamente, il ministro dell’Istruzione e del Merito, chiede di ‘svolgere nelle scuole con serenità’. Ma come può un docente essere sereno se il compenso per il suo lavoro viene considerato dallo Stato per cui lavora meno importante di quello, con tutto il rispetto, di un operaio non specializzato?”.
“Perché negli ultimi 30 anni – continua Pacifico -, il valore dello stipendio di chi lavora a scuola s’è più che dimezzato, mentre quello di un edile è raddoppiato. La verità è che bisogna tornare a valorizzare gli insegnanti, non solo a parole. Permettiamo ai nostri docenti di andare a scuola a testa alta perché vengano pagati per quello che valgono, hanno studiato, si aggiornano a portano avanti ogni giorno: quei compensi sono ridicoli, vanno aumentati non meno del 30-40%. Ricordiamo che dopo il Covid l’inflazione è aumentata, soprattutto a causa della guerra in Ucraina e del caro energia, del 10-15 per cento. Fare finta che non è accaduto nulla è uno scandalo tutto italiano, a danno di tanti lavoratori pubblici”, conclude il leader dell’Anief.
I COMPENSI PER LA FUNZIONE SVOLTA
I compensi correlati alla funzione svolta per lo svolgimento, da docente o dirigente, dell’Esame di Stato della scuola secondaria di secondo grado, scrive Orizzonte Scuola, sono così stabiliti: presidente € 1.249,00 (in una commissione con due classi; è ridotto alla metà in una commissione con una classe sola); commissario esterno € 911,00 (in una commissione con due classi; è ridotto alla metà in una commissione con una classe sola); commissario interno € 399,00 (per una classe; se opera su più classi e/o commissioni, spetta una sola quota aggiuntiva); al commissario sostituto del presidente viene data una maggiorazione del 10% del compenso spettante; al segretario della sottocommissione non viene assegnato alcun compenso; al docente di sostegno, all’esperto del liceo musicale, all’esperto esterno nessun compenso; al docente in sorveglianza durante le prove scritte nessun compenso; al commissario delegato a sostituire il presidente, il cosiddetto vicepresidente, è attribuita una maggiorazione del 10% del compenso previsto per la funzione di commissario; come nessun riconoscimento economico aggiuntivo è previsto per il segretario verbalizzante della sottocommissione che, nel corso dell’esame, potrebbe avere un carico di lavoro maggiore rispetto ai colleghi della commissione/sottocommissione.
I COMPENSI AGGIUNTIVI
Ai docenti impegnati negli Esami di Stato della scuola secondaria di secondo grado vengono assegnati dei compensi riferiti alla trasferta: gli stessi sono costituiti da una quota forfettaria determinata in base ai tempi di percorrenza tra la sede di servizio o residenza (dichiarate dagli interessati) e la sede d’esame; tra la sede di servizio e di residenza si considera quella più vicina (sempre in termini di tempo di percorrenza) alla sede d’esame; per l’individuazione dei tempi di percorrenza si fa riferimento agli orari ufficiali dei mezzi di linea extra-urbani più veloci, in vigore all’inizio delle operazioni d’esame. In caso di sedi d’esame raggiungibili solo con la combinazione di più mezzi di trasporto extra-urbani, il tempo di percorrenza è dato dalla somma dei tempi risultanti dagli orari ufficiali. Qualora manchi il collegamento che consenta di raggiungere la sede d’esame in tempo utile, si fa riferimento al collegamento più veloce esistente nell’arco della giornata.
QUOTE DI TRASFERTA
Ai compensi suddetti va aggiunta la quota di compenso legata alla trasferta (Tabella 1 – quadro B): al personale nominato, nel comune di servizio o residenza o fuori degli stessi, in sede d’esame raggiungibile in non più di 30 minuti con i mezzi di linea extraurbani più veloci vanno euro 171; al personale nominato fuori del proprio comune di servizio o di residenza in sede d’esame raggiungibile in un tempo compreso tra 31 e 60 minuti con i mezzi di linea extraurbani più veloci vanno euro 568; al personale nominato fuori del proprio comune di servizio o di residenza in sede d’esame raggiungibile in un tempo compreso tra 61 e 100 minuti con i mezzi di linea extraurbani più veloci vanno assegnati 908 euro; al personale nominato fuori del proprio comune di servizio o di residenza in sede d’esame raggiungibile in un tempo superiore a 100 minuti con i mezzi di linea extraurbani più veloci vanno euro 2.270,00.
LA TABELLA DI TUTTI I COMPENSI
(pubblicata su Orizzonte Scuola)
PER APPROFONDIMENTI:
Stipendi da fame, ai docenti delle superiori 250mila euro in meno negli ultimi anni di carriera
Stipendi, Anief attiva il calcolatore rapido per verificare le differenze retributive spettanti
Supplenti, le ferie non godute vanno pagate: lo dice il Tribunale di Como
Pagare ai supplenti i giorni di ferie non utilizzati, il giudice ordinario di Parma non transige